"digli che sono morta"
"ma sei scema?"
"allora digli che sono in coma"
"ripeto, sei scema?"
"Ile non posso salire da lui e fare finta di niente"
"si che puoi, sei una donna con le palle, puoi e lo farai, alzati"
"no, poi troverà un pretesto per avvicinarsi"
"allontanalo tu, sei stronza quando vuoi lo so"
"Non so se ce la faccio"
"dimostragli chi sei, ora hai il quadro più chiaro, finalmente tra te e Max è tutto apposto, forza vai"
"hai ragione, vado ma prima devo prepararmi"
"Non vai in jeans?"
La guardo sorridendo malignamente
"eh no, troppo facile"
Apro l'armadio e tiro fuori il tubino nero aderente a fascia che mi ha regalato mia zia, per occasioni speciali mi aveva detto strizzandomi l'occhio, più speciale di questa... Tacchi alti, Collana, camicetta corta trasparente sopra legata sotto al seno, capelli sciolti e profumo.
"come sto?"
"povero Cha, non vorrei essere nei suoi panni, sei da urlo Giuls"
"benissimo, vuoi giocare Charles? Giochiamo"
"ti aspetto sveglia"
"torno dopo cena"Suono alla sua porta e mi apre subito.
"Cia..." resta a bocca aperta, uno a zero
"ciao Charles, pronto?"
"si si, vieni"
Mi fa entrare e mi segue, mi sento bruciare la schiena ma faccio finta di nulla.
Mi slaccio il nodo della camicetta e la Poso sul pianoforte, lo faccio apposta.
"sei stupenda stasera" mi dice
"scusa se non mi sono cambiata, ma sono tornata da poco e non volevo fare tardi"
"dove sei stata?" mi chiede
"nulla di importante. Allora? Pronto?"
Annuisce non riuscendo a togliere lo sguardo dal mio seno stretto nel tubino.
"spremi tutti quei limoni, poi fai a pezzetti il pollo e passalo nella farina, io ti preparo qualcosa da bere, cosa preferisci?"
"mi serve qualcosa di forte stasera"
"spritz?"
"va bene"
So farlo, zio mi ha insegnato, ovviamente lo faccio leggero.
Ha fatto tutto e gli do il suo bicchiere, mentre mi siedo sullo sgabello e incrocio le gambe bevendo.
"come è andato il pranzo con Max?" mi chiede
"benissimo! Vai ora metti sul fuoco il pollo e versa piano il limone, poco per volta. Bravissimo!"
OK sono brava a mentire
"siete amici da tanto tu e Max?"
Perché gli interessa tanto?
"si da molto tempo, Max è un ragazzo unico, giralo un po' sennò si brucia"
"domani verrai al paddock?"
"si credo di sì, verremo tutto il week end, vorrei tanto rincontrare Lando Norris"
Mi guarda curioso
"conosci Lando?"
"si l'anno scorso ero ospite di Max al gran premio e l'ho conosciuto, è veramente gentile e simpatico"
"eri qui l'anno scorso?"
"spegnilo Charles, senti il profumo, è pronto. Si ero qui"
"mi dispiace di non esserci conosciuti prima"
"ma ora siamo qui no?"
Scendo dallo sgabello e lui mi viene davanti
"si sei qui per fortuna"
Posa il bicchiere sul tavolo e si avvicina ancora di più a me, mi accarezza le labbra con il dito.
Immediatamente sento brividi in tutto il corpo.
Gli metto una mano sotto la maglietta e con le unghie gli contorno i fianchi fino alla cinta dei pantaloni, lo sento tremare.
"mangiamo?" gli chiedo
Vedo che si passa nervosamente una mano tra i capelli
"si, mangiamo prima che sia troppo tardi" mi risponde"ormai la cucina non ha più segreti per te, sei diventato molto bravo"
I nostri piatti sono puliti, era veramente buono.
"scherzi vero?"
"quando tornerò mi preparerai una cena tutto da solo"
Mi guarda sorpreso
"perché dove vai?"
"torno a casa per qualche giorno"
Si alza, mi prende la mano e mi fa alzare
"perché te ne vai?"
"Non c'è un motivo Charles, Ilenia e Max partiranno per l'Olanda e io non ho voglia di restare qui da sola e poi mi mancano i miei zii"
"a me non ci pensi?"
Dove vuole arrivare?
"che intendi?"
"mi piace stare con te Giulia, sto bene quando ci sei"
Eh certo che stai bene, giochi con i miei sentimenti, mi fai provare cose mai provate e poi ti tiri indietro. Divertente eh?
"sei veramente bravo a mentire" rido forzatamente
"io non so resisterti Giulia, mi piaci veramente tanto"
"mi piaci anche tu Charles" qui non posso mentire
"ieri sera mentre suonavamo il Piano io volevo davvero tanto..."
"shhhh" gli metto un dito sulle labbra
"va tutto bene Charles, ho capito"
"no non credo che tu abbia capito, non puoi"
"Non sono stupida Charles"
"Giulia, ti ho baciato e non sono il tipo che bacia ogni ragazza che gli capita, non mi conosci bene ma è così"
"mi hai baciato perché io ti ho spinto a farlo, se non mi fossi girata e tolta la camicia non sarebbe successo nulla"
"Non è così"
"te lo dimostro"
Mi avvicino di più e lo bacio, stringendogli le braccia intorno al collo.
Ovviamente lui ricambia il bacio con passione accarezzandomi i fianchi e scendendo più giù.
Devo fare appello a tutte le mie forze, quelle conosciute e quelle sconosciute per staccarmi da lui come ha fatto più volte con me.
"buonanotte Charles"
Prendo la camicetta sul piano e vado verso la porta uscendo.
"aspetta Giulia!"
Dio solo sa quanto vorrei girarmi e andare tra le sue braccia ma devo dimostrargli che non sono un giocattolo e solo così può capire.
Mi chiudo la porta alle spalle e scendo correndo a casa.La battaglia l'ho vinta, ma non mi provoca per niente piacere, anzi mi sento veramente triste. Sarei rimasta a casa di Charles fin quando avesse voluto ma non posso continuare a sentirmi una bambola.
Si, ho fatto tanti errori, ma chi non li fa? Di una cosa sono sicura, mi sto innamorando di Charles.
Ilenia è in terrazzo, la raggiungo.
"ascolta!" mi dice
Charles sta suonando il Piano e è una musica agitata, diversa dalle altre sere.
"è nervoso credo"
"come è andata?" mi chiede
Le racconto tutto come sempre.
"credo che hai fatto bene. È stato difficile venire via?"
"terribilmente Ile"
"sei stata brava, non permettere a nessuno di giocare con i tuoi sentimenti Giuls, anche se ne sei innamorata"
"spero sia servito Ile perché se devo essere onesta fino in fondo, vorrei tanto che la cosa con Charles diventi qualcosa di vero"
Mi stringe la mano
"ti voglio tanto bene sister"
"anch'io sis"🕖 Mattina seguente ore 7.00 POV ILENIA
"ma che diavolo!"
Non so neanche che ore sono ma dalla poca luce che vedo deve essere presto.
Mi Alzo con un occhio chiuso e uno aperto e vado alla porta.
"chi è?" sussurro per non svegliare Giulia
"io Ily apri"
"Cha?" apro e lui è qui
"sei sveglia?"
"che domande fai?"
"scusa, non ho dormito bene"
Lo guardo bene, sembra agitato, no non sembra lo è.
"vieni, andiamo di là, Giuls dorme"
Andiamo in cucina chiudendo la porta dell'ingresso.
"vuoi un caffè?" gli chiedo
"si ne ho bisogno"
Preparo i caffè mentre si siede e mi guarda.
Sbadiglio ancora, cavolo che sonno.
"mi spieghi perché sei qui a quest'ora?"
"ho pensato tutta la notte a quello che mi ha detto Giulia ieri sera"
"Charles sei serio? Mi butti giù dal letto all'alba per dirmi che hai pensato?"
"comunque non è l'alba, sono le sette"
Lo guardo sarcastica
"per me le sette è alba. Dai dimmi tutto"
Gli voglio bene e entrambi hanno bisogno di aiuto.
"ha detto che ha capito, ma non so a che si riferisce. Tu lo sai vero?"
"bevi il caffè Cha, oggi inizia il circo mediatico e non puoi andare così nervoso"
"ti prego Ily dimmelo"
"crede che per te sia un gioco"
Mi guarda con gli occhi sbarrati
"che?"
"si, che tu stia giocando con lei"
"ma non è così Ily!"
"Cha ascolta, qualunque siano le tue intenzioni cerca di non ferirla, non se lo merita"
"l'ho baciata Ily, l'ho baciata perché lo volevo, non voglio ferirla, tu mi conosci sai che non sono uno stronzo, è solo che..."
"senti conosco perfettamente le tue paure, so quello che hai passato"
"appunto"
"cerca di stare tranquillo ora, pensa al gran premio, concentrati"
"verrà oggi?"
"Non lo so, vediamo ok?"
"ok"
Sembra più calmo ora.
"Un'altra cosa Cha, ridi, sei più bello quando ridi"
"grazie Ily"
"ora vattene, fammi dormire ti prego"
Ride tirandomi I capelli.Mi rimetto a letto, mi copro e cerco di riaddormentarmi.
Si apre la porta
"Ile sei sveglia?"
"oddio! Si, Giuls. Ma stamattina non dorme nessuno?"
"stavo pensando"
"pure te!"
"che vuoi dire?"
Mi Alzo
"niente niente, dimmi"
"perché trovo tutti ragazzi complicati? "
"Giuls perdonami, ma queste domande freudiane all'alba ?"
"Non è l'alba "
"per me si, senti tesoro ti voglio bene, lascia fare al destino, sarà quel che sarà"
"ti lascio dormire"
"vieni qui sis" le dico mentre le apro la coperta.
Si mette vicino a me come abbiamo fatto milioni di volte
"stai tranquilla, si risolverà tutto, dormiamo ora"
"ti voglio bene"
"anch'io tanto" crollo."sei pronta Giuls?"
"quasi"
Stiamo andando al paddock da Max, ci aspetta alla Red Bull. Non sono nervosa, ormai ho preso la mia decisione, pausa da Charles, le prime settimane a Monaco sono state pesantissime quando sarebbero dovute essere le più piacevoli.
Esco dalla camera, Ile mi mette in mano il caffè che ha preparato.
"Non lo volevo" le dico, lei sbadiglia
"io si, ma siccome ancora dormo, ne ho fatti due non so neanche perché, quindi bevilo tu altrimenti lo farò io e mi verranno i tic nervosi all'occhio" ride
"sei bellissima Ile" indossa un completo bianco pantaloni e giacca, top e scarpe nere, semplice e elegantissima.
"anche tu non scherzi ragazza, brutte intenzioni?"
Mi chiede
"no no, siamo a Monaco, ricchezza e eleganza ricordi?" rido anch'io
Ho scelto un pantalone blu skinny, Una maglia trasparente bianca e sotto una fascia blu come i pantaloni, immancabili tacchi. Pronte.
Ci avviamo ridendo con i nostri accessi vip verso l'ingresso del circuito. La città è in fermento, il nome di Charles è ovunque, tutti sono con lui. Mi fermo a guardare uno striscione appeso a un balcone, foto e nome di Charles.
"Giuls, tutto ok?"
"si si, hai visto Ile? Tutto per Charles"
"beh si, è casa sua, tutti lo amano"
"gli ho promesso che sarei andata a salutarlo"
"ci andrai?"
"sinceramente non lo so Ile, proprio non lo so"
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Roller-coaster
Short StoryUn master a Monaco, un nuovo inaspettato incontro con un pilota monegasco, un'amicizia in confusione e nuove avventure... Ecco tutto il vortice in cui Giulia, 23 anni, si trova. Una storia d'amore che sembra non chiudersi, affetti strappati, paura d...