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Quel pomeriggio i due erano insieme. Stavano camminando mano per la mano sulla spiaggia mentre il tramonto gli faceva da sfondo, rendendo tutto molto romantico.

Non stavano parlando molto.
Volevano godersi quel silenzio tranquillo accompagnati dai racconti dell'oceano e dei gabbiani che passavano sopra le loro teste.

Si sorridevano innamorati e si scambiavano piccoli e dolci baci per poi sorridersi nuovamente.

Non avevano ancora dato un punto preciso alla loro situazione. Preferivano godersi il momento, attimo dopo attimo, senza preoccuparsi di darsi etichette di alcun tipo. Si amavano e ne erano consapevoli.

Se poi sarebbe stato necessario parlarne lo avrebbero fatto, ma ogni cosa avrebbe avuto il suo tempo.

Anche il loro primo ti amo.

Benché fosse un momento felice e romantico tutto loro, i pensieri di Felix vennero ben presto annebbiati da una strana sensazione che iniziò ad agitarlo.

La ignorò per quanto riuscì e continuò a mantenere il sorriso, osservando il moro che lo teneva per mano sorridendogli.

Hyunjin si avvicinò per rubargli un bacino, gesto inaspettato che fece distrarre per un attimo il grigio.

"Hyunjin." Lo richiamò dopo altri dieci minuti di camminata, fermando il suo passo facendo fermare - di conseguenza - anche l'altro.

"Dimmi, angioletto." Gli sorrise. Sorriso che ben presto sparì notando il cambio d'umore improvviso dell'altro, "che succede?"

Rimase in silenzio per qualche secondo prima di rispondere decidendo di cambiare idea. "Possiamo sederci un po'? Mi fanno male le gambe," sorrise.

Senza dire nulla lo prese in braccio a mo' di sposa e camminò fino agli scogli, adagiandolo su uno di essi.

"Se eri stanco potevi dirmelo prima," si piegò sulle ginocchia per potergli massaggiare le gambe.

"Scusa," mormorò abbassando lo sguardo giocando con le proprie mani.

Hyunjin sorrise sedendosi accanto a lui, posando una mano sulla sua coscia. "Non preoccuparti," gli baciò la guancia.

Felix sorrise appena, portando lo sguardo verso la grande distesa blu difronte a sé. Quella sensazione non accennava a sparire, al contrario, si era fatta più intensa agitandolo ancora di più.

Senza rendersene conto si torturò le mani più di prima e si mordicchiò il labbro, gesti che non passarono inosservati al più alto.

Aveva paura a domandare cosa avesse ma aveva ancora più paura che non facendolo magari sarebbe passato per menefreghista, cosa che non era assolutamente. Per di più se si trattava di Felix.

Gli prese le mani tra le sue baciandole in modo da attirare la sua attenzione, gli sorrise dolcemente e collise le loro labbra in un altrettanto dolce bacio.

Felix sorrise sentendo il cuore sciogliersi, gli strinse le mani facendosi più vicino assaporando le sue labbra.

Quando si staccarono a corto di fiato Hyunjin poggiò la sua fronte contro quella dell'altro,  accarezzandogli la guancia. "Lo sai che per qualsiasi cosa io ci sono, vero?"

Il più piccolo annuì. "Lo so, Hyunie."

"Ti va di dirmi che succede? Ho notato il cambio di umore e quei gesti che fai quando sei agitato. C'è qualcosa che ti preoccupa?" Gli chiese dolcemente.

"Effettivamente qualcosa c'è. Non so dirti di preciso cosa, so solo che ho una strana sensazione che mi attanaglia lo stomaco facendomi agitare."

"Hai fatto qualche incubo di cui non mi hai parlato?"

escape - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora