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Dopo tre lunghi ed estenuanti giorni passati a piangere e sperare che per una qualsiasi ragione Felix potesse tornare a casa, Hyunjin aveva deciso di fare ritorno a Seoul con i suoi amici.

Aveva pensato a lungo ed era arrivato alla conclusione che per capire dove potesse essere il minore doveva trovare qualcuno che lo conosceva e ricavare così una qualche informazione.

Così, il mattino presto, avevano preso il jet privato della famiglia Hwang e avevano fatto ritorno nella capitale. Usciti dall'aeroporto avevano preso due taxi e avevano raggiunto la vecchia casa in cui erano soliti abitare.

Hyunjin aveva diversi ricordi in quelle mura, ricordi belli ma anche ricordi che facevano male al suo cuore ferito.

Aveva passato anni a cercare di metterci una pietra sopra, in parte ci era anche riuscito ma alcune ferite erano ancora aperte e facevano male, come fossero fresche.

Mentre gli altri avevano deciso di andare a riposare per qualche oretta, lui si era messo sul divano a sfogliare un vecchio album fotografico che aveva trovato in un cassetto.

Pagina dopo pagina, foto dopo foto, ricordo dopo ricordo e il suo viso era rigato dalle lacrime mentre accarezzava il viso della figura accanto a lui in quell'immagine.

Era così immerso nei meandri della sua mente da non sentire una mano poggiarsi sulla sua spalla mentre uno dei ragazzi si sedeva accanto a lui.

Sussultò alzando lo sguardo, incontrando quello preoccupato di Jisung. Sono qui, sfogati. Non me ne andrò."

Il più alto lo guardò in silenzio per poi appoggiarsi alla sua spalla e concedersi a un pianto liberatorio. La mano ancora sopra a quel ragazzo dipinto sulla fotografia.

Jisung, come promesso, rimase con lui tutto il tempo. Lo lasciò piangere e urlare, non preoccupandosi che gli altri avessero potuto sentirlo. Aveva bisogno di sfogarsi in quel modo, portava dentro di sé un dolore troppo grande e aveva portato pazienza troppo a lungo.

Il più basso gli accarezzava i capelli, trattenendo a stento le lacrime ogni qualvolta lo sentisse tirare un urlo di sofferenza.

Gli faceva male vedere il suo migliore amico in quello stato ma doveva essere forte per lui. Doveva essere la spalla su cui avrebbe pianto e la persona sulla quale avrebbe potuto sempre contare, nei momenti belli e in quelli brutti.

Andò avanti a lungo, forse due o tre ore. Jisung era rimasto al suo fianco finché non si era addormentato sfinito.

Lentamente lo aveva fatto sdraiare e lo aveva coperto con una coperta, in modo da non fargli prendere un raffreddore, visto il drastico cambio di temperatura.

"Come sta?" Gli chiese Changbin non appena si chiuse la porta della cucina alle spalle.

Si erano riuniti tutti attorno al tavolo per mangiare qualcosa, parlare di ciò che era successo e capire cosa fare.

"Sta dormendo. Probabilmente avrà un gran mal di testa quando si sveglierà," si sedette sulle gambe del suo ragazzo.

Minho gli strinse i fianchi e gli lasciò un bacio tra i capelli. "Tu come stai?"

Il biondo si morse il labbro, "non è stato semplice vederlo in quelle condizioni ma sono felice che si sia sfogato. Ne aveva davvero bisogno."

Silenzio.

I sei si stavano guardando tra di loro, troppo confusi per capire chi avrebbe chiesto ciò che tutti stavano pensando da tre giorni a quella parte.

Dopo qualche altro minuto Seungmin prese parola, titubante "pensate che c'entrino anche loro con tutto questo..?"

Un sospiro.

"Non ne sarei sorpreso."

"Cosa dovremmo fare?" Chan strinse il suo ragazzo a sé.

In quel momento avevano tutti bisogno di sapere che avrebbero avuto qualcuno al loro fianco.

"Hyunjin vuol cercare chiunque conosca Felix per avere qualche informazione e farsi un'idea di dove possa essere."

Annuirono.

"La cosa più importante è fargli vedere che siamo qui per lui e che non andremo da nessuna parte. Ha bisogno di noi più di qualsiasi altra cosa in questo momento."

Annuirono di nuovo.

Jisung sospirò e mentre gli altri iniziavano silenziosamente a cucinare lui si avvicinò alla porta.

La aprì di poco e osservò la figura del moro. Aveva un espressione rilassata e sembrava star dormendo tranquillamente.

Minho si avvicinò al minore e lo abbracciò da dietro. "Andrà tutto bene, amore."

"Lo spero, Min."
















A/n
Heyo stellinx 💫
Come state?
Io tutto okay!!

Edit 2024: ma che cazzo di caldo fa?! mi sudano pure le orecchie 💀🤌🏻

Ecco qui un nuovissimo capitolo. Scusate per l'attesa ma avevo così tante idee per la mente che ho dovuto prendermi qualche giorno per capire esattamente cosa far accadere. Naturalmente scrivendo ciò ho cambiato nuovamente il progetto ma di questo ne sono davvero sicura so preparatevi ;)

Non ci sarà troppo drama promesso!!

Spero comunque che possa interessarvi e nulla. Ci vediamo al prossimo capitolo!!




Moon💫

escape - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora