••••(Sala parto)••••

184 9 0
                                    

Dopo 4 mesi...

Sono già passati 4 mesi e io sono al nono mese e dovrei partire tra poco.
In questi 4 mesi sono successe un sacco di cose.

Mia madre ha partorito, me l'ha detto mio fratello, volevo andarli a trovare, ma mi ha detto che papà non vuole nemmeno vedermi.

In questi giorni ci siamo trasferiti a casa dei genitori di Andrea almeno fino a quando non partorirò.

Andrea la sua maggior parte del tempo e al lavoro mentre io compro e sistemo le cose con Giusi e Stella anche se vorrei che ci fosse anche lui.

In questi giorni la bambina fa i capricci, io ho gli ormoni a mille e ancora non abbiamo scelto il nome

"Non pensi sia ora di scegliere il nome?" Dico infastidita ad Andrea che è appena tornato a casa.

"Ok" dice sedendosi nel letto mentre io mi siedo accanto a lui.

"Avevi qualche idea?" dico, annuisce e dice

"Pensavo a Luna o Sole" sorrido e dico

"Mi piace Luna" sorride e dice

"Anche a me" per poi accarezzarmi la pancia mentre io sento gli occhi pizzicarmi.

"Piccola perché piangi?" dice

"Amore....io....io ho bisogno di te, tu non ci sei mai, la camera di nostra figlia l'ho fatto da sola con l'aiuto di tua sorella e tua madre, ma del tuo no, io voglio il padre di mia figlia e il mio ragazzo accanto" dico per poi alzarmi e uscire dalla stanza.

Sono nel divano che guardo un punto fisso mentre mi accarezzo la pancia fino a quando sento il divano bagnarsi, mi alzo e vedono che mi si sono rotte le acque.

Mi metto a gridare facendo scendere tutti che dicono

"Che succede?"

"È ora, mi si sono rotte le acque" dico piangendo, non so perché, forse sono gli ormoni.

Stella va a prendere la macchina mentre Andrea mi prende in braccio a mo' di sposa per poi dire

"Piccola tranquilla, andrà tutto bene" annuisco e lo bacio mentre lui mi porta in macchina.

Mentre siamo in macchina grido dal dolore mentre Andrea mi tiene la mano mentre dice

"Amore respira"

"RESPIRA UN CAZZO" dico gridando per poi gridare di nuovo.

Quando arriviamo in ospedale Andrea mi prende in braccio per poi portarmi in sala parto dove troviamo i dottori.

"Allora Laila ora devi ascoltare quello che ti dico ok? Devi spingere, spingi con tutte le tue forze" annuisco e faccio come dice, ma fa troppo male.

"Forza Laila, fallo per la vostra bambina" dice il dottore mentre io spingo urlando stringendo la mano di Andrea.

In un tratto sento la vista appannarsi, ma non mi fermo, continuo fino a quando sento un pianto per poi non vedere e sentire più nulla solo il buio.

Il ragazzo di stradaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora