Weird

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Il sole entrava dalla finestra socchiusa, disegnando lievi sfumature sui capelli scuri di Kevin. Il ragazzo stava guardando il biondino tanto caro al giovane bibliotecario discorrere allegramente con Shane, che si diceva facesse perdere la testa a tutte (e tutti...) con gli occhi dorati e la figura non poco appariscente. A breve distanza li controllava Brad, serio ma tranquillo, senza staccare un attimo gli occhi di dosso al fidanzato.

Sarebbe bello se..., pensò con una punta di amarezza il moro, quando due brillanti occhi verdi si pararono davanti ai suoi e delle labbra rosee sospirarono con leggerezza fino alle sue, facendolo sussultare mentre si portava una mano al cuore.

- Ciao. Tu sei Kevin, vero? - domandò il primino dai capelli rossi, sedendoglisi accanto, e Kevin strizzò gli occhi color mare. In quel momento non gli sarebbe affatto dispiaciuta la presenza rilassante di Andrea.

- Sì, sono io. E tu sei Josh, giusto? - replicò solamente per buona educazione. Quel ragazzino gli faceva uno strano effetto.

Se sta cercando Robert, che arrivi subito al dunque...

- A quanto pare... - rise Josh, poi tornò serio e lo fissò quasi con insistenza, ambiguamente. Il moro sentì le guance imporporarsi e distolse rapidamente lo sguardo da quegl'occhi fin troppo luccicanti.

- Ehi, Kevin, vuoi essere mio amico? - chiese il più piccolo dopo una pausa di silenzio, e Kevin emise un mugugno incomprensibile. Che razza di domanda era?

- A me va bene, però sei sicuro che il tuo ragazzo non s'ingelosisca? - domandò a sua volta, senza riuscire a formulare in modo un po' meno diretto la domanda.

Mantieni sempre il tuo tatto, eh...

- No, Robert... lui si fida di me. È molto dolce... - mormorò Josh, increspando le labbra rosee in un sorriso ambiguo. Si passò una mano fra i folti capelli rossicci e per un attimo parve imbarazzato.

- Non so come faccia a piacergli... - continuò quasi mestamente, alzando appena lo sguardo per incrociare gli occhi blu mare di Kevin, e l'altro si perse nella contemplazione di quelle perle smeraldine, per poi riscuotersi nell'immediato dopo, arrossendo.

- Non è un po' grande rispetto a te, Robert? - azzardò il moro, sentendosi un poco indiscreto ad impicciarsi degli affari di un primino. L'altro scosse la testa.

- Ha solo un anno più di me - spiegò, e Kevin sperò che il pavimento si aprisse per inghiottirlo.

Solo un anno in più di lui? Come fa ad averne diciassette? Ne dimostra a malapena quindici!

Il rosso lo fissò ancora per qualche attimo, poi si schiarì la gola.

- Mi prendono sempre per giovanissimo... è una cosa detestabile ritrovarsi a diciassette anni con l'aspetto di un quindicenne - borbottò Josh, evitando di continuare a guardarlo. Kevin iniziò a gesticolare convulsamente.

- No, io... non l'ho mai pensato, ecco... anzi, ti trovo c-carino... - farfugliò, realizzando solo dopo che aggettivo gli aveva attribuito. Carino.

Avvampò e desiderò morire in quel preciso istante.

L'ex primino abbozzò un sorriso leggero, alzandosi, e lì lo mollò senza una parola, senza ulteriori sguardi.

~~~

Mentre Josh parlava, Kevin non aveva potuto far a meno di fantasticare sulle labbra rosee di quel ragazzino che l'aveva stregato, di saggiarne la morbidezza coi polpastrelli e con le proprie labbra...

Kevin!!! Ma cosa vai a pensare! Baciare un ragazzo! E fidanzato, per di più!

No, lui non avrebbe mai avuto il privilegio di baciare quelle labbra, di sentire la sua lingua accarezzare la propria e di mordere quel labbro giocosamente, come ora stava facendo Robert.

Il castano baciava appassionatamente il proprio ragazzo, spostando le mani dal suo collo ai folti capelli rossi e scendendo lungo la schiena, smanioso di contatto. Si sentiva andare a fuoco, Josh, e sarebbe potuto morire di autocombustione in quel preciso istante, mentre rispondeva con ardore al bacio e si ancorava al petto ampio di Rob.

- Il mio cucciolo - mormorò divertito Robert fra i suoi capelli, arruffandoglieli con la punta del naso. Per tutta risposta il rosso gli rifilò un pizzicotto sul fianco.

- Smettila di chiamarmi così! Mi fai sentire piccolo! - sbottò ferocemente Josh, guardandolo dal basso dei suoi centocinquantasette centimetri contro il quasi metro e novanta del fidanzato.

- Ma tu sei piccolo. Il mio piccolo, adorabile cucciolo - ribatté Rob, sorridendo intenerito e al contempo malizioso.

Josh appoggiò il capo al petto del castano e gli celò il viso, per non mostrargli il segreto piacere che quei nomignoli gli provocavano, ma solo per poco, poiché Robert gli prese il mento fra pollice e indice e lo baciò nuovamente sulle labbra, accarezzandogli brevemente la schiena con la mano libera e premendolo più a sé.

Da qualche parte, un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi color mare sospirò. Doveva dimenticarsi quel ragazzino...

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