Waiting for you

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Era una giornata strana, il cielo né grigio né azzurro, l'aria né fredda né calda, una sottospecie di venticello sottile e penetrante. Anche Josh si sentiva strano, cercando il fidanzato ovunque, senza trovarlo. Gli era parso per tutto il giorno che Kevin volesse dirgli qualcosa, e l'aveva anche sfiorato il dubbio che avesse cambiato idea e non lo volesse più, scacciandola a priori.

Alla fine andò a sbattere contro il bel brunetto, quasi sollevato. Che razza di divertimento era quella specie di nascondino?!

- J-josh - balbettò Kevin, e arrossì. Che diavolo gli prendeva, ora?

- Kevin... - lo fissò dal basso dei suoi centocinquantasette centimetri e cercò di capire, scrutando nel profondo dei suoi occhi azzurri, cosa gli frullasse per la testa, ma era indecifrabile.

Stava per provare a baciarlo, quando il bel brunetto aprì la bocca rosea e annaspò un secondo, emozionato.

- V-vuoi venire... a casa mia?

~~~

E così era riuscito a convincerlo, anzi, non ce n'era nemmeno stato bisogno, perché Josh aveva accettato pressoché subito, aggiungendoci un lieve bacio sulle labbra e uno dei suoi sorrisi raggianti, di quelli che potevano illuminare a giorno la città.

Ora stavano cenando in religioso silenzio, gli occhi verdi del più basso concentrati sul piatto e quelli azzurri di Kevin che non lo mollavano un attimo, mentre si sforzava di pensare unicamente ad aprire la bocca per mangiare e non ad altro, ma era alquanto impossibile. La sua mente correva sbrigliata a lunghe fantasie che di casto non avevano nemmeno l'ombra, perdendosi nei minimi dettagli e nelle dolci parole che avrebbe voluto sussurrargli all'orecchio...

Infine giunse il dopocena e, sazi, si accoccolarono stretti stretti sul divano davanti alla televisione accesa, scambiandosi per tempo a loro parere infinito innumerevoli baci.

Ben presto Kevin smise di accontentarsi di quello e stese delicatamente il fidanzato sul divano, tenendogli fermi i polsi ai lati della testa, a cavalcioni su di lui.

Gli accarezzò una guancia, giocherellando con un riccio ribelle sfuggitogli da dietro l'orecchio. Il rosso arrossì lievemente sotto il suo sguardo, socchiudendo la bocca come una rosa a primavera e respirando da essa, perché all'improvviso il respiro non ne voleva sapere di uscire dal naso.

- Ti voglio - mormorò Kevin con voce roca, facendolo ansimare involontariamente. Era tutto così... così... eccitante.

Josh si divincolò appena, liberando i polsi, e gli buttò le braccia attorno al collo, baciandolo con passione. Il bel brunetto rispose immediatamente, mettendoci tutto l'ardore possibile, prima di tirarsi su e sfilarsi la maglia.

- Josh... Josh, dimmelo, dimmi che è la tua prima volta... che non... - a quel punto Kevin tacque e lo fissò. L'argomento 'Robert' era off-limits, o almeno così credeva.

- Ehi... certo che è la mia prima volta, stupido. Stavo aspettando te... - mormorò con dolcezza, prima di levarsi anche lui la felpa, lanciandola distrattamente da qualche parte.

Il ragazzo dagli occhi azzurri non aggiunse altro e scese a baciargli il collo, cospargendolo di baci e succhiotti, scivolando poi lungo le spalle e soffermandosi sulle clavicole. Gli accarezzò la pancia con la punta dell'indice.

- Sei così magro... - sussurrò quasi tristemente, e affondò il volto nell'incavo tra collo e spalla, baciandolo ripetutamente.

- Kevin... - gemette Josh quando il fidanzato iniziò a succhiargli lascivamente un capezzolo, cercando i suoi capelli bruni e affondandoci le mani, tirandoli e arruffandoglieli.

Non correre...

Intanto il rosso non aveva certo perso tempo e in qualche modo era riuscito a liberarlo dei jeans, poggiando una mano proprio lì e strappandogli un sonoro gemito.

Allora anche Kevin si decise a velocizzare un po' le cose e gli sfilò pantaloni e intimo in un colpo solo e assai brusco, leccandosi sensualmente le labbra.

- Sei bellissimo - disse, e Josh arrossì, portandosi le mani al viso, imbarazzato. Il moro gli scoprì il volto, mordicchiandogli i polpastrelli.

Infine il ragazzo dagli occhi azzurri gli si mostrò nudo e splendido, accarezzandogli su e giù una coscia ma senza arrivare al dunque, improvvisamente nervoso e impacciato.

E se gli facessi male? E se facessi pena? Non voglio che mi lasci...!

Alla fine si decise e, con un sospiro, iniziò a prepararlo, cercando sul suo viso un qualche indizio per capire se stesse bene o no. Josh ansimò pesantemente, afferrandogli il viso tra le mani e baciandolo intensamente.

- Ti... amo... - soffiò quasi con incertezza, e Kevin si sentì colmare il cuore di un'emozione indescrivibile, mentre pian piano entrava in lui, con tutta la delicatezza di cui era capace.

Il rosso lo guardò sofferente, sforzandosi però di sorridere.

Quanto aveva atteso quel momento...

E poi il bel brunetto accennò una spinta lievissima e lui lo seguì, dando via a un'esplosione di piacere che subentrò al dolore.

Ad amplesso concluso si baciarono dolcemente per poco, prima che Kevin uscisse da lui, invertendo le posizioni e lasciando che si accoccolasse sul suo petto.

- Anch'io... anch'io aspettavo te...

Aspettando teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora