2. Chi è quella?

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La ragazza e Kuroo avevano iniziato a parlare e questa volta il dialogo era durato più del precedente.
Ed ecco che la sensazione fastidiosa nel petto di Kenma era tornata più forte di prima.
La ragazza porse un biglietto nelle mani di Kuroo e si allontanò sorridente, lasciando il ragazzo altrettanto felice.

Quando Kuroo era arrivato alla panchina stava ancora sorridendo e fu colto di sorpresa dalla domanda diretta di Kenma: "Chi è quella? E cosa ti ha dato?"
L'irritazione era diventata una stretta allo stomaco.
"Si chama Hiroko, Hiroko Ito, ha un anno meno di me. L'altro giorno l'ho aiutata ad alzarsi quando è caduta e ora si è presentata." Kuroo non sapeva che Kenma li stava osservando anche quella volta. Stava per rispondere alla seconda domanda ma l'amico lo precedette e rimarcò "e quel biglietto??"
"Ohi calmo nekochan, mi ha dato il suo numero" disse sorridente "farò passare un po' di tempo prima di chiamarla... sai, per farla aspettare."

Kuroo aveva interpretato la fretta di sapere di Kenma come eccitazione nei confronti dell'amico, che per la prima volta aveva ricevuto delle avances dirette.
Kenma sapeva che avrebbe dovuto essere felice per l'amico, sapeva che avrebbe dovuto dargli una pacca sulla spalla o fare qualche battuta scema propria dei ragazzi della loro età. Però...
Però non ci era riuscito. Aveva risposto semplicemente "bene".

Kuroo per un attimo fu turbato da quella risposta secca, ma poi ricordò che l'amico era sempre di poche parole.

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Dopo gli allenamenti Kenma si sbrigò a cambiarsi e uscì di corsa, senza aspettarlo. Doveva pensare e soprattutto stare lontano da Kuroo per farlo.
Gli capitava di rado di percorrere la strada da solo e anche se si trattava delle vie ripercorse mille volte, senza la presenza dell'amico sembravano del tutto diverse, quasi nuove.

Pensava. Pensava al motivo per cui si fosse comportato in quel modo, cercava di capire che sensazione fosse quella che aveva provato nel sentire le parole di Kuroo, così contento per quel pezzo di carta.

"Probabilmente non voglio che lei me lo porti via, perché è il mio migliore amico e certamente se si trovasse con una ragazza avrebbe meno tempo per me. Però era inevitabile... prima o poi capiterà anche a me, ma questo non significa che non saremo più amici. Semplicemente dovremo incastrare meglio gli impegni."
Quella conclusione sembrava logica ma lo aveva lasciato con l'amaro in bocca.

Era davvero quello che sarebbe dovuto succedere prima o poi? Anche lui si sarebbe trovato una ragazza e magari le loro strade si sarebbero separate?

Arrivato a casa aveva fatto il bagno e nonostante si fosse allenato molto non aveva fame e quindi aveva saltato la cena, sperando che i videogiochi lo avrebbero tirato su di morale, o per lo meno distratto dai pensieri.

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Nel frattempo, dopo gli allenamenti, Kuroo si era cambiato e come al solito aveva aspettato Kenma, immaginando fosse ancora negli spogliatoi. Quando l'ultimo ragazzo uscì spegnendo la luce, egli si accorse di aver aspettato invano e si avviò verso casa. Solo.

Kuroo quella mattina arrivò in ritardo - κυrοκεnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora