Capitolo 26

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SPAZIO AUTRICE: Questo capitolo contiene contenuti espliciti. Spero che vi piaccia. Buona giornata 


Capitolo 26

«Mio Dio che male.»

«Hai parecchi lividi.»

«Fai piano, per favore.»

«Sai cosa farei adesso, vero?»

«Smettila» rispose Alice sottovoce ma il desiderio era più forte del dolore.

Edoardo gli si avvicinò di più scoprendo la spalla dove un livido viola regnava solitario e iniziò a baciarle la pelle resa ancora più calda dall'infiammazione.

Il divano poteva essere comodo ma cosa dire del tappeto? La fece scivolare piano fra le sue braccia, la distese sotto di lui accarezzandole i capelli lunghi, Alice inarcò la schiena quando lui cominciò a baciarle il collo respirando profondamente. Slacciò il nodo che teneva stretto l'accappatoio e piano lo aprì, lasciando Alice completamente nuda. Si guardarono negli occhi e lei gli afferrò i capelli per spingerlo verso il basso, Edoardo era bravo ad usare la lingua e quando aprì le gambe per farlo giocare con la sua calda e vogliosa conchiglia gemette per il piacere, le piaceva e le piaceva guardare gli occhi del suo amante mentre godeva. Lui stringeva la sua natica mentre con l'altra mano le accarezzava il seno fresco sodo.

«Mi fai morire quando godi così»

«Continua ti prego non ti fermare.»

Era una dolce richiesta, Edoardo non aveva nessuna intenzione di fermarsi anzi, avrebbe continuato anche dopo per farle raggiungere l'estasi che si prova durante un secondo e ravvicinato orgasmo.

Quando fu soddisfatto e dopo averla vista stremata dal piacere, risalì baciandole la pancia, lo sterno, i seni e si avvicinò alla sua bocca per suggellare quel momento in eterno. L'abbracciò per tenere ancora con lui il soffio di un pensiero che non voleva far fuggire. Le sue labbra calde e gonfie sorrisero abbracciandolo. Volevano stare così in eterno, senza pensieri o preoccupazioni, inchiodati al tappeto senza respirare per non fare rumore.

Anche se acciaccati, Daniela e Lorenzo erano in teatro a preparare le ultime scenografie. Non avevano ancora provato la scena del bacio. Cosa sarebbe accaduto se fosse stato vero? Daniela forse ci sperava e Lorenzo voleva farlo ma aveva paura della sua reazione e se non avesse voluto? Avrebbe rovinato una bella amicizia e forse quel qualcosa di più che stava nascendo. Mancavano ancora parecchie ore prima dell'apertura del sipario e Daniela era nel camerino insieme alle altre attrici, provavano e chi più chi meno, cercavano di tenere sotto controllo l'ansia. Qualcuno bussò e aprì la porta lentamente sbirciando all'interno.

«Daniela puoi venire un attimo?»

«Certo.»

Lorenzo non sapeva come iniziare ma si fece coraggio e gli parlò del bacio. Daniela sorrideva e lo rincuorò. Immaginò un prato, i raggi del sole che filtravano fra le foglie e il bacio, sensuale, caldo, delicato.

«Daniela allora?»

Si ridestò dai suoi pensieri e l'immagine di loro due sdraiati sul plaid si dissolse nella mente.

«Si?»

«Come facciamo con il bacio?»

«Non lo so, nessuno mi ha insegnato a farlo per finta.»

«Proviamo?»

Daniela arrosi al pensiero di sentire sulle sue labbra quelle di lui ma dovevano farlo, era per lo spettacolo, o forse no? In fondo cosa c'era di male a baciarsi per davvero.

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