Capitolo 34

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Capitolo 34

Era passato quasi un anno da quel giorno, dal giorno in cui Serena confidò a Ivano che l'avvocato Torro le aveva chiesto di trasferirsi da lui.

«E i tuoi figli cosa ne pensano?»

«Mi sembra presto» le aveva risposto lei sospirando.

«Torro è un a persona intelligente, sicuramente se gliene parli capirà e ti verrà incontro.»

Serena si accorse che in ufficio erano entrati anche Daniela e Lorenzo, la stavano guardando e si sedettero sulle poltroncine per farle compagnia mentre si tenevano per mano.

«Vedi Serena, a volte è tutto così semplice, altre ci vuole un po' più di tempo per raccogliere il coraggio che ci serve per prendere decisioni importanti» disse Ivano indicando i suoi colleghi innamorati.

«Devo dire che da quando hai conosciuto Davide sei diventato un filosofo» rise finalmente e il telefono squillò.

Ora erano in una sala addobbata da fiori dai mille colori, un profumo misto a emozioni aleggiava uscendo dalle finestre a volta alte. Erano tutti seduti tranne Edoardo e Alice, loro erano in piedi davanti al grande tavolo, dove il messo comunale stava in piedi reggendo fra le mani il foglio di carta impecorita, dove i due sposi avevano scritto le loro promesse. Erano bellissimi nei loro completi color carta da zucchero, emozionati a tal punto che le mani gli tremavano. Il piccolo era fra le braccia di Serena che sorrideva felice con accanto il suo avvocato e i suoi figli. Alice si ritrovò a fare un salto nel passato, il primo incontro, il primo bacio, il primo vero sentimento senza troppi scossoni. Ricordava le volte che aveva dovuto combattere contro il suo desiderio di correre via per paura di soffrire ma Edoardo gli era stato accanto sempre e non le aveva mai fatto del male, aveva mantenuto le sue promesse e quando si era ritrovata in sala parto lui era lì, gli teneva la mano, la consolava e il bellissimo vagito gli aveva fatto scendere parecchie lacrime di felicità, l'aveva baciata ringraziandola per l'amore che gli aveva donato. I suoi dolci occhi non facevano altro che dirle che lei era la cosa più bella che gli fosse mai capitato. Filippa aveva scelto un corredino dai colori pastello e si era offerta di fare da baby- sitter se ne avessero avuto bisogno e la madre di Edoardo si era commossa quando conobbe Alice, dopo un po' le avevano dato la bella notizia. Il piccolo sbadigliò attirando l'attenzione dei suoi genitori che sorrisero tenendosi le mani fino a quando non entrarono Davide e Ivano.

«Oggi celebriamo l'amore universale, l'amore che non ha confine ne genere. Due anime che si sono incontrate per formarne una sola» e passò il foglio a Ivano, che lesse per primo quello che il suo cuore gli aveva sussurrato.

«Non ho mai saputo dirti di no è questo dovrebbe dirla lunga su quanto io ti ami. Sei la mia luce del mattino, il dolce profumo dei miei risvegli. Vorrei prometterti di realizzare ogni tuo desiderio ma posso solo prometterti che io ci sarò sempre per te, che affronteremo insieme ogni difficoltà, ogni gioia e farò di tutto per renderti felice.»

Baciò la mano di Davide e infilò l'anello nel suo anulare.

Poi fu il turno di Davide.

«Non avrei mai pensato che dopo il nostro primo incontro saremmo arrivati a questo punto, un sogno che sei riuscito a realizzare. Il mio cuore batte insieme al tuo e scoppia di felicità ogni volta che mi guardi e vorrei che non finisse mai. Io sarò al tuo fianco sempre, sei il mio grande amore, il mio sogno che hai realizzato.»

Le mani di Davide tremavano e Ivano lo costrinse ad alzare il viso, stava trattenendo le lacrime e lui l'abbracciò forte facendo appoggiare la fronte contro il suo petto dove un cuore impazzito dalla felicità batteva forte. Quando Davide si fu calmato gli prese la mano e gli mise la fede baciandola delicatamente. Edoardo e Alice avevano scelto bene le fedi e gli erano accanto per testimoniare il loro impegno e il loro amore. L'abbracciò che ne segui fece commuovere tutti, chi si asciugava gli occhi, che si stringeva nelle mani chi sorrideva facendo finta di essere forte di fronte ai veri sentimenti.

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