STUBBORN LOVE~CAPITOLO 7

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16 ANNI
Mi alzai a fatica. Ero nella mia adorata camera ❤️
Mi diressi verso la camera di mio padre. Aprì leggermente la porta per controllare che tutto fosse nella norma: dormiva ancora e tra poco si sarebbe svegliato. Erano le 6 di mattina.
Mi lavo, faccio colazione ed esco per la mia solita corsetta mattutina che faccio sempre prima di andare al lavoro.
Infilo le cuffiette e inizio a correre. Mi piace correre di prima mattina: c'è sempre molto silenzio, si sentono solo i primi uccellini che cantano e poi il vento tra i capelli è veramente rilassante.
Socchiudo gli occhi. Corro per un pò così, alla cieca, ma poi mi scontro contro qualcosa e scivolo all'indietro ma vengo subito presa da qualcosa o meglio dire qualcuno.
Aprò gli occhi. Sono a circa cinque centimetri da lui, il ragazzo che mi ha soccorsa ieri sera.
Xx: allora è proprio un'abitudine eh?
Scoppiò a ridere. Io gli sorrisi debolmente e continuavo a guardare quel suo sorriso mozzafiato.
Io: ehm scusami.. E grazie di nuovo 😊
Mi aiutò a tirarmi su e solo in quel momento notai che anche lui era vestito per andare a correre.
Io: anche tu corri di mattina? -dissi facendomi coraggio.
Xx: si! Ci vado tutte le mattine 😊
Gli sorrisi nuovamente.
Xx: come ti chiami?
Io: mi chiamo Martina... E tu?
Xx: mi chiamo Jorge. Bel nome Martina!
Io: grazie, anche il tuo è un bel nome 😊
Restammo così per un pò, ad osservarci ed a sorridere.
Jorge: beh io ora vado.. Però ci sentiamo Martina, okay?
Io: va bene.. Ci sentiamo, ciao 😊
Iniziammo a correre da parti opposte.
Solo quando avevo passato da tempo il punto in cui ci eravamo incontrati, mi chiesi come avremmo fatto a sentirci visto che nessuno dei due aveva il numero dell'altro.
Continuai a correre per un pò, pensando a quel Jorge che correva anche lui di mattina come me.

La sera, dopo aver terminato la giornata lavorativa, accompagnai come al solito papá a casa, naturalmente ubriaco. Non ce l'ha facevo più a sopportare questa cosa: tutte le sere non riusciva mai a reggersi sulle sue gambe, non riusciva mai a tornare a casa da solo, ma dovevo sempre accompagnarlo io.
Una volta tornati a casa, accompagnai papá sul letto: si addormentò poco dopo invece io scesi di sotto, accesi il computer, e mi collegai su Facebook.
Guardai le notizie e all'improvviso mi arrivò una nuova richiesta di amicizia. Guardai il nome: Jorge Blanco.
Guardai le sue foto, e poi capì che era il ragazzo con cui mi ero scontrata già due volte.
Accettai subito e qualche minuto dopo, lui mi scrisse.
Jorge: ciao Martina!
Io: hey ciao!
Jorge: oggi, quando ti ho detto "ci sentiamo", mi è venuto in mente che in realtà non avevo neanche il tuo numero e non sapevo in che modo ci saremo sentiti ahahah!
Un sorriso comparve sul mio volto. Anche io avevo pensato la stessa cosa.
Io: ahahaha anche io ho pensato la stessa cosa!
Jorge: se vuoi.. Possiamo vederci domani, al parco..
Stavo per scrivere va bene, ma poi mi diedi una svegliata: lo conosco solo da un paio di giorni, non sapevo chi era, non sapevo neanche com'era. Non potevo dirgli di si.
Io: ehm scusa ma domani ho impegni.. Ora devo andare, buonanotte Jorge 😊
Jorge: buonanotte Martina 😘
Chiusi il computer. Quel ragazzo mi incuriosiva molto ma non potevo uscirci: non lo conoscevo bene e non sapevo niente di lui.

#autrice
Ecco un altro flashback Jortini ❤️
Ce ne saranno un pò di flashback, spero che vi piaccia la storia strutturata in questo modo!! ❤️
Che ne dite di questa storia? ❤️
Ringrazio chi vota e soprattutto chi commenta la mia storia, e chi continua a votare l'altra mia storia ormai finita, UN AMORE COMPLICATO! ❤️❤️❤️
Ci vediamo al prossimo capitolo ❤️❤️

STUBBORN LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora