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Più passavano i giorni e la mia caviglia migliorava sempre di più.
Avevo iniziato il potenziamento in palestra e speravo dalla settimana successiva di iniziare a ballare.
Con il royal ballet eravamo rimasti che fino a febbraio non sarei dovuta tornare, poi mi avrebbero valutato e avrebbero deciso se farmi rientrare nella stagione successiva o già in questa.
Una parte di me non vedeva l'ora di tornare a ballare e alla mia vita di tutti i giorni, poi c'era un'altra parte che non voleva tornare a Londra.
Ero sul divano con Coco, non mi lasciava mai, roscoe invece era l'ombra di lewis.
Anche quella sera mia mamma sarebbe uscita, sembrava che questo nuovo fidanzato stesse diventando importante per lei.
Amy: ancora cibo vegano?
L: si
Sbuffai e poi guardai coco.
L: vieni è pronto.
Mi alzai e lo raggiunsi, era tutto così perfetto.
Amy: wow come siamo romantici.
Appena dissi quella parola mi morsi la lingua e la mia mente tornò alla piscina a quello che stava per accadere se andrew non fosse arrivato.
L: come va con andew?
Amy: bene, è geloso di te...
Ecco un'altra cosa che non avrei dovuto dire.
Non disse nulla, si limitò a chiedermi se mi piaceva la cena.
La serata proseguì tranquillamente, parlammo del più e del meno, i due cani ci guardavano, interessati più che altro a quello che stavamo mangiando.
L: sai che so suonare il piano?
Amy: ho visto da instagram.
L: vieni ti suono qualcosa.
Mi prese per la mano e mi portò al piano, mi fece sedere vicino a lui e iniziò a suonare una canzone di Adele, adoravo le sue canzoni.
Guardavo le sue mani muoversi sul piano, era come se stesse danzando.
Amy: vorrei danzare
L: è troppo presto.
Amy: lo so...
L: vorrei vederti ballare.
Mi spostò i capelli, il suo tocco mi provocò un brivido e lui se ne accorse.
L: ti faccio questo effetto?
La sua bocca era vicino al mio orecchio, si abbassò e iniziò a baciarmi il collo, erano baci delicati e lenti, ogni pausa mi provocava dei brividi.
I suoi baci sul collo non smettevano, nel frattempo posò la sua mano sulla mia gamba.
Amy: scopami, ti prego...
Quelle parole mi uscirono così di colpo.
Appena mi accorsi di quello che avevo detto mi morsi la lingua, i suoi occhi si fissarono su di me.
L: lo farei volentieri, ma sei fidanzata.
Lo guardai in maniera abbastanza stupita, mi baciava, mi provocava e diciamo che in piscina eravamo andati anche oltre a qualche bacio, ma si faceva dei problemi a venire a letto con me perché ero fidanzata.
Amy: io non ti capisco, mi provochi e poi?
L: io voglio solo farti capire quello che potresti avere, se lasciassi quello la.
Amy: quindi tutto dipende da me
L: si
Amy: come puoi pensare che io lasci andrew per te?
Si alzò di colpo e si allontanò da me.
L: giusto perché io sono solo un divertimento?
Amy: no, perché so come sei, oggi esci con me e domani esci con un'altra, io non sono così.
L: come sei? Se quella che mi dice scopami pur essendo fidanzata? O quella che fa le cose a 3?
Amy: le cose a 3? Sei fuori? Ok ho fatto le mie esperienze ma una cosa a 3 mai.
L: allora dillo al tuo fidanzato perfetto, che mi aveva proposto una cosa a 3.
Amy: scherzi vero?
L: no. Forse lui non è così perfetto. Anche io ho fatto le miei esperienze, come le hai fatte tu.
Tornó verso di me, si inginocchió e mi prese le mani.
L: io non ti giudico, non voglio giudicare quello che hai fatto, ognuno è libero di fare quello che vuole. Puoi essere andata a letto anche con mezzo mondo che a me non interesserebbe.
Mi piaci come mai mi era successo prima, so che puoi avere mille dubbi su di me e sulla mia serietà, ma se non ci proviamo non potremo mai sapere cosa sarebbe successo.
Quelle parole mi lasciarono di stucco, non sapevo cosa dire, volevo baciarlo, ma sapevo che sarebbe stato sbagliato, così gli chiesi la cosa più normale che mi passò per la testa in quel momento.
Amy: dormi con me?
L: va bene.
Avevo bisogno di sentirlo vicino, di sentire il suo corpo premuto sul mio e dormire con lui mi sembrava l'unica soluzione.
E poi quelle parole su Andrew mi avevano lasciato di stucco, sicuramente avrei indagato per capire se tutto ciò fosse vero.

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