Nathan riconobbe la voce di Catherine. Non poteva essere vero!
Fu colto da un attacco di panico.
Doveva ritirare tutto e nascondersi immediatamente!
Era completamente immoblilizzato, aveva appena superato il "punto di non ritorno". I suoi muscoli non rispondevano ad altro che alla sua tensione sessuale.
Schizzò una grossa goccia direttamente sul foglio scritto.
"Merda! Ci mancava solo più questa"
Con uno sforzo immane si alzò in piedi per ritirare il diario.
Il secondo schizzo finì accanto al cuscino dell'amica.
Le gambe gli cedettero e quasi ricadde sul letto.
Gettò il diario ancora aperto nel cassetto e lo richiuse più rapidamente possibile
Un altro schizzo dentro la sua maglietta.
Il cervello non connetteva e tutto sembrava ovattato.
Con un ultimo sforzo prese il foglio e si lasciò cadere dietro il paravento nell'angolo della stanza.
Schizzò nuovamente contro il pavimento ma ormai era salvo e si sarebbe potuto occupare della faccenda una volta rimasto nuovamente solo. Un altro schizzo ricadde a terra formando così una piccola pozza bianca.
La porta della stanza si aprì e Catherine infilò la testa all'interno
"Nathan? Sei qui?" chiese dolcemente.
Nate rimase immobile cercando di nascondere il fiatone.
"Ok, non c'è. Puoi andare avanti a raccontare" disse l'amica a qualcuno alle sue spalle entrando nella stanza.
"Sei sicura?" rispose una voce femminile calda e suadente "Qui dentro c'è un odore di... di..." la ragazza annusò l'aria imitata da Cathy "...di cazzo"
Catherine rise:
"Io non sento niente" annusò nuovamente "però se Nathan è passato conoscendolo ci ha dato dentro di mano".
Le due risero e Nate, nascosto dietro il paravento, si sentì leggermente offeso. Non si era mai considerato un segaiolo: non più dei suoi amici perlomeno. Lo sguardo gli cadde sulla chiazza bianca accanto a lui sul pavimento. In effetti se l'era meritata.
"Comunque dicevo" riprese l'altra "io sono arrivata lì pensando che saremmo stati un po' soli, invece quel cretino aveva invitato i colleghi per una partita a poker!"
"No!" Disse l'amica ridendo "che imbranato!"
Nate si guardò in giro per trovare uno spiraglio da cui spiare le due amiche senza essere visto.
Notò che il paravento era leggermente rialzato da piccoli piedini in gomma che lo staccavano dal pavimento di circa mezzo pollice quindi appoggiò silenziosamente la testa a terra e si sporse in direzione della stanza.
Le due amiche erano sedute sul letto e da quella posizione riusciva solamente a vederne i piedi. Riconobbe le scarpe da ginnastica di Cathy. L'altra ragazza indossava delle ciabattine infradito azzurre. Aveva le gambe accavallate e la calzatura di destra penzolava appesa alle dita. Che bella vista. La pelle candida della pianta del piede si faceva rosea sulle caviglie e le dita perfettamente modellate si muovevano facendo oscillare liberamente la suola.
La ragazza proseguì:
"Come non esistessi quei cinque cretini si sono messi a giocare ignorandomi totalmente. Fumavano sigari e bevevano burbon scadente. Io me ne stavo seduta sul divano a guardare la TV completamente estraniata da tutto e da tutti."

STAI LEGGENDO
Il circolo di Nene
AventuraRomanzo erotico che narra le vicende di cinque ragazze alla ricerca della piena consapevolezza del proprio potenziale erotico in una piccola cittadina degli Stati Uniti. Un misterioso libro rosso farà da filo conduttore per questo viaggio all'ombra...