"Evelyn, Eve, mi senti?"
Rachel percepì la voce lenta e baritonale dell'uomo ma non riuscì a muoversi. Era come immobilizzata dal gran mal di testa.
"Forza piccola, apri gli occhi"
Non ricordava nulla e non sapeva ne dove fosse, ne chi fosse quell'uomo. Ogni pensiero gli martellava tra le tempie mischiandosi a parole, sensazioni, gusti ed odori che non riusciva a collegare a ricordi definiti.
L'uomo continuò lentamente:
"Sai Eve, sei stata proprio in gamba. Ma adesso devi riprenderti. Forza svegliati"
Dei flash gli riportarono alla mente immagini sfocate di una ragazza nuda in balia di tre orientali e come a chiamare un fantasma pronunciò in un sussurro appena udibile:
"Rachel"
L'uomo le si avvicinò al volto:
"Come dici?"
"Rachel, mi chiamo Rachel"
L'uomo sospirò e lei potè accorgersi dal profumo del suo fiato che era una persona conosciuta. Ma chi era?
"Si, lo so piccola" disse la voce con tono caldo e suadente
Rachel sprofondò nuovamente nel suo oblio di confusione
"Riesci ad aprire gli occhi?"
Rachel provò a seguire il consiglio e lentamente dischiuse le palpebre. Un grande bagliore le riempì il campo visivo accecandola e facendole pulsare con forza il dolore alle tempie.
"Dove sono?" Chiese richiudendoli.
"Sei a casa Rachel" Rispose la voce
"Tu chi sei?"
L'uomo sorrise e non disse nulla. Chi poteva essere? Rachel si sforzò di riaprire gli occhi cercando di sopportare il dolore alla testa. La luce la accecò nuovamente ma lei si fece forza e sbarrò le palpebre. Rimase ferma un istante, un tempo quasi impercettibile prima che una scarica di tremore la facesse trasalire. Prese un gran respiro e lentamente i contorni della stanza iniziarono a delinearsi di fronte a lei. Prima un piccolo angolo di soffitto bianco, poi il bordo del lampadario, le pareti ed i mobili e, come in un sogno, tutto divenne familiare e chiaro.
Rachel ruotò la testa e vide il collega.
"William sei tu?!" disse mostrando un flebile sorriso "non sai quanto sono felice. Ma che mi è successo?"
"E' stata una lunga notte baby, riprenditi e poi ti racconterò tutto"
Rachel richiuse gli occhi e cercò di riorganizzare le idee. Quasi magicamente il mal di testa stava svanendo e quel senso di torpore che l'avvolgeva fino ad un secondo prima era solamente un ricordo. Si sentiva in grado di mettersi a correre e saltare ma preferì rimanere ferma e seguire i consigli dell'amico.
William si alzò e si incamminò verso la cucina. Rachel si ricordò della doccia e dei vestiti, della strada... Piano piano tutto iniziava a riprendere forma. Sentì il collega muovere i bicchieri in cucina. Poi, di colpo, i ricordi gli tornarono nitidi e la investirono come un macigno. Ora rivedeva chiaramente Frank, i cinesi, la pipa, si ricordò del ragno e dell'ardore col quale quei tre l'avevano posseduta. Quasi involontariamente riaprì gli occhi e si mise a sedere cercando di capire se qualcuno nel lasso di tempo che andava dal suo svenimento al suo risveglio si fosse preso la briga di rivestirla. Si accorse che era avvolta in una soffice coperta in pile grigia di quelle in dotazione alla polizia. Lentamente, senza abbassare lo sguardo infilò la mano tra le pieghe e andò a toccare il suo corpo. Sotto la coperta era ancora nuda. Mentre la sua mano sfiorava la pelle del suo addome sentiva su di se tutto ciò che le era accaduto: un lieve dolore al fianco era il ricordo del colpo allo spigolo del mobile di due giorni prima, la netta linea di demarcazione tre la sua pelle liscia ed i peli pubici era il ricordo della ceretta... e quello? Una leggera crosta sul suo fianco la fece rabbrividire. Era lunga e sottile e le correva dalla schiena fin sul ventre.
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Il circolo di Nene
مغامرةRomanzo erotico che narra le vicende di cinque ragazze alla ricerca della piena consapevolezza del proprio potenziale erotico in una piccola cittadina degli Stati Uniti. Un misterioso libro rosso farà da filo conduttore per questo viaggio all'ombra...