Jane sospirò e bussò alla porta.
Non era mai stata invitata ad una cena "ufficiale" da una ragazza. Per l'occasione aveva portato una bottiglia di vino bianco italiano pagata ben trenta dollari. Nonostante il suo scarso stipendio da operaia le dispiaceva fare la figura della poveraccia. Si era preparata per bene: camicetta bianca, gonna bordeaux, tacchi alti, un filo di trucco. Quando si era guardata allo specchio prima di uscire si era perfino sembrata ridicola. Nemmeno quando usciva con qualche ragazzo si tirava così. Ma l'invito era chiaro: "Stasera alle otto a casa mia tutte e due in tiro ci facciamo una bella cenetta come si deve, come se andassimo al ristorante ma senza pagare il conto. Ce la meritiamo dopo una settimana di lavoro..."
Con quanto aveva pagato quel vino forse le sarebbe convenuto andare al ristorante.
Dove si era cacciata Betty? Magari aveva sbagliato appartamento... Il numero diceva 36... Era giusto.
Bussò di nuovo.
Il corridoio non prometteva niente di buono. Moquette consumata e sbiadita con vistose macchie di... non riuscì a capire se era vomito o i residui di cacca di gatto. Metà delle porte aveva i numeri staccati e molte avevano solo un pezzo di carta appeso con del nastro.
"Arrivo" fece una voce dall'interno
"Tranquilla!" rispose lei.
Per lo meno aveva azzeccato il posto.
Dall'interno arrivarono alcuni rumori di ferraglia e la porta si aprì. Elizabeth era proprio incantevole. Un vestito rosso leggero chiuso in vita da una fascia la copriva fino alle ginocchia e i piedi curati erano stretti nei lacci di un paio di sandali coi tacchi. Jane si sentì come sempre il brutto anatroccolo.
"Ciao Jane, entra pure" fece Betty con un grande sorriso
"Grazie, ti ho portato del vino" rispose lei.
"Wow, italiano, l'avrai pagato una fortuna! Grazie" Jane sorrise ed entrò.
Elizabeth chiuse la porta alle sue spalle e richiuse tutti gli archibugi e i blocchi antiscippo. In un quartiere come quello una ragazza sola non era mai troppo tranquilla.
"Beh, se avessi saputo che pensavi di portarmi del vino italiano ti avrei detto di andare al ristorante: di sicuro ti conveniva" Disse Betty guardandola.
Scoppiarono a ridere capendo che anche Jane l'aveva pensato.
"Prego siediti, io vado a buttare la pasta e sono subito da te. Tu inizia pure a metterti il vino"
"Grazie" Fece lei guardando l'amica allontanarsi lungo il corto corridoio.
Jane si guardò attorno.
Non avrebbe mai pensato che oltre quella porta così fatiscente si potesse nascondere un luogo così incantevole. L'alloggio sembrava spazioso, arredato con un misto di stili che andavano dal più classico al proto-etnico-futurista il tutto su un fondo di parquet scurissimo. Il corridoio nel quale si trovava era stretto e pieno di fotografie e quadri alle pareti e proseguiva diritto per alcuni metri verso una grande finestra ornata da un tendone simil ottocentesco. Al fondo due porte sulle pareti laterali introducevano rispettivamente alla zona giorno sulla sinistra ed alla zona notte sulla destra. La porta a sinistra era aperta mostrando la splendida living room che si affacciava sulla città attraverso grandi finestre lungo una parete. La vista era fantastica e c'era anche un balcone per goderla meglio. La sala era molto alta, l'angolo cucina, sulla parete opposta alle finestre era asettico di un colore argento metallizzato e si contrapponeva alle altre pareti che mostravano rispettivamente una libreria in legno con al centro un grosso televisore ed una vera e propria pinacoteca di pop-art. Sul lato di quest'ultima, un enorme divano in pelle beige campeggiava in mezzo a statue lignee di animali e volti, alcune con un'utilità: un elefante-attaccapanni e una tartaruga-portaombrelli ed altre esposte solo per bellezza. Al centro della stanza un tavolo imbandito per due con una tovaglia bianca ed una candela accesa al centro. Era tutto fantastico.

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Il circolo di Nene
AventuraRomanzo erotico che narra le vicende di cinque ragazze alla ricerca della piena consapevolezza del proprio potenziale erotico in una piccola cittadina degli Stati Uniti. Un misterioso libro rosso farà da filo conduttore per questo viaggio all'ombra...