Arianna's pov
Mi alzai e andai in bagno, due occhiaie profonde e violacee contornavano i miei occhi semichiusi dal sonno.Mi feci una doccia veloce,non misi la musica, avevo bisogno di silenzio.La mia vita stava prendendo una piega così strana, mi sentivo come se non mi appartenesse, come se questo susseguirsi di eventi non mi toccasse, come se ormai fossi immune, di nuovo sentivo il vuoto,solo questo, un vuoto infinito, una voragine nel petto che non avevo neanche il bisogno di colmare, come se ormai non importasse, non mi importasse di niente.I messaggi dei miei amici continuavano ad accumularsi senza essere visualizzati, il telefono lasciato squillare finchè non si fossero rassegnati, perchè è questo che avevo fatto io, mi ero rassegnata.Avevo finalmente l'occasione di conoscere il mio salvatore, il bambino dei miei sogni, ma non mi importava, non mi importava più di niente.E quel silenzio che regnava sovrano nella mia vita era assordante,e la solitudine che provavo costantemente, nonostante tutte le persone che avevo intorno, ognuno viveva felice la sua vita, la gente continuava ad andare avanti, la vita andava avanti, il tempo scorreva ed io ero lì, sotto una doccia fredda, ma io ero più fredda, e i brividi che mi si formavano sulla pelle non erano niente al confronto dei pesanti strati di neve che mi ricoprivano il cuore,lo avevano congelato e lui aveva smesso di battere,e io avevo smesso di provare a farlo sciogliere, e avevo smesso di sperare che qualcuno lo avrebbe fatto al posto mio,o forse mi stavo rifiutando, forse non volevo scongelarlo, forse mi stava bene così, perchè quando non provi niente allora non provi neanche dolore, e se dentro hai il vuoto niente puo' distruggerlo, perchè non c'è semplicemente niente.Sono giorni che non mangio,ogni tanto zia viene a portarmi la spesa, io la ringrazio senza sforzarmi di sorridere troppo, e forse dovrebbe dispiacermi la sua espressione triste,e forse dovrei esserle grata per quello che fa per me, ma l'unica cosa che riesco a fare è inventarmi che sono stanca e vado a riposare,anche se in realtá sono giorni che non dormo.Chiudo l'acqua ed esco dalla doccia, avvolgo il mio corpo con un asciugamano e lentamente vado in cucina, le buste sono ancora perfettamente intatte sul tavolo, mi avvicino ad una e ne estraggo una mela, la rigiro tra le mani più volte,soffermandomi a guardare il suo colore rosso.Penso alla fiaba di Biancaneve, mamma me la raccontava sempre,il pallore c'era, la mela anche, la matrigna è la mia vita e i nani sono morti in miniera, il principe è occupato con una principessa bionda, di quelle vestite di rosa e vivono in un castello, con una vita perfetta e una risata da oca.Magari se ne prendo un morso non mi sveglio più,tanto non mi devo preocupare di nessun principe che venga a interrompere il mio sogno eterno,semplicemente perché i principi vanno dietro alle principesse, non a delle incasinate e pallide ragazze che scappano nei boschi.Le mie labbra tremano man mano che la mela si avvicina alla mia bocca, come se il mio corpo si rifiutasse di mangiare.Tutto sommato a che mi serve mangiare? A cose mi servono le forze? Tanto non sto in piedi comunque.Poso la mela sul tavolo, è inutile nutrire il nulla, mi incammino verso la camera e nascono il mio corpo in un largo ed anonimo maglione grigio, mi infilo dei leggins e le vans nere, non che in questo momento mi importi del mio out fit ma una ragazza che va in giro in pigiama di certo non passa inosservata e questo è l'unica cosa che voglio in questo momento, diventare invisibile,riacquistare il mio potere, diventare di nuovo una di quelle persone che se ci sono o meno nessuno se ne accorge, una di quelle persone per cui nessuno si chiede come mai non sia venuta a scuola perchè nessuno nota neanche la loro assenza,è questo che voglio essere,solo uno dei tanti automi che camminano per le strade affollate di Los Angeles.Esco di casa afferrando lo zaino, non che abbia intenzione di andare a scuola, ma ultimamente lo porto sempre con me,grigio e anonimo anche lui, dentro c'è il mio blocco da disegno,e una matita, ricade infatti flaccido sulle mie spalle visto il suo scarso contenuto.Guardo l'albero nel giardino,non ci sono più salita,la sclaetta dondola insieme al vento.Decido di salire.
Lentamente salgo le scalette e una volta dentro tossisco, l'odore di fumo appesta l'interno, il pacchetto non è sulla panca,neanche sullo sgabbello, sul pavimento che ne sono alcuni vuoti e anche qualche canna mezza fumata.Non lo giudico, facesse quello che gli pare. Il blocco giace dimenticato sulla panca.Pezzi strappati lo circondano e riesco ad intravedere il mio ultimo messaggio in cui gli dicevo che non è cattivo.Non ricevetti risposta.Mi misi seduta sulla piccola panca,una folata di vento spazzò via le foglie che si trovavano sul pavimento,erano davvero tante e ricoprivano quasi completamente il pavimento, in un angolo erano molte di più, in mezzo a loro c'era qualcosa di nero,non era una foglia, mi avvicinai a lo presi.Era una specie di diario,lo aprii.
La odio,la odio con tutto me stesso.La vedo ovunque.Ogni ragazza è lei.Stò impazzendo.Oggi l'ho vista tre volte,prima era al bar, poi al parco, addirittura a casa mia.Sto impazzendo.La odio.Le parole piene di rabbia di questo ragazzo non mi facevano pensare male di lui, anche io lo odio, odio Matthew con tutta me stessa, e anche io lo vedo ovunque, quelle rare volte che il mio sguardo incontra quello di un passante, quegli occhi marroni,sono ovunque.Non riesco a scordarli,saranno le sfumature di grigio che ci sono all'interno o non so' cos'altro, ma non se ne vanno,e io li odio, io lo odio.
Non so' perchè lo faccio, ma gli scrivo.
Non ho più un anima,sono vuota,freddamente, immensamente,vuota.Scrivo quelle parole in modo distaccato,come se non stessi parlando di me stessa, con disinteresse, nel modo in cui ormai faccio qualunque cosa.A che serve respirare se non posso vivere?Forse dovrei smettere di fare anche questo,sono stufa di sopravvivere, anzi non lo sono, perchè se fossi stufa vorrebbe dire che almeno starei provando qualcosa, ma non è così, non stufa,so' che dovrei esserlo, ma non riesco a provare assolutamente niente,vuoto,ancora una volta,solo vuoto.
Spazio autrice
Eccoci qua non sono morta, scusatemi tanto sono stata in punizione e non ho potuto aggiornare.Volevo ringraziarvi ancora una volta e ve lo direi fino allo sfinimento,GRAZIE, grazie davvero per tutto il supporto che mi date,vi adoro davvero e non potete neanche immagginare quanto felice mi renda sapere che apprezzate ciò che scrivo.
Grazie ancora e ciao a tutti
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Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-
Fanfiction"detesto il modo in cui con quel sorriso spavaldo è entrato nella mia vita,come se nulla fosse ha distrutto la mia barriera, ha messo un po' di confusione nella mia testa,nel mio cuore,e poi se ne è andato, così,come se la cosa non lo turbasse, come...