-Capitolo 17-

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Arianna's pov

Sono due giorni che sono in questo ospedale, mamma ancora non si sveglia e ho paura di non riuscire più a vedere i suoi occhi azzurri come il mare, il suo meraviglioso sorriso rassicurante...

Passo tutto il giorno a stringerle quella mano fredda, ad ascoltare il rumore che fa il suo respiro flebile,a pregare che si svegli, a parlarle anche se non puo' rispondermi e a chiederle scusa per tutte le volte che mi sono comportata male con lei che invece ha solo sempre cercato di farmi essere felice.Ecco sto piangendo ancora una volta...

Qualcuno bussò alla porta per poi entrare, era zia Lidia.

"Ciao piccolina" disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte.

"Ciao zia" sussurrai sforzando un piccolo sorriso.

"Bimba sei da due giorni qui, vai a casa, ti fai una bella doccia, ti rilassi un po'...ci sto io con mamma tranquilla" disse prendendomi una mano in modo rassicurante.

"Ma se si sveglia?O succede qualcosa?Devo esserci" Dissi

"Sarai la prima che chiamerò se dovesse succedere qualcosa piccolina.Ora vai a casa su,ci vediamo dopo ok?" Chiese abbastanza retorica perchè tanto non avrebbe accettato un no come risposta.

Mi limitai ad annuire ed alzarmi dalla poltroncina blu.

"Zia Lidia se suc.." provai a dire ma lei mi fermò

"Ti chiamo" disse annuendo

"Grazie" sussurrai per poi uscire dalla stanza.

Camminai fino a casa,l'aria era fredda e il vento tagliente.

Aprii la porta di casa e faceva strano rientrare qui dopo due giorni, ma soprattutto faceva strano vederla così silenziosa e fredda, senza l'odore del buonissimo pranzo che cucina mamma, fa strano rientrare e non sentire dire 'Bentornata piccolina, com'è andata a scuola?' e rispondere con un 'niente di che' anche se casomai era avvenuta la terza guerra mondiale in quelle sei ore.

Salii di sopra e come aveva detto zia mi feci una doccia, la voce di Ed risuonava nel silenzio della casa.
Take my hand and my
heart and soul, I will
only have these eyes for you
And you know, everything changes but
We’ll be strangers if we see this through
You could stay within these walls or leave
But just stay with me.

Le lacrime scorrevano veloci sul mio volto mischiandosi con le goccie d'acqua che scivolavano sul mio corpo, quella canzone mi aveva sempre fatto questo effetto ma ora più che mai quelle lacrime mi venivano dal profondo del cuore, e non erano semplici lacrime di commozioni, erano lacrime di dolore, di rabbia, di disperazione.

E ancora una volta fra un pensiero e l'altro era riuscito a finire il mio angelo, e continuai a piangere, fino a quando non ebbi esaurito anche le lacrime.

Uscii dalla doccia e mi asciugai velocemente i capelli, poi mi vestii prendendo le prime cose che avevo sotto tiro e uscii in giardino.

So' che sarei dovuta tornare da mia madre, ma zia aveva ragione, ho bisogno di staccare un po' la spina, e per farlo ho bisogno di rintanarmene nel mio rifugio per un po'.

Salii lentamente le scale instabili ed entrai nella casetta.Il pacchetto era di nuovo sulla panca e nel vedere ciò un piccolo sorriso si impadroní del mio volto, non so' chi sia quella persona misteriosa ma sembravamo due bambini, io spostavo il pacchetto sullo sgabbello e lui o lei puntualmente lo riappoggiava sulla panca.Lo afferrai e notai che sotto c'era un bigliettino.

*non ti hanno mai detto che non si risponde a una domanda con un altra domanda?
Comunque non sono sicuro di volerti dire chi sono.
                               -Anonimus-                     *

Sorrisi rigiarandomi il piccolo pezzetto di carta tra le mani.Ripensai al suo contenuto.

"Non sono sicuro",ció vuol dire che è maschio, avrebbe scritto "Non sono sicura" altrimenti.Ma forse neanche io volevo sapere chi fosse, nonostante la curiositá il rimanere anonima mi intrigava, non mi poteva giudicare in questo modo.

Presi la penna e il piccolo note-book che erano vicino al pacchetto di sigarette.

*Forse hai ragione,è meglio rimanere anonimi.Ma voglio conoscerti meglio comunque,raccontami della tua vita.
Ps.
Perdomami se ti rubo una sigaretta, è una giornata schifosa.
                          -Anonimus-                    *

Dopo aver scritto il messaggio feci quanto avevo detto, ovvero presi una sigaretta e me la infilai fra le labbra,premetti il tastino e avvicinai la piccola fiammella dell'accendino alla sigaretta.Ispirai più che potevo, e poi sputai fuori il fumo facendo uscire fuori anche un po' della mia preocupazione.Finita la sigaretta scesi dalla casetta e mi rincamminai verso l'ospedale.Dalla parte opposta della strada camminava a testa bassa un ragazzo,aveva il cappuccio e non si vedeva bene ma potrei quasi giurare che fosse Matthew, alzó lo sguardo e lo incrociò con il mio, si era proprio lui, lo abbassai rapidamente e presi a camminare più velocemnte.

"Arianna aspettami" sentii dire dall'altra parte della strada,con la coda dell'occhio osservavo i suoi movimenti e persi qualche milione di battiti quando mentre attraversava la strada vidi una macchina frenare giusto in tempo per non investirlo.Mi raggiunse pochi attimi dopo e mi afferró per un polso per fermarmi.

"Lasciami stare Matthew" dissi fredda

"E TU ASCOLTAMI" disse prendendomi il viso fra le mani in modo che dovessi per forza guardare negli occhi.

"Non ho niente da dirti e ora lasciami stare" dissi quasi pregandolo, altri due secondi e sarei scoppiata in lacrime.

"Ehy non l'hai sentita?Lasciala stare avanti" disse una voce  da dietro di me, non mi era familiare e non avevo la più pallida idea di chi potesse essere.

Matthew mi lasciò il viso e io mi girai a guardare chi avesse parlato.

"E tu chi cazzo sei?"chiese arrabbiato Matthew.

"Il suo ragazzo, e ti ho detto di lasciarla stare" disse mettendomi un braccio intorno alla vita, ma non troppo in basso e ciò mi fece capire che non aveva brutte intenzioni,credo.

"Il mio co-" provai a dire stizzita ma ricevetti un pizzicotto e non finii la frase.

"È vero Arianna?" Mi chiese duro Matthew

Io mi limitai ad annuire insicura.

"Fanculo sei solo una puttana" sputò acido e se ne andò prendendo a calci un palo un po' più avanti.

"È tutto ok?" Chiese poi il ragazzo quando Matthew fu sparito e togliendo il braccio da intorno alla mia vita.

"S-si" balbettai io "G-grazie Carter" dissi poi
Spazio autrice
Ciao a tutti,
Grazie mille davvero per tutte le visite, i voti e i commenti *-* Non avrei mai pensato che cosí tante persone potessero seguire la mia storia e vi ringrazio davvero tanto❤
Spero che la storia vi stia piacendo e se avete commenti non vedo l'ora di leggerli.
Ciao e grazie ancora a tutti❤
Ps.
Se vi va passate a dare un occhiata alle storie di:
DarkPower999-One life
StirwynLife-Their Dark Souls
Grazie mille a chi lo fará e buona lettura ;)





Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora