Capitolo 51

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SPAZIO AUTRICE IMPORTANTEE

Arianna pov's

Mi misi seduta su di un tronco affianco al fuoco, sopra c'era incisa una "x".Mia mamma una volta mi disse che quando su un albero trovavi una di quelle voleva dire che doveva essere abbattuto,probabilmente è stato cosí anche per questo.La parola abbattuto mi ha sempre dato un angoscia tremenda,non è come tagliare,abbattere vuol dire sconfiggere.Se tagli un ramo poi puo' ricrescere,ma se abbatti l'intero albero?Dalle radici, non puo' più fare niente.Quando ti abbattono non puoi difendere, ti tolgono la vita e tu non puoi fare semplicemente niente, devi arrenderti.Forse è per questo che quando una persona è triste si dice "non  abbatterti", puoi anche tagliare un ramo quando sei triste, ma se tagli un ramo sei ancora coscente,sei tu che lo tagli.Puoi tagliarti un ramo da solo ma non puoi abbatterti da solo, qualcun altro lo deve fare al posto tuo, è lui a dover decidere se è arrivata la tua ora e tu sei cosí debole che non puoi neanche contestare.È strano come una semplice "x" incisa su un albero nasconde in se così tante cose.Una "x" è ció che descirve al meglio la mia situazione,non solo per il concetto dell'abbattere, ma proprio per la sua forma.Due rette che viaggiano inizialmente in due versi totalmente opposti, continuando ad andare avanti, si possono vedere ma non si possono toccare, un bel giorno si scontrano,un contatto veloce, piccolo,eppure irruento.Quel contatto peró non le fa avvicinare, durante quel breve contatto capiscono che non sono fatte per stare vicine, che quel punto di incidenza è troppo piccolo per loro due insieme,allora si dividono, ricominciano ad andare in direzioni opposte,versi opposti, senza peró avere la possibilitá di rincontrarsi mai più...

Qualcuno si mise seduto vicino a me, girai la testa sorridendo a Jacob.

"Vuoi?" Disse porgendomi un bicchiere

"Cos'è?" Domandai

"Birra"

Guardai il bicchiere pensando se prenderlo fosse una mossa giusta, ma dopotutto un bicchiere che poteva farmi.Accettai ringraziandolo e portai il bicchiere alla bocca, il sapore era strano e feci una smorfia che fece ridere Jacob.

"Non mi prendere in giro" ridacchiai

Lui mi diede un bacio ridendo ancora e poi si alzò per raggiungere gli altri.

"Ari allora per questo bagno?" Mi sorrise Shawn

"Arrivo" dissi io sorridendogli

Mi tolsi i vestiti ormai non vergognandomi più davanti a loro e devo dire che il buio aiutava a non farmi sentire in imbarazzo.

"Pronto?" Dissi a Shawn

Lui annuii timidamente, finí in un sorso il suo bicchiere di birra e si avvicinò a me.

Lo sentii ridacchiare mentre mettevamo i piedi nell'acqua e notai che forse quello che gli avevo visto bere non era il suo primo bicchiere.

"Shawn sei ubriaco?" Risi io

"Può darsi" ridacchió lui

Gli diedi una piccola spinta sulla spalla e lui mise il broncio non riuscendo però a trattenere un sorriso.Lo Shawn ubriaco era perfino più tenero di quello sobrio.

Camminammo un po' dell'acqua fino a quando non fummo in punto abbastanza alto per nuotare ma dove ancora si toccava.

Gli feci vedere come doveva fare e lo spronai a tuffarsi.Aveva paura e si vedeva, gli presi un mano trascinandolo lentamente verso di me.

"Dai ora stacca i piedi da terra,se hai paura poi li metti giù" gli dissi

Lui lo fece.

Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora