Arianna's pov
Bussai con mani tremanti il campanello.La porta si aprí rivelandomi una Laura sorridente con un grembiulino legato attorno alla vita.
"Ciao piccolina.Che ci fai qui?Prego entra"Disse sorridendomi dolcemente come era solita fare
"Ineffetti non sono venuta solo a trovarti, volevo dirti che mamma vi vorebbe invitare a cena a casa nostra.Tu e i tuoi figli intendo"dissi mentre mi torturavo le mani.
"Mi farebbe davvero piacere" disse sorridendo "aspetta che domando ai ragazzi se sono liberi" disse e si avviò verso le scale.Chiamó Ryan alzando un po' la voce data la musica alta che proveniva dalla camera di sopra.
"RYAAN VIENI GIÙ,E DICI A TUO FRATELLO DI ABBASSARE QUELLA MUSICA" urlò un altra volta
Si sentì un porta sbattere e poi il rumore dei suoi passi sulle scale.
"Mamma che vuo-oh ciao Arianna" disse poi grattandosi la nuca e sorridendo impacciato.
"Ciao" gli sorrisi
"Non ti avevo detto di fargli abbassare la musica?" Disse Laura
"Mi ha mai ascoltato?" Disse in tono ovvio
Lei gli diede raggione e ci diriggemmo in cucina.
"Che dovevi dirmi?" Chiese Ryan
"Stasera Arianna e sua madre ci hanno invitati a casa loro.Verrai vero?" Disse più come un affermazione che come una domanda.
"Si certo" ci sorrise lui
"Perfetto.Se vai su chiedi a Theo"Disse poi Laura
Suo figlio la guardó con un sopracciglio alzato e riuscii ad intendere che non sarebbe venuto.Non potevo credere che ero così vicina a quel ragazzo eppure non riuscivo ad incontrarlo.L'ipotesi che fosse lui l'anonimo era ormai sicura,e sapevo con certezza che lui era il bambino che mi aveva consolato in quel terribile giorno.E la vogli di conoscerlo aumentava ogni secondo.
"Potrei usare il bagno?" Domandai
"Ma certo tesoro,che domande.È al piano di sopra,la seconda porta a destra"disse Laura sorridendomi
Ricambiai ed uscii dalla cucina.Salii i gradini sentendo una strana sensazione nello stomaco ad ogni gradino.Arrivata di sopra notai la porta chiusa della stanza da cui proveniva la forte musica house.Mi morsi il labbro indecisa su cosa fare.Non sapevo neanche io se ero pronta per abbattere quel mistero e il sapere che dietro quella porta c'era l'unica cosa che riusciva a farmi evadere dalla realtá, mi spaventava a morte.Appoggiai l'orecchio sulla porta,volendo sentire di più,volendo essere più vicina a lui ma senza vederlo.Appoggiai un palmo sulla porta cercando solievo nel legno.Dall'altra parte proveniva solo musica,nessun rumore,non un colpo di tosse, un respiro piú forte,nulla,il completo silenzio.Ma quel silenzio fu interrotto,sentii dei passi avvicinarsi sempre più alla porta, senti la serratura scattare e il cuore mi arrivó in gola.Forse saró matta,ma per un momento fui sicura che stessimo con le mani toccando lo stesso punto, e non so' come facevo ad esserne cosí convinta,ma era cosí,lo percepivo,percepivo il calore emanato dal suo corpo percorrermi le vene.Appoggiai anche la fronte alla porta respirando flebilmente per non essere sentita.
"Tutto ok?" Mi fece sussultare una voce scura e roca
Mi staccai velocemente dalla porta portandomi una bano al petto a causa dello spavento.
"E tu saresti?" Mi domando poi il ragazzo davanti ai miei occhi
"A-arianna" balbettai
"Bene A-arianna" disse guardandomi male "che ci fai qui?" Continuò poi
"S-sono un amica di Laura " dissi ancora una volta balbettando.
"ARIANNAA C'È TUA MADRE AL TELEFONO" sentii gridare
"D-devo andare" dissi,il ragazzo aggrottó le sopracciglia senza rispondermi e scese giù per le scale precedendomi.
Rimasi ancora qualche istante ferma, lui doveva essere il terzo bambino della foto.Al contrario di Ryan lui era scorbutico,mi intimoriva.Sentii la sicurezza di aver iniziato a montare i pezzi del puzzle che era la mia vita sgretolarsi poco a poco.E se mi stessi sbagliando?E se non fosse il misterioso Theo a fare quei disegni macabri e scuri.E se fosse lo scontroso ragazzo che mi era passato a canto? I pezzi non si incastravano più bene, riportandomi al punto di partenza ed invece proprio ora più che mai avevo bisogno di sicurezze, avevo bisogno di capire,avevo bisogno di un po' di luce in mezzo a tutto questo buio.
Mi risvegliai dai miei pensieri scendendo rapidamente di sotto.
"Tua madre ha detto di tornare a casa" mi disse Ryan che era seduto sul divano
"Ah ok.Ci vediamo questa sera allora" dissi sorridendogli
"A stasera" ricambiò lui
Passai dalla cucina salutando Laura ed uscii di casa.Rivolsi uno sguardo alla casetta sull'albero, era così strano guardarla da quel lato.Provai ad immaginare il ragazzo di prima salire sopra la scaletta,impugnare il pacchetto di sigarette e tirarne fuori una.Impregnandosi dell'odore che in quei pochi istanti ero riuscita comunque a percepire.Lo immagginai mentre disegnava quelle tetre immagini di demoni e bambine.Eppure non riuscivo a dare un volto a quell'anonimo,pensarlo come una persona in carne ed ossa,poter dare un colore ai suoi capelli, ai suoi occhi, mi faceva strano.Faceva strano pensare a lui in modo nitido, senza nessun cappuccio scuro che gli ricopriva la testa.E forse neanche volevo, forse non volevo ricomporre quel puzzle.Perchè alla fine anche se lo finisci cosa resta?La soddisfazione è momentanea, ne sarai felice, il primo giorno, due, ma poi?Poi che si fá?Lo si incornicia?Si rimischiano i pezzi nella scatola?Avevo paura di mettere i tasselli al proprio posto, avevo paura di vederli incastrarsi perfettamente tra loro.Perhcè poi, una volta finito, non rimane più niente.
Spazio autrice
Ciao a tutti
Ecco qui un altro capitolo, volevo ringraziarvi ora più che mai per tutto il supporto che mi date, sul serio ultimamente state aumentando tantissimo e siete sempre più fantastici.Vi adoro davvero e spero che la storia vi stia piacendo.So' che molti non aspettano altro che vedere Matt e Arianna finalmente insieme ma tempo al tempo dai, arriverá quel momento e spero che sarete ancora lì a leggere la mia storia quando arriverá.
Ciao a tutti e grazie ancora
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Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-
Fanfiction"detesto il modo in cui con quel sorriso spavaldo è entrato nella mia vita,come se nulla fosse ha distrutto la mia barriera, ha messo un po' di confusione nella mia testa,nel mio cuore,e poi se ne è andato, così,come se la cosa non lo turbasse, come...