Capitolo 45

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Arianna's pov

Camminavo tra i corridoi ďella scuola,avevo la testa bassa eppure potevo percepire gli sguardi e i mormorii delle persone.Arrivai in classe ed entrai,non vedendo nessuna faccia amica,mi andai a sedere da sola infondo alla classe.

Neanche lui era lì, forse la dovrei smettere di interessarmene, insomma, che mi frega di dove sia?Non mi dovrebbe interessare con chi è o che cosa stá facendo.É la sua vita,e io non ne faccio parte,io non sono nessuno.

Non mi accorgo della lacrima che mi è scesa lungo alla  guancia fino a quando una mano calda e familiare me l'asciuga.

"Non farlo" mi sussurra dolcemente all'orecchio

Mi girai verso di lui stringendolo a me con tutta la forza che avevo.

"È tutto okay" mi disse stringendomi a sua volta

Mi allontanai da lui sorridendogli leggermente

"Grazie" sussurrai

Lui mi sorrise e iniziò a sistemare i libri sopra al banco.

"Come sta tua madre?" Chiese dopo qualche secondo di silenzio

"Bene, si sta riprendendo.I dottori dicono che tra pochi giorni potrá ricominciare a fare tutto ciò che faceva prima" dissi sorridendo

"E tu?Tu come stai?" Chiese in un sospiro

"Se ti dicessi bene starei mentendo.." dico sospirando a mia volta

"È per Matthew?" Chiese titubante

"È per la mia vita,è così...complicata" dissi sussurrando appena l'ultima parola

Lui mi mise una mano sulla spalla stringendola come per darmi forza.

"Jacob?" Chiesi a Shawn

"Non lo so' in realtà, sai senza di te il gruppo si è un po' allontanato.." rispose con occhi tristi

"Mi dispiace ragazzi.È tutta colpa mia..."  dissi abbassando la testa

"Non è vero Ari, non è colpa tua.Solo non ci và tanto di uscire senza di te.Fede è molto preocupato,Jacob anche e pure io.Vogliamo solo che tu stia bene" disse sorridendomi, un sorrise triste.

"Starò bene" cercai di convincere sia Shawn che me stessa.Lui accennò di nuovo un sorriso triste e si giro mettendosi composto sulla sedia.Il professore entró e si mise seduto dietro alla sua cattedra iniziando a sistemarci libri e quaderni sopra.Nel bel mezzo dell'appello la porta si aprì facendo girare il professore verso di essa.Una donna esile che riconobbi come la segretaria del preside si fece strada dentro alla classe e senza farsi sentire mormoró qualcosa al prof che cambió espressione mostrandosi visibilmente frustrato.Lo vidi ringraziare la signora e dopo essersi alzato scivoló via dalla classe lasciando la donna a controllarci.Nessuno parve farci caso visto che l'importante per loro era saltare qualche minuto di lezione.

Si sentii un cellulare squillare e vidi la donna ascoltare ció che le stavano dicendo per poi riagganciare dicendo qualche parola.

"La signorina McDray?" Chiese dando uno sguardo veloce alla classe.Che cosa avrebbe potuto volere da me?Probabilmente volevano parlarmi riguardo alle mie numerevoli assenze in questo periodo.Alzai la mano con aria confusa.

"Dovrebbe scendere nell'ufficio del preside" disse con sguardo costipato.Non ci stavo capendo letteralmente nulla.

Guardai Shawn che sembrava essere ancora più confuso di me.

Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora