CAPITOLO 11

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Non so perchè tutti si comportavano stranamente con me, ma me ne frego, oggi è venerdì, dopo scuola potrò riposare senza che gli altri facciano domande del cavolo.
Alle 14:00 chiamai Nina per farmi dare i compiti, li feci tutti poi mi addormentai.
Sentii una voce che diceva "hey amore mio svegliati", mi alzai era James.

-Come mai qua?- dissi sorridendo

Non disse niente, mi baciò soltanto

-Un piccolo regalino per il tuo compleanno- disse dandomi il regalo

-Me è tra un mese-

-Fa lo stesso, aprilo-

Lo aprii, era una collana con scritto I love James.
Urlai, gli saltai addosso baciandolo.
Mi prese la mano e andammo giù in cucina e c'erano Nick, Nina e dei bambini che doveva controllare Christine.
Guardammo un film tutti insieme e alle 19:30 Nina e James dovettero andare a casa, anche i bambini andarono a casa.

-Che si mangia?- dissi

-Boh vedo che posso fare-

Arrivò Ryan

-Ciao Ryan, com'è andata il primo giorno al subway?- disse Nick

-Bene bene, dai aiuto io Christine, voi andate a guardare la tv-

Andammo, non so proprio che avevano, tutti erano strani con me persino Nick, sarà una sorpresa per il mio compleanno? Non credo è tra un mese, vabbè saranno affari loro a me non importava.
Alle 20:00 ci chiamarono per mangiare.

-Me che è successo oggi a scuola? Christine mi ha detto che vi hanno mandato a casa prima- disse Ryan

Io e Nick ridemmo

-No è che-

Nick scoppiò a ridere

-Hanno buttato la pasta a Jennifer- si intromise Christine

Noi ridemmo ancora di più

-Chi quella antipatica? Ah gli sta proprio bene- disse Ryan battendo il pugno a Nick e a me

Christine sorrise

-Siete proprio dei cretini-

Finito di mangiare mi cambiai, mi lavai i denti e andai a dormire.
Il giorno dopo io e Nick ci svegliammo in ritardo, ci preparammo e andammo di corsa a scuola.

-Giorno, scusate il ritardo- dissi con il fiatone

Cazzo era quello d'italiano, quello non lo sopporto.

-Andate a sedervi- ci disse il professore

Dopo scuola Christine e Ryan vennero a prenderci per andare a una festa.
Arrivati alla festa c'erano diciottenni, oppure più grandi, che si ubriacavano.

-Perchè siamo venuti anche noi?- dissi

-A me sta pure bene- disse Nick guardando una ragazza

Gli diedi una botta sulla testa, all'improvviso si avvicinò una ragazza alta capelli tinti di biondo e occhi marroni.

-Siete arrivati finalmente- disse

Sembrava una di quelle ragazze sempre fatte e vogliose come una... beh lasciamo stare

-E chi sono questi bimbi- continuò toccandoci le guance

-Noi non siamo bambini prima di tutto e poi che te frega- dissi

-Jasmine rispondi bene- disse Christine guardandomi male

Feci una faccia come per dire "okkay calma"

-Io sono Jasmine la più piccola della famiglia-

-E io Nick-

-Sono gemelli- ci chiese

-No guarda- disse Nick

-Ah io sono Vanessa-

Andammo a mangiare, io mi femai, sentii un dolore forte al petto ma questa volta più forte caddi a terra tutti corsero da me e chiamarono l'ambulanza.

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