16 parte

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neymar pov's
sto andando a casa di presnel, con il sorriso stampato in faccia.
non riesco ancora a crederci che io l'abbia baciata,mi fa così strano.
al solo pensiero il mio cervello va in frantumi, nessuna ragazza ha mai avuto questo effetto su di me...
ho solo e sempre avuto "scappatelle" perché alla fine io gli dicevo qual era la mia intenzione prima di iniziare un "rapporto" se così possiamo definirli.
lei è davvero diversa...
mi fa sentire bene, solo vederla ad inizio allenamento mi fa stare bene, solo vederla sorridere mi fa sentire bene, solo guardarla mi fa sentire bene, solo lei mi fa stare bene.
lo ammetto prima ero un coglione, prenderla per il culo e ridursi uno schifo solo per le mie cazzo di parole...
in realtà lei è sempre stata brava, lei è sempre stata cosi...
unica e genuina, ed io devo ammetterlo ero solo invidioso, perché certe cose lei riusciva a farle meglio di me e questa cosa non riuscivo a sopportarla, insomma mi sono comportato come un bambino in cerca di attenzioni...
ma solo ora riesco a vedere quanto possa essere stupenda, sia dentro che fuori, quanto possa avere un cuore grande, quanto possa essere così dannatamente bella anche struccata, quanto possa essere bella anche senza fare nulla e facendo la scema, lei è perfetta.
tra tutti questi pensieri che mi invadono sono finalmente arrivato da presnel, che tra l'altro voleva comunicarci una cosa.
a passo svelto scendo dalla macchina e chiudo la portiera, con ancora lo stesso sorriso di prima.
cazzo mi ha fottuto.
suono il campanello e vedo che per una volta e lui quello ad aprirmi e non la signora delle pulizie.
"hey pre" lo saluto per poi abbracciarlo di mia volta.
"entra ney ci sono già tutti gli altri aspettavamo solo più te" dice con un sorriso a trentadue denti.
non ho capito bene il perché sta sorridendo così tanto ma sarà qualcosa che piacerà anche hai ragazzi, di solito tutto ciò che propone presnel viene sempre accettato perché sono tutte stronzate, ma ci divertiamo così.
"comunque che dovevi dirci?" parla il nano di turno seduto con le gambe incrociate.
"marco se mi dai il tempo vi dico cosa faremo" gli risponde presnel gesticolando un po' troppo con le mani.
"dai pre voglio sapere ciò che hai in mente" si aggiunge kylian spazientito.
io invece sono qua vicino a kylian a fissarmi le scarpe, non faccio altro che pensarla...
a cosa starà facendo...
o chissà se mi starà pensando...?
tutte queste domande e nemmeno una risposta.
i miei pensieri però vengono interrotti brutalmente da presnel, che inizia a parlare con una voce altissima.
"comunque che ne dite di andare a ballare tutti insieme questa sera?" chiede mentre gesticola peggio di marco in campo quando è incazzato.
"perché no e un'ottima idea" gli rispondo con un sorriso.
un lampo di genio mi sfreccia davanti agli occhi, mi alzo di scatto ed inizio a sorridere.
"ney tutto apposto?" mi chiede kylian preoccupato vedendo la mia reazione.
"eh?! ah...si tutto apposto!" riesco solo a dirgli per via del mio sorriso.
"ney hai qualcosa da dire vero?" parla lionel dall'altra parte del divano.
"io? impossibile." gli rispondo balbettando.
"oh si neymar quando fai così significa che hai qualcosa da dire." parla gana mentre continua a bere il suo succo all'arancia.
"va bene parlo! potremmo invitare anche kae e aya" dico tutto ad un fiato con il sorriso ancora sul volto.
"uhh qualcuno qui si è innamorato di una certa kaelyn colin" afferma sergio mentre mi guarda.
"io? ma non scherzare neanche." gli dico mentre cerco di essere più sincero possibile.
"neymar guarda che se anche ti fossi innamorato non c'è nulla di male, anzi significa che anche tu ora provi emozioni." parla gigio mettendomi una mano su una spalla.
e non hanno torto, mi sono innamorato veramente di kaelyn, ma per me è difficile accettarlo.
orgoglio del cazzo.
"ammetto che è una cosa complicata..." faccio un sospiro dicendo questa frase.
mi manca l'aria solo a parlare di lei, come neanche avessi fatto un goal 90° e ci avrei messo tutto me stesso in quel goal, fa veramente strano e non so nemmeno spiegarlo.
"comunque per la felicità di neymar dopo chiamerò kae e aya" mi dice presnel facendo un sorriso e aggiungendo un occhiolino.
abbasso il capo, perché sicuramente sono diventato rosso senza nemmeno accorgermene e sto notando che le mie scarpe sono veramente interessanti.
"solo questo dovevi dirci?" chiede lionel aspettandosi che dica altro.
"si, lionel solo questo." risponde presnel con tono autoritario.
"allora possiamo andare a casa?" richiede il nano barbuto.
"si, lionel potete andare a casa." dice presnel guardandosi in torno.
"ma eccetto neymar." aggiunge.
a questa frase alzo il capo ed inizio a fissarlo.
non so che voglia da me ora, forse vorrà parlare di kae? forse vuole chiedermi per la partita di domani? sono estremamente confuso, se inizierà a chiedermi di kaelyn il mio cervello andrà in pappa ne sono più che certo.
"va bene allora noi andiamo" dicono gli altri prendendo le loro cose che sono sull'appendiabiti.
sto pregando mentalmente che almeno kylian si fermi qui e non vada via con gli altri, sto letteralmente chiedendo aiuto con lo sguardo, ho l'ansia che vuole uscire da un momento all'altro.
ormai tutti hanno varcato la porta per andare verso la loro macchina, ed io sono qua come un minchia senza saper rispondere le domande su kae che mi farà presnel.
"allora caro neymar da silva santos junior" inizia a dire presnel sedendosi al mio fianco.
sa quanto odio il mio nome per intero e troppo lungo e sta cosa e abbastanza urtante.
"cosa devi dirmi presnel." cerco di tagliare corto così dall'usciere il prima possibile da qui dentro.
"dimmi la verità...kae e qualcosa di più vero?" parla mentre mi guarda con a che fare ovvio.
il mio cervello sta andando in frantumi per l'ennesima volta, non so spiegare kaelyn e davvero qualcosa di strano, emozioni mai provate prima, che la vorrei mia per sempre, proteggerla da questo schifo di mondo che la circonda, vorrei amarla.
"allora neymar?" mi incoraggia presnel a parlare.
sospiro cercando di trovare le parole giuste per descrivere kae.
"lei è così...
lei è arrivata come un treno, facendomi impazzire, lei è arrivata facendomi ricredere, lei è arrivata per farmi ritrovare quel neymar che non vedevo e sentivo da tempo, lei mi fa bene al cuore, lei si preoccupa, lei mi pervade anima e corpo, lei è capace di farmi andare a letto alle quattro del mattino, lei è capace di mettermi in ginocchio e leggermi dentro, lei è capace di prendere e strapparmi il cuore dall'interno della mia cassa toracica, lei è capace di rendermi geloso, ma buono, di farmi arrabbiare e superare il limite tanto dal prendere a pugni le cose, ma subito dopo calmarmi, farmi perdere la condizione del tempo quando sono con lei, farmi sorridere anche quando non sto bene, lei è capace di farmi toccare la luna e nemmeno se ne accorge...
e sai pre...
non mi importa quanto tempo io debba aspettare per averla mia, non mi importa quanto io debba aspettare per avere il suo cuore, non mi importa quanto tempo io debba aspettare...
lei mi appartiene di diritto! anzi mi è sempre appartenuta...
anche quando facevo il coglione, soprattutto quando le nostre labbra ballano quella strana danza che solo con lei ho avuto, lei è mia lo è sempre stata, qualsiasi cosa succeda con kae so per certo che una parte di me rimarrà sempre attaccata a lei, quindi si presnel...
la amo." affermo mentre fisso un punto indefinito della stanza.
una lacrima minaccia di uscire e rigarmi il viso, ma glielo impedisco, non posso piangere qui, non ora.
"wow neymar sei proprio cotto." mi dice mentre mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite.
"prima o poi doveva succedere, comunque io vado che devo prepararmi per sta sera." dico per non rimanere lì un minuto di più, la mia ansia era ormai alle stelle.
"no, tu rimani qui così chiamiamo kaelyn." afferma mentre mi tiene per un braccio.
non capisco se lo faccia apposta oppure ama tanto fare il deficiente.
"stai tranquillo parlo io" mi dice mentre io mi sistemo il cappello.
mi risiedo sul divano e osservo ogni suo movimento, sta cercando sulla rubrica il nome di kae e a questa scena sto letteralmente sudando, preme il contatto e mette in viva voce.
"oi kae" parla presnel.
"hey presnel" gli risponde lei di sua volta.
"senti...
sta sera i ragazzi hanno chiesto se te e ayaka magari volete venire in discoteca con noi" inizia a chiedere con una strana voce.
ho letteralmente il cuore in gola potrei esplodere da un momento all'altro.
"io ci sono...
però ayaka sinceramente non lo so devo chiamarla per poi dirtelo." parla kae con una voce un po' dispiaciuta, forse sarà perché non ci sarà aya.
"stai tranquilla kae ayaka la chiameremo noi e ti faremo sapere la sua risposta" la tranquillizza presnel con una voce sottile e dolce.
non vorrei dirlo ma sto morendo di gelosia, non dovrei esserlo anche perché lui è mio amico e mi fido anche di lui, ma la mia gelosia dice 'no'.
chiamiamo anche ayaka, ma ha rifiutato l'invito dicendo che voleva trascorrere un po' di tempo con alex dato che tra poco sarebbe ripartito.
"comunque io devo andare sul serio che si sta facendo tardi, grazie di tutto pre." gli dico tutto ad un fiato mentre prendo le mie cose.
"va pure" mi dice in modo ironico.
"comunque sta sera devi andare a prendere tu kae, perché ayaka mi odia e non voglio che mi faccia il terzo grado, poi ti manderò l'indirizzo." affermo mentre mi dirigo verso la porta.
"stai tranquillo ney andrò a prenderla" mi dice con un sorriso a trentadue denti.
"trattala bene." dico quest'ultima frase uscendo del tutto dalla casa.
corro verso la macchina e monto sopra, metto in moto e sfreccio verso casa.
....
sono a casa.
io e davi come sempre stiamo cenando, mentre mi racconta la sua giornata, adoro ascoltarlo parlare, ridere e divertirsi, davi e arrivato senza preavviso ed e stato il caso più bello della mia vita.
anche se ero molto giovane per avere un figlio, non mi sono tirato indietro ed ho deciso di tenerlo, perché alla fine lui è stato il motivo per cui dava più senso ad ogni mia giornata, ed anche tutt'ora lo è.
"i compiti? spero tu li abbia fatti." gli chiedo mentre allungo la forchetta alla bocca.
"si, li ho fatti tutti dal primo all'ultimo." dice con un sorriso enorme.
adoro vederlo felice.
"allora sta sera dormi dalla mamma?" gli chiedo con un sorriso.
"si, sto con la mamma e valentin, ma stai tranquillo papà che poi ritorno" ammette mentre si alza da tavola per darmi un abbraccio.
"ed io ti aspetterò ometto" gli dico mentre gli lascio un bacio fra i suoi capelli.
"oh! dai non chiamarmi ometto sai che mi da fastidio" mi parla mantenendo il broncio.
"dai su davi andiamo a fare la doccia se no carolin se la prende con me." gli dico fra un sorriso e l'altro.
"io vado in doccia e tu mi prepari i vestiti." mi dice davi correndo in bagno.
cammino fino alla sua cameretta, ed apro la porta.
me la prendo comoda perché davi a fare un bagno ci mette tantissimo quindi tanto vale scegliere con calma.
apro la sua cabina armadio e inizio a scegliere.
alla fine opto per una tuta azzurrina della nike e le jordan del medesimo colore, con i calzini anche essi azzurri.
dato che sta sera andrà da carolin voglio che sia comodo, perché sicuro come toccherà qualsiasi superficie morbida crollerà dal sonno, in tanto che aspetto finisca il bagno decido di scegliere anche i miei vestiti.
esco dalla stanza di davi chiudendomi la porta alle spalle ed inizio a camminare verso la mia, apro la porta e corro davanti alla grandissima cabina armadio che mi ritrovo.
entro all'interno della mia cabina armadio ed inizio a scegliere...
prendo una dolcevita nera, con dei pantaloni anche essi neri e sopra per smorzare un po' tutto questo nero ci metto una giacca marroncina e degli stivaletti.
metto i vestiti sul mio letto e torno a controllare se davi ha finito, faccio una rapida corsa e mi ritrovo davanti alla porta del bagno, apro la porta e noto che è ancora nella vasca.
"dai davi se no la mamma sgrida sia me che te." gli dico prendendo il suo accappatoio.
"va bene papà ora esco" mi dice mentre fa per uscire.
davi e del tutto uscito dalla vasca, quindi inizio a mettergli l'accappatoio così dall'asciugarlo.
"allora davi vai in cameretta e vestiti, ce la tuta azzurra con le jordan e i calzini sul letto mettili, intanto io faccio andar giù l'acqua sporca" gli dico mentre cerco in vano il tappo della vasca.
vedo davi che corre subito in cameretta a vestirsi.
dopo un bel quarto d'ora a cercare il tappo della vasca finalmente lo trovo e lo tiro via.
"papà ho finito" sento solo più urlare davi dall'altra stanza.
"scendi di sotto e aspettami sul divano, io mi faccio solo una doccia veloce e arrivo." urlo anche io di mia volta.
sento solo più davi correre di sotto quindi decido iniziare la mia doccia.
in un lampo la maglietta e a terra, come anche i pantaloni, le mutande e i calzini.
mi metto nella vasca ed inizio a farmi un bagno.
....
siamo in macchina e sto accompagnando davi da carolin così che possa trascorrere del tempo anche lei è non solo con me, certo io davi lo amo e mio figlio, ma lui trascorrerebbe tempo solo con me e quasi mai con carolin e questa cosa non mi piace voglio che abbia un bel rapporto anche con sua madre e non solo con suo padre, perché se fosse per lui sarebbe sette giorni su sette da me.
ma a risvegliarmi dai miei pensieri e davi.
"papà posso dirti una cosa?" mi chiede mentre mi guarda ansioso di una mia risposta.
"ovvio che puoi dirmela, dai su che devi dirmi?" gli rispondo con un sorriso che cerca di incoraggiarlo a parlare.
"mi piace una ragazza." afferma mentre cerca di nascondersi con il cappuccio della sua sua felpa.
vedendo questa scena sorrido, si vede che il suo sorriso e spontaneo solo da come ha detto che gli piaceva questa bambina, quanto lo capisco, anche se la bambina che piace a me e una donna adulta, ma insomma ognuno ha le sue.
"e chi è la fortunata che ha rubato il cuore del mio bambino, posso saperlo il suo nome?" chiedo mantenendo lo stesso sorriso di prima.
"si chiama amber ed e bellissima papà...e bionda come me, ha gli occhi azzurri con le guance un po' arrossate, mi abbraccia sempre quando mi vede ed a me piace tanto questa cosa." mi dice tutto ad un fiato senza tralasciare nessun dettaglio.
"e tutta tua davi, sta solo aspettando che tu gli dici se vuoi che lei sia la tua fidanzatina." ammetto sorridendo ancora.
"va bene domani lo faccio e se va bene ti chiamo." mi dice mentre si strofina gli occhietti.
sta per addormentarsi da un momento all'altro, ma non vuole farlo notare.
"e io domani aspetto la tua chiamata." dico mentre gli do un bacio in guancia.
senza nemmeno accorgermene si accascia al sedile, chiudendo piano piano i suoi occhietti.
siamo arrivati davanti casa, apro la portiera e scendo dalla macchina richiudendola lentamente subito dopo, apro quella di davi e lo prendo in braccio, con il piede chiudo la portiera e mi dirigo verso la casa, suono il campanello e mi apre carolin.
"posso solo metterlo sul divano?" gli dico con ironia.
"certo fa pure." risponde mentre mantiene il sorriso.
appoggio davi sul divano e gli do un bacio sulla guancia.
"ciao valentin" esclamò quando vedo il fratellino di davi.
si, davi e il figlio che carolin ha avuto con un'altro uomo ed io lo amo lo stesso, perché alla fine siamo tutti una famiglia.
"ciao ney" mi dice mentre corre verso di me.
lo prendo in braccio e gli do un bacio sulla guancia.
"ora devo andare domani vengo a trovarti nanetto" gli dico mentre lo riposo a terra.
"va bene ti aspetto" afferma mentre corre verso i suoi giochi.
"allora ci vediamo carolin." parlo mentre esco dalla porta.
"ci vediamo neymar." sento solo più lei mentre chiude la porta dietro di me.
salgo in macchina e mi dirigo verso la discoteca.
la mia ansia sta facendo avanti e indietro dal mio corpo senza fermarsi, oggi l'ha rivedrò e sta cosa mi mette un'ansia assurda, tanto che il mio cuore sta facendo le capriole.
menomale che la discoteca non è molto lontana da qua, se no veramente la mia ansia avrebbe preso aperto la portiera per poi buttarsi giù.
in men che non si dica sono davanti al club e noto che ci sono quasi tutti manca solo presnel con kae.
parcheggio dalla macchina, apro lo sportello e scendo per poi richiuderla e chiuderla a chiave.
con passo svelto mi avvicino hai ragazzi.
"hey ragazzi" saluto sfoggiando il sorriso più bello che posso avere a disposizione.
"neymar" mi abbraccia kylian mentre urla il mio nome.
kylian e un ragazzo pieno di gioia, sempre sorridente, poche volte si arrabbia ma in quelle poche volte si deve scappare, kylian per me è come se fosse il mio fratellino più piccolo, darei la vita per lui, anche se non sembra, ma per me questo ragazzo è tutto.
"anche tu mi sei mancato kyky" gli dico mentre gli do una pacca sulla schiena.
"ma qualcuno sa dove cazzo possa essere finito presnel con kaelyn?" chiede gana di punto in bianco.
"sinceramente gana me lo chiedo anch'io." affermo abbassando lo sguardo.
sto morendo dalla gelosia...
se la baciata? se hanno scopato? oppure che lui gli abbia anche solo messo una mano sulla coscia? o se ha fatto qualcosa che non andava a kae? tutti questi pensieri mi torturano dentro.
"ney avranno solo trovato traffico kae e tutta tua." mi dice kylian all'orecchio.
a queste parole mi tranquillizzo e cerco di respirare come una persona normale.
"eccoli" indica gigio mentre stanno per parcheggiare.
la vedo scendere dalla macchina e si sta portando i capelli dietro...
e bellissima.
indossa un vestito attillato nero che fascia perfettamente le sue forme, con sopra una giacchetta nera e dei ricami oro che con la sua carnagione e dir poco sbalorditivo, ed infine dei tacchi a stivale lunghi che sa portare da dio.
e perfetta.
sento che presnel sta dicendo qualcosa, ma non riesco a capirlo il mio cervello è bello che andato.
"hey kae" mi avvicino per vederla meglio.
"hey neymar" dice di sua volta mantenendo lo stesso sorriso di prima.
ha lo sguardo incollato su di me, questo suo gesto mi fa impazzire, sento che il fiato sta per mancare se continua ancora a guardarmi così.
"non chiamarmi neymar e troppo lungo chiamami ney" gli dico mentre mi gratto la nuca dal troppo imbarazzo.
"va bene ney" afferma mentre rimarca il nomignolo che gli ho detto di darmi.
cazzo kaelyn non sai l'effetto che mi fai.
"comunque come stai?" gli chiedo mentre entriamo nel club.
"solite cose ma sto bene" riesce solo a dirmi.
non so perchè ma ce qualcosa che mi puzza se no non avrebbe risposto con 'solite cose', l'unica cosa che posso fare e fargli passare una serata bellissima.
"tutto apposto" gli dico mentre ci avviciniamo al bancone.
"che prendi kae?" chiedo mentre tengo lo sguardo fisso, scrutando ogni singolo centimetro di lei.
"un mojito sta sera non voglio bere molto anche perché manca ayaka" mi dice sincera.
"infatti ho notato che manca qualcosa" affermo con ironia che travolge in una risata si me che lei.
ordino due mojiti, uno alla fragola per me è uno alla pesca per lei.
"buono il tuo mojito?" chiedo curioso.
non ho mai bevuto quello alla pesca, forse perché non mi gusta più di molto o sarò io strano.
"il mio è buonissimo, il tuo?" mi dice mentre manda giù il sorso di mojito.
"e buono anche il mio solo che alla pesca non lo mai assaggiato, quindi per quello ti chiedevo se era buono." ammetto sincero e lei scoppia in una risata.
adoro vederla sorridere.
"sinceramente nemmeno io alla fragola lo mai provato." mi riferisce senza un velo di vergogna.
"allora facciamo così, io ti faccio assaggiare il mio è tu il tuo." gli dico facendo un sorriso.
"per me va bene." risponde facendo le spallucce.
gli porgo il bicchiere e lei inizia a bere un sorso...
ed inizia a fare un verso di piacere,
a questa suo "apprezzamento" inizio a diventare rosso in viso senza nemmeno accorgermene, e a sudare interrottamente, spero solo non si sia accorta di nulla.
"mhh e buonissimo ney" dice in estasi da quanto fosse buono il mio mojito.
"sentito! ora fammi assaggiare il tuo." affermo con un sorriso e tutta l'euforia che ho in corpo.
lei adora le persone euforiche e sempre con il sorriso, come mi ha detto kylian adora le good vibes, quindi questo sarà il mio obiettivo di sta sera.
mi porge il bicchiere ed inizio a bere un sorso.
"anche il tuo è buonissimo kae, hai ottimi gusti." dico sincero e facendo un occhiolino
"io ho sempre buon gusto" mi risponde fiera di se e vantandosi del suo cocktail.
adoro quando è così sicura di se, ho una voglia matta di baciarla ora! così davanti a tutti.
"comunque andiamo a ballare?" chiedo sperando in una risposta positiva.
"ci sto!" mi risponde di sua volta facendo un sorriso.
amo il suo sorriso, resterei a guardarlo per ore.
l'ha prendo per mano e ci lanciamo in pista, ho il cuore a mille solo avendola sfiorata non so nemmeno come spiegare questa sarebbe troppo difficile pure per me.
e partita una canzone che conosco benissimo best friends di 50cent, devo dire di aver beccato la canzone giusta lei adora questa canzone.
sono letteralmente piazzato dietro di lei è posso sentire ogni centimetro del suo corpo su di me, ad ogni movimento che fa il cuore minaccia di uscirmi dal petto.
ho le mani sui suoi bellissimi fianchi ed ho paura di fare qualche stronzata, non voglio che lei pensi che io sia quello che non sono, si ho paura di toccarla solo perché non voglio sbagliare.
accompagno il suo bacino stringendola di più per i fianchi e posso dire che nemmeno così mi basta ancora.
sento le sue mani attorno al mio collo e sto letteralmente perdendo dei battiti a causa di questa cosa.
gli sorrido e noto che lei sta arrossendo.
"come mai arrossisci ogni volta che ti sorrido?" gli chiedo con fare malizioso.
"la vera domanda è perché lo fai anche tu quando ti parlo?" parla cambiando la situazione.
e più maliziosa di me, cazzo. kaelyn così mi mandi in pappa.
mi limito a sorridere e mordermi il labbro.
"fatto sta che ti muovi bene" gli sussurro all'orecchio.
"grazie, anche tu sei niente male" posso notare nei suoi occhi che è sincera riguardo a questo complimento.
balliamo per tutta la canzone senza scollarsi l'uno dall'altro.
"che dici andiamo dagli altri?" mi chiede mentre mi prende per mano dirigendoci da loro.
"va bene kae" gli rispondo alzando gli occhi al cielo.
volevo che quel momento durasse per sempre, ma purtroppo tutte le cose belle hanno una fine.
noto che kae va da kylian, ma sono tranquillo perchè a kylian piace un'altra persona.
"ce ne avete messo di tempo, avete ballato per mezz'ora" parla marco ridendo.
cazzo! marco deve sempre uscirsene con argomenti poco opportuni.
"io trovo che neymar e kae sono un botto carino insieme" si aggiunge kylian dal nulla.
ma possibile siano pure i miei amici?
"no! ragazzi siamo solo amici nulla di che sul serio." dice mentre sfoggia uno dei suoi sorrisi.
ma non è un sorriso sincero e come se anche lei vorrebbe bersi questa stronzata bella e buona che ha appena detto.
"farò finta di crederci" si aggiunge gana.
gana e sempre così silenzioso e confuso, non poteva rimanere silenzioso e confuso ancora per un po'?
noto che kaelyn prende un bicchiere di vino e si siede, quando sta per portarsi il bicchiere alla bocca...
le mie gambe iniziano a muoversi senza un motivo, mi siedo vicino a lei ed allungo il braccio, così dal metterlo intorno al suo collo...
si gira di colpo e i nostri occhi si cercano ancora, per l'ennesima volta in una serata e come se entrambi vogliamo dirci qualcosa, ma nessuno ha le palle di farlo, sto iniziando a sorridere come un ebete...
tanto che le mie mani stanno iniziando a tremare.
"comunque questo è l'ultimo bicchiere che bevi capito?" gli dico con aria autoritaria.
non voglio che beva ancora e che succeda come l'altra volta...
o ayaka veramente non mi permetterà più di vedere kae.
"si, stai tranquillo" mi rispondo portandosi il bicchiere alla bocca.
cazzo quanto voglio baciarla.
noto che dalla sua borsetta tira fuori il telefono, ma non capisco che voglia fare.
"ragazzi e stata una bella serata ma devo ritirarmi perché domani ho allenamento e partita." dice mentre si alza dal divanetto.
no! non può andarsene così...
non la lascerò andare a casa da sola.
"scusa ma sei venuta con presnel...come fai a tornare a casa?" parla gana perennemente confuso.
"penso che chiamerò un taxi." ammette facendo le spallucce.
non la lascerò prendere il taxi, non la lascerò sola, soprattutto di notte, con molti malintenzionati.
"no, e notte e ci sono molti malintenzionati ti ci porto io." parlo di nuovo con aria di disapprovo.
"in realtà neymar non ha tutti i torti...soprattutto in questo periodo che molte ragazze sui taxi sono state stuprate quindi preferisco che ti porti a casa neymar." si intromette presnel facendo il preoccupato.
"va bene, basta che qualcuno mi porti a casa se no domani non mi sveglio per gli allenamenti" parla facendoci ridere tutti.
"dai andiamo kae" dico per poi prenderla di nuovo per mano.
non so perché ma prenderla per mano in queste situazioni e l'unico modo che me la faccia sentire più vicina, non riesco a spiegare bene a parole cosa provo quando sono con lei...
ma una cosa e certa.
io voglio amarla...
come non l'ha mai amata nessuno.
arriviamo alla macchina e saliamo su entrambi, chiudiamo le portiere e metto in moto.
non faccio a meno di guardarla con la coda dell'occhio...
e così bella sta sera più di quanto io non l'abbia vista la prima volta, anche se lei è sempre bella pure quando non se ne accorge.
distinto gli metto la mano sulla coscia...
e sento che a questo gesto lei si irrigidisce, tanto dall'avere i brividi.
"sai vero che tu dovrai dormire a casa mia?" gli dico guardandola fermandosi al semaforo.
"sinceramente non ci avevo nemmeno pensato" parla con voce scioccata passandosi una mano fra i capelli.
"non ho nemmeno nulla da mettermi" aggiunge imprecando su se stessa.
"stai tranquilla, metterai qualche mia tuta e sta sera avviso gigio di portarmi qualche pantalone, così potrai vestirti." gli dico sorridendo per tranquillizzarla.
"si, ma cosa gli dirò ad ayaka? 'ciao aya volevo dirti che sto andando a casa con neymar anche se so che non ti va a genio e dormo pure a casa sua' non so nemmeno che scusa inventarmi." mima la sua voce facendomi ridere.
"di che sei con gigio e che sta sera c'era pure la sua ragazza, che sia lui che la sua ragazza si sono offerti di farti rimanere a casa loro e terrai informato anche gigio di questa cosa, in caso dovesse chiamarlo." dico tutto ad un fiato.
lei si limita ad annuire e fare ciò che le ho detto.
"comunque se ti da fastidio la mano la tolgo" dico con tono dolce così dal rassicurarla.
"no...non toglierla...mi piace" balbetta dall'imbarazzo diventando rossa.
a questa scena sorrido...
sembra una bambina in preda al suo primo amore.
sento qualcosa di caldo sulla mia mano...
e noto che lei ha appoggiato la sua sulla mia...
e sta fissando ogni mio singolo tatuaggio, facendo dei disegnini immaginari con il suo dito.
"che belli i tuoi tatuaggi." afferma scrutando ogni parte del mio corpo.
"ma soprattutto questo..." aggiunge per poi allungare il suo dito al mio collo toccando la scritta 'tudo passa'.
"penso abbia un significato gigante per te questo tatuaggio vero?" dice per poi staccare il suo dito dal mio collo.
e la prima che se ne accorta di quanto per me fosse importante questo tatuaggio, in pochissime persone sanno la storia che c'è dietro...
e lei ci e arrivata senza chiedermi spiegazioni...
non posso crederci.
mi giro di scatto e ho ancora gli occhi impregni nei suoi, non faccio a meno di guardarli...
non mi stancherei mai di guardarla così, senza che nessuno ci interrompa, senza nessuno che faccia battutine, solo io e lei...
nient'altro.
"si, ha un significato molto ma molto importante per me...un giorno te lo racconterò, comunque siamo arrivati." affermo guardandola di nuovo, ma con occhi ancora più diversi.

spazio autrice
mi scusa già se ci saranno errori grammaticali, ma soprattutto scusatemi per il capitolo lunghissimo...
e anche per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare prima di postare questa parte della storia.
come state? tutto bene? spero di sì, spero che vi piaccia questo capitolo e nulla vi voglio bene❤️

𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑒𝑟𝑖 𝑡𝑢 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑜...||neymar junior||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora