kaelyn pov's
sto correndo verso lo spogliatoio con ancora il sorriso stampato in volto.
non riesco ancora a capacitarmi che lo baciato, mi fa veramente strano, soprattutto aver baciato lui...
e che il mio primo bacio sia stato con LUI.
sono la prima ad entrare nello spogliatoio quindi decido di chiamare subito alex.
prendo il telefono ed inizio a cercare il suo nome tra la rubrica, premo il contatto ed inizio a chiamare.
il rumore del suono che il suo telefono sta squillando sembra non finire mai e mi sta mettendo parecchia ansia questa cosa.
"hey kae" finalmente sento la sua voce dall'altro capo del telefono.
"alex devo parlarti" gli dico tutto ad un fiato.
"kae tutto okay?" la sua voce inizia a farsi preoccupata.
"e soprattutto questa cosa ayaka la sa?" aggiunge per poi farmi realizzare il tutto.
ayaka questa cosa non la sa.
non sa che ho baciato neymar, non sa che lui mi sta appresso e mi scrive ogni giorno di continuo, non sa che il mio cuore trema ogni volta che lo vede, non sa che mi fa star bene, non sa nulla di tutto questo.
è mi spaventa doverglielo dire mi ha sempre ripetuto "kae io voglio solo il meglio per te" non voglio che neymar se la ritrovi sotto casa pronta per litigarci.
una lacrima inizia a rigarmi il viso.
"kae? ci sei? e tutto okay?" mi chiede alex ormai preoccupato.
"no, non la sa" gli rispondo con voce spezzata e presa dalla rabbia.
"kae ascoltami...
ora verrò a prendere ayaka ad allenamento ed andremo a pranzo insieme, appena arrivo a casa troveremo una scusa ed usciamo così possiamo parlare tranquillamente ci stai?" mi chiede tutto ad un fiato e lo sento sorridere dall'altra parte del telefono.
"va bene" gli confermo di mia volta tirando su col naso.
"stai tranquilla andrà tutto bene ci sentiamo dopo cogliona" mi risponde
"senti coso"
"dai ci sentiamo dopo" non mi da il tempo di replicare che attacca il telefono.
ed in più e il mio migliore amico.
mi alzo da terra e corro in doccia,
mi tolgo tutti i vestiti che ho addosso lasciandoli cadere a terra, entro in doccia ed accendo l'acqua fredda, delle gocce scivolano su tutto il mio corpo caldo creando in me brividi di piacere, inizio ad insaponarmi facendo la stessa cosa con i capelli.
lavo i miei capelli costantemente e so che è una cosa del tutto sbagliata ma non posso farne a meno.
faccio sparire tutta la schiuma dal mio corpo e così facendo anche dai capelli, spengo l'acqua e prendo l'accappatoio appeso vicino alla mia doccia, mi metto l'accappatoio, prendendo il completo da calcio che precedentemente avevo lasciato a terra e metterlo nel borsone, prendo un asciugamano che metto sempre all'interno del mio borsone in caso di emergenza e dimenticassi l'accappatoio a casa.
lo tiro fuori ed inizio a tamponare i capelli così dal togliergli l'acqua in eccesso e di asciugarli molto prima rispetto al tempo che ci metto di solito.
mi dirigo verso lo specchio e accendo il phon ed inizio ad asciugare l'indomabile chioma folta bionda scura che mi ritrovo.
amo i miei capelli ma certe volte sono indomabili pur essendo lisci, si annodano durante il giorno, le punte diventano crespe e sono pesanti, sono qualcosa che non so controllare, dopo le mie emozioni.
finalmente sono asciutti e tiro un sospiro di sollievo, vado in un armadietto dove ci sono i miei vestiti appesi di prima ed inizio a vestirmi.
nello spogliatoio finalmente mi ha raggiunta anche quella ciofeca di ayaka.
sinceramente non so che cosa deve dirsi sempre di così importante con kylian tanto dal mancare così tanto al ritrovo negli spogliatoi,
soprattutto quando mancano pochi giorni ad una partita.
"kaelyn!" la sento urlare.
"ayaka sto qua non c'è bisogno di urlare così forte." gli dico urlando di mia volta.
"muoviti esci ci sono neymar e kylian con un golf car e stanno facendo il peggio casino" mi dice euforica tirandomi per il braccio.
sto da 5 minuti nello spogliatoio per darmi una rinfrescata e succede questo? il giorno della partita che faranno? metteranno a soqquadro il campo da calcio?
tra tutti questi pensieri superiamo la tribuna e noto presnel con una videocamera in mano mentre sta palesemente dando schiaffi a marco.
a questa scena mi butto a terra dal ridere, neanche il tempo di tirarmi su che neymar si ferma davanti a me.
"kae sali" mi porge la mano facendomi salire sul golf car con ayaka, kylian, presnel, marco, ángel e gana.
ayaka mi fulmina con lo sguardo ma kylian riesce a tranquillizzarla, quando vedo questa scena mi viene un sorrisino malizioso e ayaka mi fulmina per l'ennesima volta.
"gana metti la musica" urla sergio mentre sta facendo una camminata a dir poco esilarante.
"presnel la smetti di prendermi a schiaffi dio santo che già qua dentro siamo in otto." si lamenta marco.
"e tu quando ti decidi di stare zitto?" gli risponde presnel facendo una faccia ovvia.
io e ayaka ci guardiamo in faccia ed iniziamo a ridere.
le mie braccia sono attorno al collo di neymar che sta guidando il golf car e posso sentire i suoi battiti accelerati anche se non vuole farlo notare.
al solo pensiero che io gli possa fare quest'effetto sorrido e cerco di godermi il momento.
"ho voglia di fare una stronzata" mi dice gana piazzato dietro alle mie spalle.
"che genere di stronzata?" gli rispondo di mia volta facendo un sorrisino per assecondarlo.
"ora mi butto dal golf car" afferma tirando su una sopracciglia.
"gana se lo fai ti pago" sento ayaka urlare al mio fianco.
"se lo fai gana scendo pure io però per prenderti a sberle" dice presnel furioso.
"tu non decidi la mia vita" risponde gana puntandogli il dito contro.
"ma dai presnel non va nemmeno forte." affermiamo io e ayaka per assecondare la stronzata di gana.
"ciao presnel" urla gana mentre si lancia.
sentiamo solo più rotolare il corpo di gana sul campo da calcio, quindi decidiamo tutti di scendere dal golf car e di andare a vedere se stesse bene, iniziamo a correre verso di lui ed e steso a terra.
"l'avevo detto io di non farlo cazzo." dice presnel quasi con le lacrime.
"ma non può essere morto" affermano kylian e neymar uscendosene dal nulla.
"e stato mitico!" urla gana tirandosi su e saltellando, vedendo questa scena esplodo in una risata che travolge anche ayaka.
"che cos'è tutto questo casino" sentiamo urlare dagli spalti.
"oh cazzo!" esclama neymar con gli occhi fuori dalle orbite.
"ci stavamo solo divertendo mister" afferma marco cercando di tranquillizzare il mister.
"non mi interessa marco, domani ottanta giri di campo per tutti." urla il mister veramente furioso.
sempre così, questo mister e troppo permaloso per i miei gusti non sa farsi duo o tre risate, che noia.
....
sono a casa e sto aspettando con ansia che torni alex per parlare di tutto ciò che sta succedendo, non so se sto facendo la cosa giusta ma devo sapere per forza il punto di vista di qualcun altro al di fuori di me stessa.
sto camminando avanti e indietro dall'ansia, quanto cazzo ci mette ad arrivare non posso più aspettare.
*dindon*
FINALMENTE SEI ANNI.
corro verso la porta ed apro, con forse un po' troppa euforia.
"ma quanto tempo" dico con il fiatone e facendo un leggero sorriso.
"kae mi fai entrare mi fanno male i piedi dio santo" si lamenta ayaka tenendosi un piede con la mano, annuisco e li faccio entrare.
wow che ansia tra poco avrei detto tutto ciò che è successo con neymar ad alex e sta cosa mi sta mangiando viva, credo che alex abbia notato la mia ansia, infatti mi sta sorridendo in modo molto calmo.
adoro questo ragazzo.
"comunque aya ti dispiace se io kae andiamo a prendere qualcosa da mangiare per dopo?" gli chiede alex speranzoso e facendo gli occhi dolci.
"andate pure intanto io cerco qualcosa per le mie dannate vesciche" risponde dimenandosi sul divano per via del male hai piedi.
"tempo venti minuti e siamo a casa" dice alex di sua volta.
mi infilo le scarpe e ci dirigiamo verso la porta.
....
siamo finalmente in macchina dato che ci abbiamo messo tre quarti d'ora per trovarla nel parcheggio.
c'è silenzio e nessuno dei due vuole rompere il ghiaccio e proferire parola e la mia ansia di parlare del fatto di neymar mi sta logorando.
"che devi dirmi kae" finalmente si decide a parlare ed a rompere sto silenzio imbarazzante.
stringo le maniche della maglietta ed inizio a fare un sospiro profondo.
"wow mi fa così strano dovertene parlare e non so nemmeno da dove iniziare" ammetto tirando fuori un sorriso nervoso.
"stai tranquilla hai tutto il tempo che vuoi dato che c'è traffico" mi risponde mettendosi a ridere così dal travolgere anche me.
prendo l'ennesimo sospiro e mi decido a parlare.spazio autrice
mi scuso se ci sono errori grammaticali.
come state? tutto bene? spero di sì.
mi siete mancat* tantissimo e nulla spero vi piaccia il capitolo❤️