17 parte

143 7 0
                                    

"ho i miei occhi su di te, sei tutto ciò che vedo.
voglio il tuo caldo amore e sentimento, infinitamente.
non riesco a dimenticarti, mi hai lasciato il segno.
voglio il tuo amore pazzo e sentimento, infinitamente.
perché sei una brava ragazza e lo sai.
agisci così in modo diverso intorno a me.
so perfettamente chi puoi essere...
solo aspetta che stiamo tornando a casa.
è difficile fare queste cose da soli...
tu sei la ragazza, sei la sola.
che do ogni cosa che amo.
penso che ci sia qualcosa."
~drake~

⚠️in questo capitolo ci sono scene sessuali se non volete leggerle scrollate pure⚠️
kaelyn pov's
mi prende per mano...
e sento il mio corpo andare in subbuglio, sento che anche tutto questo contatto fisico che ho avuto sta sera con lui...
non mi basta...
anzi, lui non mi basta mai!
non mi è mai bastato.
lui e mio, ed io sento che in qualche modo gli appartengo, ma bisogna anche essere reali con il fatto che lui è anche senza cuore, scopa con tutte, anche con chi ha conosciuto da mezz'ora, quindi devo rimanere lucida e non illudermi per l'ennesima volta.
tutti questi pensieri vengono ormai interrotti dal suono dell'auto di neymar che si apre, senza nemmeno pensarci due volte salgo su.
la macchina inizia a sfrecciare tra le strade buie ma allo stesso tempo cosi luminose di parigi.
e una città così bella parigi, ti ci perderesti ogni volta senza nemmeno accorgertene, da quando sto qua ogni mio pensiero è altrove, sento che qua è come se fossi in un'altro mondo.
adoro perdermi in queste stradine così poco affollate, senza che nessuno ti interrompa...
solo tu, la tua musica è i tuoi pensieri...
questa città ti fa pensare in una maniera disumana, ti ritrovi del tutto diversa, l'aria parigina ti cambia...
ma in meglio...
impari ad ascoltarti, ad amarti, ad essere tutt'una con te stessa, ma soprattutto...
l'amore, quello che provo io ora verso il ragazzo seduto qui affianco a me che sta guidando.
anche se non voglio ammetterlo lo amo...
e non posso nasconderlo, non voglio più farlo.
grazie parigi, grazie di esistere.
i miei pensieri vengono per l'ennesima volta interrotti dal suo sguardo, il suo sguardo che brucia ogni volta su di me.
lui non può farne a meno, lui deve guardarmi sempre, deve scrutare ogni minima parte di me, quasi come se volesse studiarmi.
l'unica cosa che mi resta fare è sperare che questo viaggio non duri un eternità.
sento letteralmente qualcosa di caldo cingermi la coscia, con una delicatezza da lasciarmi di stucco, così tanto di stucco dal farmi rimanere imbambolata a fissa quella scena, così bella e unica.
modestamente non so spiegare tutte le emozioni che sto provando ora, ma sono così tante che hanno fatto un mix. così tante emozioni strane dal farmi venire i brividi a tutto ciò.
cazzo neymar.
"sai vero che dovrai dormire a casa mia?" mi guarda con a che fare di ovvio.
onestamente non ci ho pensato, se ayaka vedesse che quello ad accompagnarmi a casa non è presnel ma neymar, mi farà il terzo grado, ed andrebbe pure a casa di neymar per avere spiegazioni per poi finire con una lite, ed io non voglio questo.
sospiro a tutto questo casino che ho appena creato.
"sinceramente non ci ho nemmeno pensato" dico scioccata mentre mi passo una mano fra i capelli.
"non ho nemmeno nulla da mettermi." aggiungo imprecando su me stessa.
mi chiedo come certe volte io possa essere così stupida, come possa dimenticarmi che ayaka odia neymar e tanto meno avere vestiti per rimanere da lui, perché quando sono con lui scordo tutto...
perché.
"stai tranquilla, metterai una mia tuta e sta sera dico a gigio di portare delle scarpe sportive così potrai togliere quei dannati tacchi." afferma il moro di fianco a me sorridendo.
"si, ma cosa gli dirò ad ayaka? 'ciao aya sai sto andando a casa con neymar anche se non ti va a genio e dormo pure a casa sua' non so nemmeno che scusa inventarmi." mimo la mia voce in modo esaurito ed esasperato, provocando una risata di neymar.
"di che sei con gigio e che sta sera c'era pure la sua ragazza alla serata, che sia lui che la sua ragazza si sono offerti di farti rimanere a casa loro e terrai informato anche gigio di questa cosa, in caso dovesse chiamarlo." mi dice tutto ad un fiato cercando di essere più chiaro possibile.
mi limito ad annuire e fare come dice.
dopo ben venti minuti ed aver dato ogni singola spiegazione ad ayaka, ed aver riferito tutto a gigio, mi sento più tranquilla.
"comunque se ti da fastidio la mano la tolgo." mi chiede con tono dolce, forse dal rassicurarmi.
"no...non toglierla...mi piace" balbetto.
credo che sono arrossita per l'ennesima volta e ne sono più che certa, perché mai nessun ragazzo eccetto uno...
ha mai avuto così tanta iniziativa nei miei confronti, sono abituata ad essere rifiutata oppure rimanere amica o non essere ricambiata, infatti questo mi ha portata ad odiare ogni singolo gesto d'amore o affetto, ed e brutto perché quando qualcuno ti abbraccia ti fa uno strano effetto e ti scansi del tutto,ripetendoti che tanto quella determinata persona se ne andrà lasciandoti sola e rimanere soltanto con un grande ed incolmabile vuoto.
sto fissando la sua mano da un bel po' ormai e non riesco ancora a capacitarmi di quanto questo gesto possa avermi scioccata, l'unica cosa che vorrei fare ora e stringergli quella dannata mano.
pian piano inizio ad allungare la mano fino a metterla sopra alla sua.
sto letteralmente scrutando ogni suo singolo tatuaggio e di quanti significati possano avere...
soprattutto 'tudo passa' che ha sul collo.
sto facendo dei disegni immaginari su tutta la sua mano senza nemmeno accorgermene.
"che belli i tuoi tatuaggi." parlo scrutando ogni parte del suo corpo.
"ma soprattutto questo..." aggiungo allungando il mio dito alla scritta.
"penso abbia un significato enorme per te vero?" dico per poi staccare il dito da lui.
so di essere stata troppo diretta, ma non credo nel domani, non credo che domani noi possiamo avere ancora una giornata o una serata come questa, non credo che noi possiamo parlarci ancora, non credo che noi un giorno possiamo diventare qualcosa, non credo in questo NOI e il fatto di non crederci mi fa a pezzi.
noto che neymar si è letteralmente girato di scatto, mi sta guardando come non ha mai fatto...
e sta cosa mi fa rabbrividire, come se questa serata fosse solo nostra.
"si, ha un significato molto ma molto importante per me...un giorno te lo racconterò, comunque siamo arrivati." mi dice guardandomi ancora con lo stesso sguardo di prima.
nessuno dei due fiata, siamo qua a guardarci negli occhi intensamente, così intensamente che possiamo leggerci dentro, così intensamente che possiamo leggerci l'anima di entrambi, così intensamente dal sentire i nostri respiri farsi tutt'uno e diventare una cosa sola, tanto dal pensare che mi voglia baciare di nuovo.
sto letteralmente pregando che mi baci ora! qui! senza dire nulla, ho bisogno delle sue dannate labbra sulle mie, ho bisogno di lui come non mai.
noto che si sta leccando il labbro inferiore, la mia ansia sta salendo e intorno a noi si è creata un'elettricità pazzesca, sento che è questione di secondi e succederà qualcosa.
"kae, non mi importa se sto sbagliando ma devo farlo." balbetta guardando il basso per poi riguardarmi nuovamente.
"ney, non capisco..." non mi da il tempo di finire che le sue labbra si incollano sulle mie.
ci stiamo baciando con foga, le nostre bocche si cercano disperatamente, tanto che le nostre lingue stanno ballando una danza tutta loro, un bacio pieno di desiderio e voglia di aversi, appartenersi e amarsi, mi morde un labbro e distinto gemo sulle sue labbra, e lo sento sorridere a questo mio gesto.
dopo un po' di tempo passato a baciarci aimè tutte le cose belle hanno una fine, ci stacchiamo con entrambi il fiatone e continuando a sorriderci.
"mi erano mancate le tue labbra." confessa guardandomi negli occhi.
"anche le tue." ammetto diventando rossa.
"oi, guarda che con me non devi vergognarti di nulla." mi dice mentre mi afferra per il mento, e lasciarmi un bacio a stampo.
a queste sue parole mi limito solo ad abbassare lo sguardo e sorridere dolcemente a ciò  che mi ha appena detto.
"comunque ora andiamo presumo tu sia stanca." asserisce sorridendomi.
annuisco ed entrambi con passo svelto usciamo dalla macchina, per poi chiuderci la porta alle spalle, mi prende per mano e camminiamo nel suo vialetto immenso, che tra le sue mani la strada sembra farsi ancora più lunga per via dall'ansia.
arriviamo davanti alla porta e tira fuori le chiavi così da aprire.
"dopo di lei madame" dice facendo un gesto con il braccio per entrare.
"uhh anche gentiluomo" rispondo per poi addentrarmi nella sua casa enorme.
"non guardare il disastro ma davi e disordinato quindi chiedo scusa da parte sua." parla grattandosi la nuca dall'imbarazzo.
"stai tranquillo per me non è niente questo, ayaka ne fa di più infatti siamo l'esatto opposto, io maniaca dell'ordine e lei una frana, ma la amo lo stesso." affermo facendolo ridere.
amo la sua risata la sentirei per ore e ore.
"comunque togli quei tacchi sicuramente ti staranno dando fastidio." mi legge nel pensiero e mi fa segno di sedermi sul divano.
mi siedo sul divano ed inizio a sfilare gli stivali, ed in un batter d'occhio sono ormai a piedi nudi sul pavimento.
"che liberazione togliere i tacchi." confesso facendo un sospiro di sollievo.
"immagino quanto siano scomodi" mormora il moro al mio fianco facendomi ridere.
"comunque vieni ti do un paio dei miei pantaloncini e una mia felpa, così potrai dormire comoda." mi dice prendendomi l'ennesima volta per mano e farmi salire le scale.
la sua casa e enorme con foto e quadri di lui e davi, le scale sono su un nero bellissimo, questa casa e più grossa della mia che condivido con quella ciofeca di ayaka, arriviamo davanti ad un corridoio immenso, con delle porte bianche molto semplici.
"vieni kae, la mia camera è quella infondo" afferma neymar risvegliandomi da quella specie di trance.
annuisco solamente e mi faccio dirigere dalla sua mano che mi tira.
in un lampo arriviamo davanti alla sua porta che spalanca facendomi entrare.
la sua camera e piena di foto sue o con suo figlio, e altre dove credo siano i suoi genitori, un letto rotondo nero in pelle che domina la sta tanto da lasciarmi a bocca aperta da quanto fosse gigante.
"tu aspettami qui, io vado a prendere il pigiama, se vuoi puoi sederti sul letto non mi da fastidio." mi dice prima di sparire nella sua cabina armadio enorme.
mi aggiro per tutta la stanza finché non vedo una foto di una ragazza, a dir poco bellissima, che sta baciando sulla guancia.
per guardarla bene la prendo in mano ed inizio a scrutarla senza nemmeno accorgermene...
sento che il mio cuore a questa foto sta per perdere dei battiti e un bruciore agli occhi che minaccia di far uscire le mie lacrime...
ma no kae. non sta volta.
"eccomi! ecco il tuo pigiama." dice mentre posa il tutto sul suo letto.
"vedo che ti piace la foto con me e mia sorella" asserisce facendo un sorriso.
'sorella' a quella parola inizio a vergognarmi per ciò che pensavo prima su di lei, che stupida che sono.
"eh?...ah! si è una bellissima ragazza, sembra pure simpatica." mi esce solo dalla bocca per l'imbarazzo.
"comunque se vuoi puoi andare nella mia cabina armadio a metterti il pigiama." mi chiede mostrandomi dove si trova.
prendo il pigiama che era prima sul letto e mi dirigo verso la sua cabina.
"grazie ney per l'ospitalità." confesso facendo un lieve sorriso.
"non ringraziare la mia casa è aperta a tutti" mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
chiudo la porta e lo vedo allontanarsi, quindi decido di iniziare a svestirmi, tolgo la giacchetta ed il vestito così velocemente che nemmeno the flash potrebbe superarmi, mi infilo i pantaloncini dell'allenamento di neymar e la sua felpa nike bianca, esco e noto neymar a petto nudo e a questa scena rimango paralizzata, credo si stia girando, e in men che non si dica mi metto una mano sugli occhi, coprendoli con la manica della felpa troppo lunga.
il mio respiro sta diventando irregolare per l'ennesima volta e senza nemmeno accorgermene.
credo che mi abbia vista, dato che sento il suo sguardo bruciare sul mio corpo, sento delle mani tirarmi giù quella specie di visiera che mi ero appena creata.
"non mi dava fastidio se mi guardavi." mi sussurra all'orecchio facendomi andare in subbuglio.
sento che le gambe non possono reggermi ancora più di tanto se lui continua così.
"sei bellissima pure in pigiama" aggiunge.
non capisco se il mio cuore sta battendo troppo forte oppure abbia smesso del tutto.
vorrei strappargli per l'ennesima volta un'altro bacio senza dire nulla, ma la vergogna è tantissima non so se riesco a farlo.
ayaka mi ripete sempre 'se vuoi una cosa oppure ottenerla buttati, non pensare ad altro, fallo e basta fregatene delle conseguenze...
basta che tu sia felice.' ed ayaka ha ragione, fanculo ora tocca a me.
mi giro e lo bacio per l'ennesima volta...
ma questa volta e un bacio lento, come se quello in macchina non fosse bastato, come se ogni giorno ci vogliamo sempre di più.
sento la sua lingua battere sui miei denti, così dal chiedermi l'accesso per l'ennesima volta in una serata, così glielo lascio fare...
piano piano le sue mani si abbassano al mio sedere, ed e un tocco così delicato, come se avesse paura di far tutto! quando è con me...
sento che le sta per infilarle all'interno del mio pantaloncino, ed in un lampo mi ritrovo in mutande davanti a lui.
"ney..." parlo mentre mi stacco dal bacio.
"qualcosa non va? oppure ho sbagliato?" mi chiede con aria impaurita da cosa dovrei dirgli.
"no, nulla di tutto ciò è solo che..." mi mordo il labbro dall'ansia che sto provando.
"e solo che?" ribatte ciò che ho detto per incitarmi ad andare avanti.
"non l'ho mai fatto con nessuno, questa è la mia prima volta, e si sono ancora vergine." ammetto tutto ad un fiato abbassando lo sguardo dalla vergogna che provo.
"kae, ho detto che con me non devi vergognarti di nulla va bene? e che se non vuoi farlo...stai tranquilla rispetterò la tua decisione." mi dice baciandomi di nuovo.
"e che tu sei stato il mio primo tutto, soprattutto il mio primo bacio." confesso per l'ennesima volta mordendomi le unghie interrottamente.
a questa frase neymar solleva la testa di scatto e mi bacia ancora.
"e stai tranquilla che i rimarrò il primo e l'unico che farà tutto questo." mi dice mettendomi le mani sul viso.
"comunque io voglio farlo con te." dico tutto ad un fiato.
noto che neymar alza il capo sorridendo.
continua a baciarmi con la stessa lentezza di prima, e pian piano le sue mani passano sotto alla felpa, così facendomi provare dei brividi di piacere, sento tracciare le sue mani tracciare ogni centimetro del mio petto senza tralasciare niente, fin dal sfilare via del tutto la felpa che ho indosso.
"sei...bellissima." balbetta scrutando ogni singola parte del mio corpo.
l'unica cosa che riesco a fare e abbassare lo sguardo dall'imbarazzo.
"ho detto che non devi vergognarti con me, forse non hai capito che te lo ripeterò fino allo svenimento." ripete mentre mi afferra con una presa rapida così dal stringermi di più a se.
siamo così vicini che i nostri respiri affannati riescono a diventare tutt'uno.
"ora tocca a te spogliarmi." mi dice mentre mi aggiusta un capello dietro al mio orecchio.
"cosa..?" balbetto per la paura di sbagliare e rovinare quel momento così bello e puro.
"si, non avere paura" mi sorride cercando di rassicurarmi.
gli sorrido di mia volta e cerco di fare fare come dice.
inizio a baciarlo, toccando qualsiasi parte del suo corpo, ad ogni parte vanno le mie mani lo sento rabbrividire...
credo sia di piacere?
quindi è vero?
e vero ciò che mi dice?
quindi io davvero gli faccio quest'effetto a neymar? wow.
non riesco a capacitarmi di tutto ciò, che una ragazza come me faccia quest'effetto ad un ragazzo come neymar, un ragazzo che potrebbe avere tutte quelle che vuole, dalla prima all'ultima, ora sta qua con me.
la vita avvolte è davvero così strana e senza senso.
in tutto ciò noto che miei occhi sono ormai lucidi dalla felicità, ma cerco di non farlo notare.
abbasso le mie mani fino all'elastico dei pantaloncini ed inizio ad abbassarglieli, così come anche le mutande, che in uno schiocco di dita sono ormai a terra.
abbasso la testa e noto la sua figura ormai eretta.
spalanco gli occhi quando vedo questo.
quindi questa cosa deve entrare dentro di me?
riesco solo a chiedermi.
l'ansia e l'adrenalina erano ormai a mille, tanto dal non riuscire a capacitarmi ciò che sta succedendo intorno a me.
lo sento solo prendermi in braccio, ed appoggiarmi sul letto delicatamente, come se la paura di farlo con me e qualcosa di eclatante, come se avesse quasi paura di sfiorarmi...
e tutta questa sua delicatezza che ha con me riesce a spiazzarmi e lasciarmi senza fiato.
"aspettami qua, voglio che questa tua prima volta sia bellissima." dice mentre va vicino allo stereo.
sento solo partire da quello stereo una canzone che io conosco perfettamente...
hold on we're going home di drake.
a questo suo gesto sento il cuore esplodere in una marea di emozioni, del tutto inspiegabili.
lui non è perfetto, non e il ragazzo che ogni persona vorrebbe, perché è testardo, geloso, orgoglioso, sembra antipatico, troppo protettivo, aggressivo e senza sentimenti, insomma uno stronzo atomico...
ma lui è perfetto così...
solo per me, perché solo con me lui cambia, solo con me lui riesce a parlare di qualsiasi cosa gli passi per la testa, solo con me riesce a ridere fino a piangere e mostrarsi in tutte le mille sfaccettature che ha, ed io lo amo così tanto.
e così perfetto nelle sue imperfezioni e solamente per me.
si avvicina sempre di più a me e riesco a sentire il suo respiro caldo e affannato sul mio collo.
"dove eravamo rimasti?" mi sussurra con un sorrisetto malizioso.
inizia a lasciarmi dei baci umidi partendo dalla bocca scendendo fino alla mandibola, provocandomi una sensazione mai provata prima piena di brividi e scintille sul mio corpo.
inizia a scendere verso il seno così dal dare il via ad una vera e propria tortura...
iniziando così lasciandomi dei bacini intorno a tutti i capezzoli, così facendomi gemere dolcemente dal piacere, per poi passare rapidamente hai capezzoli che inizia a mordere delicatamente, facendomi toccare una nuvola di piacere con un dito.
"neymar...t-ti prego." cerco di dire tra un gemito e l'altro.
"non ancora piccola." afferma alzando lo sguardo sorridendomi
i suoi baci iniziano a farsi più lenti e lunghi facendo diventare il tutto un'agonia.
così facendo inizia ad abbassarsi ogni volta di più, così facendo dall'iniziare a lasciare baci umidi dalla pancia fino al basso ventre.
così dal farmi ansimare di più, ad ogni bacio di più.
"non abbiamo ancora iniziato e io ti faccio già quest'effetto?" parla con voce maliziosa
mi limito solo a diventare rossa come sempre.
inizia a baciarmi di nuovo fino all'interno coscia...
così dal farmi inarcare la schiena, facendomi provare una strana a sensazione al mio basso ventre, continua a baciare l'interno coscia fino al basso ventre, facendo diventare il mio respiro sempre più affannato e irregolare.
"apri le gambe più che puoi" mi riferisce neymar sorridendo.
annuisco e faccio come dice...
lo vedo leccarsi le dita, ed infilarle dentro di me, a questo suo gesto gemo più forte di prima.
"dio...n-neymar." cerco di parlare fra un gemito e l'altro.
"non ancora piccola, non sei ancora pronta." mi dice sorridendo.
lo sento massaggiare il mio clitoride, per l'ennesima volta inarco la schiena mordendomi il labbro.
"n-ney...s-sto per v-venire." gemo mentre cerco di dire queste parole.
distinto toglie le dita e lo vedo correre verso il cassetto, inizia a prendere delle coperte ed infine un preservativo, dispone le coperte su tutto il letto, per poi guardarmi negli occhi.
"sei sicura kae? guarda che se vuoi fermarti per me non c'è nessun problema." mi chiede per l'ennesima volta, con sguardo dubbioso.
"io voglio." confesso cercando di non incontrare il suo sguardo.
si avvicina ed inizia a prendermi per il mento.
"se devi urlare fallo, se devi stringere qualcosa aggrappati alle coperte a tutto ciò che trovi, se sto andando troppo forte dimmelo...
perché non sono bravo a gestirmi, all'inizio andrò piano, ma poi prenderò velocità va bene?" mi dice tutto ad un fiato guardandomi negli occhi.
"va bene farò tutto questo." affermo per poi ritrovarmi un'altro bacio casto sulle mie labbra.
inizia a mettersi il preservativo sulla sua erezione ormai evidente, ed inizia ad avvicinarsi...
si infila tra le coperte e lo ritrovo a cavalcioni su di me, inizia a baciarmi di nuovo...
in un lampo lo ritrovo dentro dentro di me, distinto la mia schiena si inarca ancora di più e i gemiti si fanno ancora più forti, inizia con spinte molto dolci quasi dal farmi sentire veramente amata, ma non mi basta ugualmente voglio farlo mio come si deve!
inizio a stringere le gambe sulla sua schiena così che le spinte si facciano più intense, gemo per l'ennesima volta, aggrappando le mani alle lenzuola, e lui allunga le sue mani fin dall'intrecciarle come se ora fossimo una cosa sola.
"guardami." mi sussurra spostandomi i capelli dalla faccia.
imbarazzata tiro su il viso, ed e stata la cosa più bella che io abbia mai fatto in vita mia, ho capito nel suo sguardo che in un certo senso io gli appartengo, come lui appartiene a me, ci sorridiamo entrambi per poi baciarsi l'ennesima volta, le spinte stanno iniziando a diventare più forti, così che i miei fianchi iniziano a prendere il ritmo, stiamo diventando un corpo solo senza nemmeno accorgersene, i gemiti si fanno sempre più profondi man mano che le spinte continuano, inizio ad aggrapparmi alla sua schiena graffiandolo.
"vieni per me piccola." mi dice baciandomi ancora.
le spinte si fanno ancora più veloci, e sento che sto per toccare l'apice.
"n-neymar...t-ti prego." dico infilzando le unghie nella sua schiena per l'ennesima volta.
"s-sto...p-per venire." confesso guardandolo negli occhi.
"oh...piccola" esclama mantenendo il ritmo.
veniamo entrambi nello stesso momento urlando i nostri nomi.
esce da dentro di me e si lascia andare nel letto, lo vedo allontanarsi, ed andare in una stanza...
non so cosa stia facendo ma nel dubbio lo aspetto qua.
dopo neanche tre minuti lo vedo uscire, e si lancia vicino a me abbracciandomi, e lasciandomi dei baci sui capelli.
"se ti da fastidio guarda che dormo nella camera degli ospiti." mormoro disegnando cose immaginarie sul suo petto.
"no, tu rimani qui con me." mi dice baciandomi ancora.
"per essere stata la tua prima volta sei stata bravissima." aggiunge guardandomi.
l'unica cosa che riesco a fare ora e baciarlo.
mi accascio sul suo petto e mi addormento...
penso che questa sia stata la serata più bella della mia vita.

spazio autrice
mi scuso già per gli errori grammaticali che ci saranno.
come state? tutto bene? spero di sì.
lo so il capitolo e un po' lungo ma spero vi piaccia, nulla voglio bene❤️

𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑒𝑟𝑖 𝑡𝑢 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑜...||neymar junior||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora