da soli insieme

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Uy e Slade iniziarono a giocare alla Play e Mino se ne andò sulle scale.

Abel lo raggiunse immediatamente dopo.

<<vedrai che ti faranno giocare... prima o poi>> disse sedendosi con una lattina di Monster alla frutta tra le dita.

<<oh non è per quello>> disse Mino accettando la lattina di Abel.

Ne bevè un sorso e la ridiede ad Abel.

<<come mai sei qui, solo soletto sulle scale?>>.

<<oh... beh... sono fatto male, ad un certo punto mi viene d'isolarmi, ovunque Io sia>>.

<<e da quando essere timidi significa essere fatti male?>> chiese Abel retorico.

Mino lo guardò scioccato.

<<tu... timido?>>.

Abel sorrise <<è davvero così scandaloso?>>

<<beh... si... cioè... non ti ci vedo... timido e che si isola come faccio io>>.

<<beh, Uy infatti non corrisponde mentre io e Slade si>>.

<<anche Slade?>> Chiese Mino allibito.

<<si>>

<<Ma... lui è il più popolare di Hogwarts>>.

<<perché ha il classico aspetto di un tossichello misterioso... >>.

Mino arrossì.

<< ...che, a quanto pare, ha attirato un certo rosso>>.

<<si nota così tanto?>> chiese preoccupato.

Abel sorrise intenerito.

<<tornando a prima... davvero, io non ci credo proprio>>.

<<perché siamo dei Riddle?>>

<<beh si>>.

<<siamo persone, non personaggi, Mino- Abel fece sparire la sua lattina e che si teletrasportò sulla sua scrivania- a meno che non diventiamo personaggi della nostra stessa vita>>.

<<hai... problemi con tuo padre?>>.

Abel sospirò <<Uy e Slade non sono miei fratelli, siamo fratellastri>>

<<oh... >>.

<<beh... io... mia madre non l'ho mai conosciuta ma, nonostante tutto, non sono mai riuscito a chiamare Bellatrix "mamma">>

<<e perché?>>.

<<non lo so, mi... sento fuori luogo... nella mia stessa famiglia>>.

<<però vuoi bene a Uy e Slade>>.

<<si, infondo siamo pur sempre fratelli però... non lo so... >>

<<tranquillo, ti capisco>> mormorò.

Abel alzò un sopracciglio <<ah si?>> chiese.

<<si, io... sono stato adottato>>

<<conosci... i tuoi... veri?>>.

<<no, le suore con cui stavo, mi dissero che mio padre era un bastardo: ha ucciso il suo omega dopo che sono nato perché sono omega a mia volta e la malattia del demone l'ha ucciso subito dopo>>.

<<capisco>>.

<<adoro i miei nuovi genitori  però... anche io mi sento fuorilegge a casa mia>>.

<<capisco>> mormorò <<allora facciamo una cosa>>.

Mino alzò un sopracciglio <<si?>> chiese preoccupato.

<<facciamo una promessa; tu a me ed io a te>>.

<<oh... okay, che promessa?>>.

<<di non sentirci fuorilegge nella nostra famiglia>> disse.

Mino sorrise arrossendo <<posso provarci>>.

Abel sorrise alzando il mignolo della mano sinistra.

Mino fece lo stesso con la destra.

<<promesso>> dissero all'unisono incrociando i mignoli.

café &lt;Drarry Omegaverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora