Kana si chiude la porta del bagno con forza alle spalle dopo aver pronunciato quelle parole, anzi sarebbe meglio dire dopo aver vomitato fuori quelle parole, in apparenza potrebbe sembrare che fossero dettate dalla rabbia, ma la sua in realtà era paura, una paura fottuta non solo di quell'uomo che non conosce affatto ma soprattutto delle emozioni che gli ha fatto provare.
Emozioni che sembrano troppo familiari... Come a volergli ricordare un passato perso nel tempo, sente ancora il profumo della sua pelle, un profumo di sole, di brezza marina, di vaniglia e il profumo leggero di pino che riempie l'aria intorno a lui, il calore del corpo di quell'uomo premuto contro il suo gli ha fatto perdere il controllo di sé stesso, facendo cadere per brevi attimi la maschera che indossa tutti i giorni, per brevi istanti gli ha fatto desiderare di lasciarsi possedere. Di lasciare a quell'uomo imponente e sensuale che aveva di fronte il totale controllo del suo corpo, era sicuro che gli avrebbe donato tutto se stesso! Avrebbe voluto allungare una mano e carezzare il suo corpo che incarna tutto quello che può rappresentare un dio greco e lui questo lo sa, ad ogni movimento che il signor Suppasit ha fatto a sprigionato la sua aurea da maschio alfa, come a volerlo dominare e domare ma non solo questo quello che più a terrorizzato Kana è la sensazione di sentirsi a casa, al sicuro, protetto e amato. Ma come poteva lui conoscere queste sensazioni quando per tutta la sua vita aveva vissuto tra la sporcizia e il degrado che suo padre aveva inflitto a sua madre, a lui e a suo fratello, le sue gambe tremavano mentre si incammina per uscire dal locale in principio lo fa camminando quasi a stento, si sentiva frastornato ed ebbro per le emozioni provate, poi quasi correndo come a voler scappare da qualcosa e da qualcuno si fionda letteralmente fuori dal club, per ritrovarsi nel vicolo dove si trova l'uscita posteriore del locale. Il suo cuore batte all'impazzata come se volesse farsi strada nella cassa toracica e uscire fuori dal petto, il suo respiro si fa pesante gli sembra quasi di soffocare, conosce fin troppo bene quella sensazione erano anni che non gli capitava, quella stessa sensazione che provava la notte quando si nascondeva da suo padre che ubriaco lo picchiava a sangue, si guarda attorno come un animale ferito e vede la moto di uno dei ragazzi dello spettacolo, sta per tornare indietro quando si ferma davanti alla porta con la mano che trema e la poggia sulla maniglia " E se lo incontro ancora, cosa faccio? " pensa Kana sentendosi come un bambino terrorizzato dal suo peggior incubo.
Allora prende in mano il telefono e compone il numero di Zee che risponde subito alla chiamata " Pronto Kana dove sei qui sono tutti impazienti di vederti..." ma Kana lo interrompe " Zee fatti dare le chiavi della moto di Champ" dice con voce tremante ed è allora che Zee si rende conto che qualcosa non va " E successo qualcosa?" chiede preoccupato visto che non lo aveva mai sentito in quello stato. " Ti prego Zee non adesso ti spiegherò... ma non adesso, portamele fuori all'uscita posteriore, non voglio rientrare dentro" così dicendo pone fine alla chiamata senza dargli la possibilità di controbattere.
Attende qualche minuto e vede la porta dell'uscita di sicurezza aprirsi e ne vede uscire la figura massiccia di Zee, gli va incontro e quando l'altro lo vede lo fissa preoccupato " Kana ma cosa...." si blocca vedendo lo sguardo perso nel vuoto, privo di una qualsiasi emozione, allora gli si avvicina e poggiando le mani sulle sue spalle cerca di attirare la sua attenzione, lo scuote e dice con voce alterata dalla preoccupazione "Kana ma che ci fai fuori così.... Ti ammalerai... Vieni torniamo dentro ti faccio qualcosa di caldo e poi ti porto a casa io" ma in quel momento Kana ritorna in se "NOO!!!....Ti ho detto che dentro non ci torno, adesso dammi le chiavi" la sua voce era fredda, priva di ogni calore umano, sembrava provenire da un essere oscuro e inquietante e Zee che lo conosce da anni sa che quando è in quelle condizioni è meglio fare quello che dice. Prende le chiavi della motocicletta dalla tasca del giubbotto e le lancia verso Kana che le afferra al vole e si dirige verso la moto, alza una per montarci su e si infila il casco ma prima di partire guarda Zee e gli dice con voce dura " Me ne vado per primo, occupati tu di quella massa di schifosi pervertito, fa attenzione ai ragazzi, che non gli succeda nulla, di a Champ che gli è la riporto domani e se qualcuno di quelli ti chiede di me digli che sono sceso all'inferno" senza aspettare una risposta accende la moto e a tutto gas si immette nel traffico notturno. Zee lo conosce e sa che se a nominato l'inferno vuol dire che stanotte sarà una di quelle notti in cui il demone nascosto nel suo cuore esce per sfogare tutto il suo rancore, sospirando rientra nel locale sperando che non si faccia troppo male.
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Love Beyond Darkness (L'amore oltre l'oscurità)
FanfictionUn'altra alba sorge nella caotica città di Bangkok,una Harley Davidson sfreccia nel traffico. L'unica cosa che riesce a calmare la sua rabbia e correre sulla sua possente motocicletta,un'altra notte e trascorsa dovendo usare il suo corpo come mezzo...