La Partenza (1)

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Lyon's POV:

Dissi al taxista di andare un pò più veloce, d'altronde erano le 11:28 e il treno sarebbe partito alle 12:00; avevo ancora mezz'ora ma volevo arrivare il più veloce possibile, non avrei sopportato un secondo in più in questo paesino sperduto, era una cittadina semplice, un po' all'antica, così tanto che se ci entri pensi di essere nel 1800/ inizi 1900. 

Purtroppo molte persone ancora pensano ancora come quei tempi, tra cui anche la persona che mi diede alla luce, mio padre, un uomo rigido e severo paragonabile alla signorina Rottermeier. Ricordate quando vi avevo parlato della mentalità che regnava? Beh, mi riferivo principalmente alla sua omofobia, ma purtroppo per sua disgrazia aveva un figlio gay. 

È per questo che volevo andarmene il prima possibile dalla circolazione, perché non avevo più voglia di sentire quelle battutine con un finto sarcasmo nei miei confronti, nonostante in molti miei amici abbiano provato a fargli cambiare idea, lui non ne voleva sapere. Purtroppo le persone che furono in mezzo a questa questione furono mia madre e mia sorella Nancy (sì, in questa FF saranno fratelli). 

Nancy fu la prima persona a cui confessai che mi piacevano gli uomini e mi accettò subito, era una delle poche dentro quel piccolo paese ad accettare questa diversità, mia madre non sapevo nemmeno cosa ne pensasse, non mi aveva mai dato una sua opinione e nemmeno io gliel' avevo chiesta. Quando lo venne a sapere era abbastanza stupita, ma quando mio padre mi cominciò a spiegare esplicitamente che non mi accettava, lei mi difese con testuali parole:"non sbatterò fuori di casa mio figlio per questi futili motivi". Si vedeva che mi voleva bene, ma penso che in quel momento stesse ancora cercando di elaborare il tutto.

Ma adesso torniamo al presente, il taxi si fermò, mi risvegliai dai miei pensieri e guardai nella direzione dove la mia testa era girata, il finestrino, a cui non avevo fatto tanto caso. "Sono 65 euro"- mi disse il taxista allungando una mano tra i due sedili anteriori. Misi le mani all'interno dello zaino cercando il mio portafoglio, nonostante le varie litigate con mio padre, mi presi i soldi che avevano messo da parte per i miei studi, d'altronde erano miei di diritto. Gli diedi 100 euro, che lui ricambiò con una banconota da 20, una da 10 e una da 5. Scesi dall'auto gialla ringraziando l'autista e prendendo la mia valigia, ero pronto, pronto per quel nuovo inizio, pronto per una nuova vita che mi avrebbe portato a quello che volevo fare veramente nella vita, il giornalista, mi è sempre piaciuto esser a contatto con gente famosa oppure esser un passa voce di cose sia positive che negative, rivelando così verità sconvolgenti o semplici curiosità.

Diedi una veloce occhiata all'orologio da polso che avevo, erano le 11:45, considerando che il treno arrivava alle 11:50 e partiva alle 12:00 avrei avuto tutto il tempo per salire senza esser spintonato da 800 persone. Mi incamminai alla fermata del treno, pensando al mio futuro, alla mia vita lì, alle lezioni e al mini appartamento che avevo preso in affitto per i prossimi 5 anni. Le porte del treno si aprirono davanti a me, entrai prima che si accalcassero 700 persone, tenendo il biglietto a portata di mano per individuare subito il mio posto, 12 lato finestrino. Mi misi le cuffie alle orecchie presi un libro:"A caccia di Herobrine" era uno dei miei preferiti, parlava di un ragazzo che insieme a 2 suoi amici e la sua ragazza andava in un avventura, che purtroppo nel bel mezzo del viaggio si imbatterono in un fantasma, Herobrine, trama piuttosto originale direi.

Hello :D
Spero che questa storia vi piaccia <3 (anche se è molto cringe ma vabbè)

&quot;[𝑰𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐' 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒖𝒏 𝒄𝒂𝒍𝒊𝒄𝒆]&quot; Lyontobbi~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora