Lyon's POV:
Erano le 20:37 quando i miei amici tornanorono a casa, Anna con la sua solita voce calma e dolce mi chiese se volessi venire con loro, ma gli risposi che avevo un problema a cui risolvere che ribatté con un occhiolino da:"Ho capito furbacchione". Mi avviai verso il bancone con l'intento di parlare al ragazzo rosso che nel mentre stava lucidando il bancone. <<Hey piacere, ho visto che mi fissavi prima. Ti va di conoscerci?>>. Lui di tutta risposta mi porse un biglietto da visita con il suo numero aggiungendo:<<Piacere, Cico.>> quando la mia mano venne a contatto con la sua sentii il mio cuore battere all'impazzata presi, il biglietto e me lo misi accuratamente in tasca, mentre sorridevo a mo di saluto per poi uscire dal locale. Ok, il primo passo lo avevo fatto, manca solo il primo bacio, il fidanzamento, il matrimonio, la prima volta, i figli e la vecchiaia insieme. No ok, caro Lyon è giunto il momento che tu plachi gli ormoni, un passo alla volta, poi l'hai visto oggi e sai solo il suo aspetto fisico, e il suo nome e cognome.
Presi il telefono dalla tasca e digitai un numero per chiamare un taxi, mi metteva ansia che un taxista mi osservasse, ma non potevo di certo farmi un kilometro a piedi la sera tardi. Arrivò dopo 10 minuti, riguardai lo specchietto ed era sempre il solito taxista, ma come cavolo faceva a sapere come mi chiamavo? Forse era meglio domandarglielo, sarebbe stato meglio aspettare, sennò sarei partito con un tono minaccioso. Dopo 15 minuti, il veicolo si fermò, facendomi intuire di esser arrivato a destinazione. <<Scusi la domanda,>> cominciai calmo io. <<come fa a sapere il mio nome?>>, lui rise, era uno psicopatico pronto ad assalirmi? <<Stai tranquillo, sono il cugino di un tuo amico, Stefano.>> disse lui togliendosi il cappello, facendo vedere una chioma rosa identica a quella del parente. Che cretino che ero a pensare fosse qualcuno di pericoloso, chiacchierammo un pò del più e del meno, per poi salutarci ed andare ognuno per la propria strada.Entrai in casa, buttandomi sul divano. Volevo scrivere a Nancy, ma venne sostituita da un'altra persona, Cico. Presi il biglietto da visita e copiai il numero, cliccando il tasto "chiama". Mi rispose con la sua bellissima voce solare e allegra, come poteva attirarmi così tanto una persona appena vista? Di certo non lo sapevo. Ma questa cosa mi piaceva, cominciammo a conversare per conoscerci meglio, per poi andare a dormire.
Cico's POV:
Ero appena tornato a "casa" da lavoro, ero sfinito, ma speravo che quel bellissimo ragazzo castano mi scrivesse, non so perché lo desideravo tanto, ma lo desideravo e basta. Uno squillo del telefono mi diede speranza, era proprio lui. <<Heyyy, ciao>> gli dissi io con una voce che felice era di poco, quando parlavo con lui ero felice, mi faceva sentire bene. Dopo 3 ore di chiamata mi lasciò per andare a dormire, abbassai il telefono dall'orecchio e pensai a quanto fosse bello:il suo viso, i suoi occhi, il fisico, i fianchi, le cosce... quasi quasi me lo fare- Frena con gli ormoni Cico, vi conoscete da un solo giorno, poi non sei così stronzo da portarlo a letto fregandotene di lui. Poi non penso riuscirei nemmeno a farlo, non vorrei tenerlo per una sola notte, ma per sempre. Amore a prima vista? Forse.
Narrator's POV:
Passò un mese, Lyon aveva cominciato l'università, ma riusciva comunque a tagliare dek tempo per i suoi amici e per Cico, chiamando quest'ultimo ogni sera stando sempre 2 o 3 ore e quando usciva al BAR con la sua compagnia scambiare due parole. Ma il rosso voleva di più, perciò durante una chiamata prese la decisione di invitarlo ad uscire nella discoteca vicino il BAR, cosa che il leoncino (soprannome dato da Cico in questo arco di tempo) accolse con entusiasmo.
Lo chiama leoncino, che
cosa cute QwQ
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"[𝑰𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐' 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒖𝒏 𝒄𝒂𝒍𝒊𝒄𝒆]" Lyontobbi~
FanfictionLyon si trasferisce in una nuova città per frequentare l'università, non lascia il suo paese di origine così tanto sereno, tutto ciò a causa di suo padre che non accetta che il figlio sia omosessuale. In questa nuova città uscirà con vecchi amici, c...