Narrator's POV:
Passarono altri tre mesi, Cico era riuscito a pubblicare il suo primo disco e stava ricevendo successo in fretta, Lyon aveva appena finito il primo esame di università e adesso si stava godendo le vacanze invernali insieme al suo amoruccio ballerito. Per un mese le telefonate si erano interrotte, ma quelle erano solo l'inizio.
Cico's POV:
Scesi di casa velocemente per recarmi all'appuntamento che Strecatto mi aveva dato, mi aveva chiesto se lo potevo aiutare a preparare una musica di atmosfera per un appuntamento romantico, spero gli vada bene.
Prima di tutto passai a veder la posta, dove dentro trovai un paio d bollette, una multa e una lettera spedita in anonimo. Mi incuriosi' talmente tanto che la aprii lì su due piedi.
Caro Cico,
devi ritornare da tua madre e sposarti con Cichita per far continuare l'azienda di famiglia. Altrimenti le conseguenze saranno gravi, stai attendo al tuo "fidanzatino".Rimasi scioccato quando lessi il contenuto, avevo finalmente capito chi fosse, di sicuro era mia madre, era sempre stata lei a volermi come proprietario di un'azienda, con una moglie e un figlio o una figlia eredi.
L'ultima frase mi metteva i brividi, voleva fare qualcosa a Lyon? Non glielo avrei mai permesso di sfiorarlo, nemmeno con un dito.
Risalii in casa spostando l'appuntamento con Stre, appena rientra andai in camera da letto,trovando Lyon che mi guardava con fare interrogativo, gli mostrai la lettera che lesse con attenzione. Finito di leggerla mi rivorse un'occhiata per poi dire:<<Andiamo dalla polizia, non mi sento più al sicuro.>> in effetti aveva ragione, chi poteva sentirsi sicuro dopo aver scoperto che una persona a noi sconosciuta sapeva il nostro indirizzo con intenzione non del tutto buone.
Dopo dieci minuti passati a vestirci montare in macchina e dirigerci verso la stazione arriviamo lì. Ci accolse un carabiniere sulla trentina d'anni. <<Qual è il problema?>> chiese lui. <<È da mesi che subiamo minacce telefonicamente da numeri sconosciuti, per un mese si sono fermate ma oggi ci è arrivata una lettera dove minacciava di far del male al mio ragazzo.>> dissi io, sembravo calmo ma avevo una leggera ansia. Lyon invece era rimasto in silenzio tutto il tempo, mentre fissava la lettera, molto probabilmente era molto scosso. Il carabiniere ci chiese di lasciargli la lettera, così che fossero partite le indagini; lo ringraziammo tornando a casa.
Lyon's POV:
Appena ritornato a casa andai in camera a sdraiarmi sul letto, avevo bisogno di pensare a quello che accadeva. Perché cercavano di ostacolare me e Cico? Che cosa avevamo noi di diverso rispetto gli altri? Era forse perché eravamo due uomini? O perché veniamo da due mondi completamente diversi? Tante domande ma nessuna risposta. I miei pensieri vennero interrotti da una chiamata da parte di Nancy, appena accettai la chiamata mi ruppe i timpani con la sua voce squillante <<Indovina un pò cosa faccio!>> mi chiese lei alquanto emozionanta. <<Non lo so>> risposi io abbastanza apatico. <<Tra 3 giorni esco con un ragazzo!>> urlò entusiasta lei, non capii subito se fosse uno scherzo o meno. <<E mamma e papà? Hanno accettato?>> chiesi io, non erano molto propensi per le relazioni a quest'età, come del resto tutto il paese in cui vivevano. <<Ho inventato una scusa, ovvero che andavo a trovare un'amica.>>disse lei abbassando il tono della voce, segno che non si voleva far sentire. <<Mh... Non è che sia tanto convinto di questo tizio.>> dissi io, ero pur sempre il fratello maggiore e mi ingelosivo come tutti. <<Ne farai abitudine, comunque ti volevo raccontare che...>> Nancy cominciò a raccontarmi di un paio di vicende successe nella sua classe, mentre la mia attenzione andò a finire sul rosso che era appena entrato nella stanza chiudendosi la porta dietro, era a petto nudo con dei jeans neri slacciati, sorrideva maliziosamente, il che mi fece capire subito le sue intenzioni. <<... Che ne pensi?>> mi chiese alla fine mia sorella, anche se non avevo capito un tubero diedi ragione a lei e mi affrettai a staccare la chiamata. Poggiai il telefono sul comodino sedendomi sul bordo del letto mentre il mio ragazzo si avvicinava. <<come mai quella faccia?>> domandai io. <<Nulla, volevo solo fare una cosa.>>
Appena finita la frase poggiò le labbra sulle mie, facendomi stendere sul letto e lui sopra di me che si teneva con le braccia sul letto, le separò un attimo per prendere aria, per poi riattacarle sbattendo sui denti la lingua per ottenere l'accesso, cosa che gli venne subito concessa. Appena si staccò mi tolsi la maglia riavvicinando la bocca in quelle labbra sottili. Poggiò le mani sul mio petto, massagiandolo con cura mentre scendeva a baciarmi il collo, poi le clavicole fino ad arrivare ai capezzoli, leccandoli e mordicchiandoli. Cominciai ad ansimare, sentendo la sua erezione pulsare sotto i pantaloni, mi affrettai subito a toglierli, stessa cosa fece lui con i miei e rimanemmo entrambi in boxer. Finito il giochetto nell'areola si stacco per concentrarsi sui miei boxer, svilandoli e buttandoli chissà dove nella stanza, io nel mentre gli avevo messo una mano nelle mutande, massaggiando il suo membro mentre mi mordevo il labbro inferiore. Lui di tutta risposta mi alzò le gambe entrando in me con uno scatto, gemei leggermente. Cominciò ad andare avanti e indietro mentre io ero in preda al piacere, si allungò su di me per darmi un bacio, come sempre le nostre labbra si unirono; significato di più di mille parole. Dopo un pò venne e si sfilò dal mio interno. <<come mai tutta questa voglia improvvisa?>> domandai io appogiandomi su una parte del suo petto. <<Sei troppo bello che non si resiste>> disse dandomi un leggero bacio sulla fronte, gesto che mi fece arrossire leggermente. <<Notte>> bufonchiai io prima di andare sprofondare nel sonno. <<Buonanotte>> sussurrò Cico. Avevo come la strana impressione che qualcosa in quel momento non stesse andando per il verso giusto... ma non capivo cosa.
Heyyy
Suspense QwQ(mi dissocio da quel piccolo pezzo che ho scritto)
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"[𝑰𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐' 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒖𝒏 𝒄𝒂𝒍𝒊𝒄𝒆]" Lyontobbi~
FanfictionLyon si trasferisce in una nuova città per frequentare l'università, non lascia il suo paese di origine così tanto sereno, tutto ciò a causa di suo padre che non accetta che il figlio sia omosessuale. In questa nuova città uscirà con vecchi amici, c...