𝐓𝒽ℯ 𝐁ℴ𝓎 𝐅𝓇ℴ𝓂 𝐓𝒶𝒷𝓁ℯ 𝐅𝒾𝓋ℯ ⁵ ✫ ~ [𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤]

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𝐖𝐨𝐫𝐝 𝐜𝐨𝐮𝐧𝐭: 2041

"Aish, perché lascia sempre tutto in giro?" mi lamento io ad alta voce mentre giro per casa mettendo a posto i vestiti di mio fratello.

Dopo essermi lamentata un altro pò, sento il mio telefono squillare. Mi dirigo in salotto per rispondere, inciampando su un altro vestito di mio fratello.

"Dio lo ammazzo quando arriva a casa" mi innervosisco ancora di più, per poi finalmente raggiungere il telefono.

«Pronto?» rispondo io levandomi una ciocca fastidiosa di capelli corvini dal viso.

«Yujin si può sapere dove sei? Il capo sta cercando di contattarti da più di un'ora!» mi informa con tono poco pacato al telefono la mia collega, Minju.

«Minju ma cosa stai dicendo oggi è domen-» i miei occhi si allargano appena leggo "lunedì" in cima al mio display.

Sento Minju cercare di non ridere dall'altra parte del telefono.

«Preparati velocemente e vieni prima che il capo ti licenzi» dopo aver dato una risposta affermativa la saluto velocemente e mi infilo le prime cose che trovo: tra cui una felpa di mio fratello e dei semplici jeans.

Entro dentro la macchina e, dopo aver messo in moto, mi dirigo verso il ristorante in cui lavoro, per lo meno lo spero a questo punto.

"Eccomi" con tono affannato mi presento davanti al bancone.

"Yujin è la sesta volta che arrivi tardi questo mese!" dice presentandosi davanti a me il mio capo.

"Mi scusi, prometto che non succederà più" dico io sperando accetti di nuovo le mie scuse.

"Ed è anche la sesta volta che ti scuso Yujin. L'ultima, ti do l'ultima possibilità poi sei fuori" dice con sguardo serio. Io annuisco e, dopo essermi chinata leggermente, il capo torna nel suo ufficio.

Tiro un sospiro di sollievo, e Minju mi guarda scuotendo la testa.

"Ma si può sapere dov'è la tua testa ultimamente Yujin?" mi chiede la rossa accanto a me.

"Non lo so, non lo so neanche io" vado dietro il bancone e metto il grembiule del locale.

"Tuo fratello? Come sta?" chiede Minju cercando di essere più indifferente possibile.

"Minju vuoi il suo numero per caso? Me lo chiedi ogni giorno!" la prendo in giro io.

"Non è vero!" si difende lei, diventando rossa come la sua chioma.