𝐓𝒽ℯ 𝐁ℴ𝓎 𝐅𝓇ℴ𝓂 𝐓𝒶𝒷𝓁ℯ 𝐅𝒾𝓋ℯ ⁵ ✫ ~ [𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤]

² Students

𝐖𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐂𝐎𝐔𝐍𝐓:1260

"Yujin i buoni ieri li hai distribuiti no?" mi chiede Minju mentre io pulisco dei tavoli appena liberati.

"Si, se non sbaglio sono state solo tre persone ad ordinare ramen ieri" ricordo quei due ragazzi del gruppetto di liceali ed il ragazzo con tatuaggi e pearcing.

"Il ragazzo del tavolo cinque è venuto prima che tu arrivassi, se n'è andato subito dopo avergli detto che non c'eri" mi informa la rossa dietro al bancone lasciandomi stupita.

"Ti ha chiesto i miei orari?"

"No ma glieli ho detti io prima che se ne andasse" dice la mia collega lasciandomi scioccata.

"Minju è uno sconosciuto! E se volesse avere informazioni in più su di me per fare qualcosa di brutto?" mi allarmo io.

"Smettila di farti queste paranoie! Me lo avrà chiesto perché gli sarai piaciuta!"

"Ma se mi ha visto per due secondi in croce!" dico io dandomi una manata in faccia.

"Mi sembrava il tuo tipo, dovresti solo che ringraziarmi"

"Vedi come ti ringrazierò quando mi rapiranno" scherzo io, so che sono stata un pò troppo ansiosa prima.

Minju ride e prende il suo taccuino.

"Aspettalo dietro al bancone. Oggi servo io!" dice facendomi ridere. So che si sta già immaginando il matrimonio tra me e quel ragazze del tavolo cinque.

Sto dietro al bancone per più di un'ora, e mi sto già stancando. Davvero Minju pensa che quel ragazzo verrà di nuovo per vedermi?

"Minju non verra! Fammi prendere gli ordini ti prego, non ce la faccio più a stare ferma dietro al bancone!" mi lamento io per la milionesima volta.

"E va bene, fai quello che ti pare!" dice lei esausta dal mio comportamento.

Esco immediatamente da dietro ed inzio a prendere ordini.

Sembrerò strana, ma se non mi muovo oppure fatico abbastanza durante il lavoro, quando arrivo a casa non mi sento bene con me stessa. Voglio dire "oggi ho fatto proprio un bel lavoro". Sono fiera di me ogni volta che lo dico di sera.

"Scusa mi porti del ramen?" sento chiedere da una parte.

"Scusa mi porti del gimbap?" sento chiedere dall'altra.

Memorizzo le domande senza perdere tempo con il taccuino, e mi dirigo verso la cucina.

"Del ramen e del gimbap per favore!" alzo io la voce per farmi sentire.