Capitolo 16

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Mi rigiro nel letto.
Queste coperte mi stanno soffocando!
Le butto sul pavimento, e torno ad abbracciare il cuscino.
Di questo passo, non riuscirò a prendere sonno!
Afferro la sveglia.
Sono le due del mattino.
Sbuffo.
Fisso il soffitto.
C'è silenzio in casa; sento solo il rumore distante di qualche civetta.
Che palle! Non riesco a prendere sonno, sono stanca da morire, eppure...non posso fare a meno di pensare. Anzi, ho un pensiero fisso, ammettiamolo.
Circa due giorni fa, Natsu ha incontrato Mest di nascosto.
Di cosa hanno parlato?
Non mi ha detto nulla. In questi giorni, è sempre stato assorto nei suoi pensieri, come se fosse su un altro pianeta.
E se avesse qualche relazione?
Oddio! Ha una cotta per qualcuno?! Ma che c'entra adesso?!
Scatto a sedere.
Sono sudata!
Cavolo! Altro che sudore: sono terrorizzata!
Terrorizzata da cosa?
Conosco già la risposta: dall'idea che Natsu possa avere un'altra. Dopo la sfilata, mi ha fatto i suoi complimenti, quando invece mi sarei aspettata la sua solita sfuriata.
Forse, ha perso davvero interesse.
Mi metto le mani sulla faccia.
Se fosse così, che farei?
Che stupida che sono!
Sono innamorata di lui. Che cosa sto aspettando? Che lui si stanchi di aspettarmi e se ne vada con un'altra?
Oddio! Non lo sopporterei!
Mi sono abituata talmente tanto a sentirlo fare le sue frecciatine, che non sentirle mi dà quasi fastidio.
Scendo dal letto.
Sono sicura che è ancora sveglio.
Da quando è tornato, mi sono accorta che non dorme mai. Può darsi che abbia iniziato a soffrire di insonnia; a volte l'ho anche sentito guardare la televisione per tutta la notte, per poi far finta di aver dormito tranquillo, la mattina successiva.
Raggiungo silenziosamente il salotto.
Avevo ragione: da lontano, vedo una luce provenire dal divano. Deve essere il display del suo cellulare.
Mi avvicino e mi paro di fronte a lui.
-Cazzo!- esclama -mi volevi far morire, Lucy?! Ho visto diversi film dell'orrore in vita mia, e non voglio fare quella fine-
-Che stai facendo?- domando.
-Dormo-
-No, sei al telefono-
-Giocavo-
-Soffri di insonnia-
Anche al buio, vedo che esita.
-No- mente.
-Non dire sciocchezze. La mia era un'affermazione, non una domanda, Natsu. Da quando hai iniziato?- e mi siedo sul divano.
Lui non risponde.
-Due mesi?- continuo -sei?-
-Un anno e mezzo- ammette.
Sgrano gli occhi.
-Cioè tu non dormi da un anno e mezzo?-
-Già. Stupido, vero? Ho sempre avuto il sonno pesante, eppure appena metto la testa su un cuscino, la voglia di dormire va' a farsi fottere, perchè...-
Cala il silenzio.
-Perchè?- mormoro.
-Continuo a sognare quel posto. Mi perseguita. Chiudo gli occhi e vedo quella dannata stanza. Allora, partono i pensieri-
-Eh? Quali pensieri?-
Sento che si muove sul divano; nella penombra, vedo che si è messo a sedere.
-Ragionamenti, più che altro. Mi chiedo se quel sogno non mi stia dicendo qualcosa: forse devo davvero ricordare. Ma perchè?-
È assorto.
Non sta parlando con me, ma con se stesso.
D'accordo, sto per fare una cosa di cui mi pentirò, ma non posso lascarlo qui da solo, quando ha evidentemente bisogno di stare con qualcuno.
Mi alzo e gli tendo la mano.
-Vieni con me- mormoro.
Non risponde.
-Vieni nel l-letto con me- specifico.
Ho le guance che prendono fuoco. Per fortuna, siamo al buio.
-Come dovrei interpretare questa tua richiesta, Lucy?-
-N-non nel modo in c-cui la intenderesti- farfuglio.
-E come?-
-Non dormi, no? Beh, magari se v-vieni con me, p-puoi riposare-
Aspetta qualche momento, poi alla fine si alza.
La sua mano afferra la mia.
Senza dire una parola, saliamo le scale e raggiungiamo la nostra camera.
Fa un pò strano dire così: da due anni, sono l'unica che ci dorme, se non contiamo Emily che entra per pulire.
Quindi, ecco...è-è come essere una ragazza alle prime armi, che si porta il fidanzato in c-camera per la prima volta.
C-credo di aver reso l'idea.
-Hai cambiato le tende?-
-S-si. Happy le ha sbranate per ripicca: non voleva fare il bagno-
Sento che sghignazza.
Non è divertente! Le ho anche pagate un occhio della testa, e tutto perchè non si voleva far lavare da me, ma dai bambini.
Mi sdraio sul letto, lui rimane in piedi.
-C-che c'è?- mormoro.
-Vuoi davvero che venga lì?-
-N-non farmi cambiare idea-
Alla fine, si sdraia accanto a me, mentre io prendo le coperte, che avevo scagliato lontano.
Nessuno dei due parla per un pò.
Oh cavolo! Sono davvero imbarazzata.
Gioco con il lembo della coperta.
Che faccio, che faccio?!
No, aspetta. Gli ho chiesto di venire qui, perchè voglio che si riposi. Non è che anche io avevo un secondo fine?
Ma nemmeno per sogno!
O si?!
Sento che si muove nel letto.
Lentamente giro la testa nella sua direzione per vedere che sta facendo.
Adesso, è su un fianco, rivolto verso di me con la testa appoggiata sul palmo della mano destra.
Deglutisco a fatica.
Arrossisco violentemente.
C-che posso f-farci?
Natsu è davvero molto bello, anche quando ha quell'aria sbarazzina che mette in risalto la sua bellezza disarmante
-Lui era lì- inizia.
Eh?
Mi riprendo dalle mie farneticazioni.
-Chi?-
-Mest...-
-Lì?- domando -lì dove?-
-Sulla nave. Era sulla nave diretta a Giltena-
Anche io mi giro verso di lui.
-Aspetta. Perchè me lo dici solo ora? Sono passati due giorni-
Ho come l'impressione che mi stia nascondendo qualcosa. Avrà a che fare con quella strana tosse che a volte lo soffoca?
-Non sapevo cosa pensare-
-In che senso?-
-Diciamo che non riesco a capire come dovrebbe aiutarmi quello che mi ha detto-
-Cosa hai saputo?-
Sospira.
-Quella notte andai ad Hargeon- spiega -secondo Mest, il fatto che avessimo divorziato contava ben poco: per i nostri nemici, tu sei e rimarrai la moglie di Natsu Dragneel, ma niente di più. Solo Ultear aveva capito (troppo tardi) la tua minaccia, ma l'uomo che lavorava per lei non aveva, e credo che neppure ora, abbia interesse verso di te. Comunque...Mest era già d'accordo con Sorano. Insomma, lavoravano insieme, ma quella notte andò con loro-
-Loro?-
-Si. Il tipo di nome Kain Hikaru-
L'avvocato dell'accusa, penso.
-Un altro tizio di nome Rustyrose o simili, e un altro di nome Azuma. Mest mi ha spiegato che fanno parte dell'élite di questa operazione-
-Ti hanno seguito fin lì?-
-Già- e inizia ad accarezzarmi i capelli -mi hanno seguito fino ad Hargeon. La mia nave era diretta ad Alvarez, non a Giltena. È probabile che abbia deciso di andare lì, perchè sapevo che Zeref era là, ma sto divagando. Il viaggio sarebbe dovuto durare circa quindici giorni. Puoi dedurre da sola come andarono a finire le cose, no?-
-Hanno dirottato la nave. Poi, ti hanno buttato fuori bordo?-
-Più o meno. Dopo aver preso controllo della nave, hanno tolto di mezzo tutti i passeggeri tranne il sottoscritto-
-Quando dici tolti di mezzo, vuoi dire...-
-Si, Lucy. Li hanno uccisi tutti, fino all'ultimo bambino-
Rabbrividisco.
Ma come si può essere così spietati? Erano solo delle persone innocenti.
-P-prosegui-
-Mi hanno dato la caccia, mente la nave prendeva fuoco. Sempre secondo Mest, mi hanno colpito in testa, ecco spiegata la mia amnesia. E non solo: avevo la scatola con me. Ti rendi conto? Sapevano che ce l'avevo. E ora io non ricordo un cazzo-
Il suo tono di voce si fa duro.
-Natsu- e lo abbraccio -non arrabbiarti con te stesso. Non potevi ricordare-
Come è caldo!
Mi mancava questa sensazione.
Lui si scosta da me e mi guarda.
-Non capisci? Ora, la scatola è andata perduta, Lucy. Tutto quello che mia madre ha fatto, è finito in fondo all'oceano-
Ci penso un attimo.
Possibile che la scatola sia andata perduta?
-E se tu avessi portato via solo il contenuto?-
-Eh?-
-Mest ti ha detto qualcosa in merito? Una volta che ti hanno colpito, hanno preso la scatola?-
-In effetti l'ha detto...cazzo! Hai ragione! Lo avevo quasi dimenticato! Ha detto che sono entrati in possesso della scatola, mentre io mi buttavo in mare, ma...-
-Ma?-
-Ma era vuota!-
-Hai finto di averla con te- concludo -ecco perchè ti hanno inseguito. Credevano ti fossi portato dietro la scatola...-
-Ma invece ho solo rimosso il contenuto, Lucy-
-Non resta altro che ritrovare il contenuto, e distruggerlo- dico con sicurezza.
Lui non aggiunge altro.
Mi prende per il mento e mi bacia.
Dopo tanto tempo, mi lascio andare alla sua passione focosa, al suo desiderio represso.
Ci separiamo senza fiato, consci che i nostri corpi hanno già iniziato a cercare qualcosa di più di un semplice contatto. Le nostre gambe si sono intrecciate, mentre il suo petto ha aderito perfettamente al mio.
-Lucy...- mormora.
-Natsu...-
-Scopiamo?-
-M-ma, m-ma! N-non ti avevo detto di non a-approfittarne?!-
-Lo hai accennato-
-L-lasciami!- esclamo.
-Non so se ho voglia. Vorrei dormire abbracciato a te, posso?- mi implora.
Sbuffo.
Ricambio l'abbraccio.
-C-cretino, ottieni sempre quello che vuoi-
-Vero- mi sussurra -ma con te, me lo devo sempre guadagnare-
Sento che sto per scivolare nel sonno, quando lo sento parlare un ultima volta.
-Domani, andrò alla Balam, Lucy-
-N-non puoi- biascico.
-Perchè?-
Non rispondo, perchè mi abbandono al sonno.
Ritorno alla realtà diverse ore dopo, appena sento l'odore amaro del caffè.
Apro gli occhi.
C-che succede?
Sbatto le palpebre per i successivi due minuti.
Di fronte a me, c'è un vassoio pieno di dolci e biscotti, e anche qualcuno con un sorriso cretino stampato sulla faccia.
-N-natsu?-
-E chi credi che sia?-
Mi metto a sedere.
-M-mi hai portato la colazione in camera?-
-Si- e mi bacia sulla guancia.
Non faccio in tempo a dire altro che vengo investita dalle urla dei tre piccoli Dragneel.
-Mamma! Perchè fai colazione lì?!- strilla Emma.
-La mamma lo può fare!- le risponde Neele.
Oddio! Tra poco, mi vola la tazza di mano.
-Attenti- li ammonisce Natsu.
-Che bello, mamma!- urla Nashi e mi salta al collo.
-Si, si. Ho capito. Non farmi versare il caffè-
-Non capisco perchè sia così euforica, stamattina- afferma Natsu.
-Nashi...ciomp...lo è sempre...ciomp-
Uhm.
Buona questa brioche!
-E allora che vuol dire la frase 'oggi mamma e papà vengono nella mia scuola'?-
Quasi mi strozzo.
Ehm...mi ero dimenticata di questa piccola cosetta.
Lui afferra al volo che sto per dirgli qualcosa che non gli piacerà, anche se del resto a Natsu mi piace mai nulla.
-C'è Emily, vero?-
Neele annuisce.
-Potreste...Emma, non c'è bisogno di mordere quel pupazzo...dicevo, potreste andare da lei? Mamma e papà devono....-
Devono fare che?
-Devono parlare della tua scuola, Nashi- interviene Natsu.
Un secondo dopo, siamo soli.
Mi alzo dal letto: che mal di schiena!
-Allora?- e si siede.
Apro l'armadio.
-Cosa?-
-Che storia è questa? Andare a scuola di Nashi? Perchè?-
Questa gonna è troppo corta? No, aspetta. Non dirmi che non la voglio mettere per lui?
La metto, così capisco se non gli interessa per nulla.
-Mi ha chiamato il preside- spiego -stamattina non devi lavorare, o sbaglio?-
-No, non devo. Solo oggi pomeriggio. Perchè ci ha convocati? Non sarà mica che qualcuno importuna Nashi? Ci penso io, altrimenti- e stringe un pugno.
-Natsu, hai pensato che magari il problema è nostra figlia?-
Mi guarda con una faccia da idiota.
Oh! Ecco la giacca. È la mia preferita.
-Problemi? Lei? Nostra figlia è un angelo-
Scuoto la testa.
Niente da fare. Mai dire ad una padre che stravede per la figlia che invece che avere un angelo, ha un piccolo diavolo dai capelli rosa.
Mi volto a guardarlo.
Forse è troppo corta.
-Senti. Dobbiamo andare a parlare e basta, poi andrai dove ti pare, va bene?- esordisco.
Mi guarda a lungo, senza dire nulla.
Inizio a cercare la borsa.
-Inoltre- continuo -mi avevi detto che dovevi andare alla Balam, per...-
Le sue braccia si stringono intorno alla mia vita.
I battiti accelerano.
-N-natsu...-
-Andrò alla Balam- mormora -ma non puoi chiedermi di venire a parlare con quel tipo-
-P-puoi lasciarmi andare?-
-No-
Riesco a divincolarmi.
-Se hai d-dormito con me, n-non significa che p-puoi fare quello che vuoi!-
Oddio! Ho il fiato corto.
Mi è bastato solo questo contatto per farmi eccitare?!
S-sono una pervertita.
-Che hai messo?- esclama.
-Cosa?-
-Non ci vai di certo vestita così da quel preside, Lucy. Te lo scordi-
Finalmente!
No, no, smettila! Ma che vado a pensare?!
-Ah si? Non ti piaccio?- e metto bene in mostra una gamba.
-Non provare a provocarmi- sibila -non so cosa potrei fare-
I suoi occhi diventano color del petrolio. Lo vedo che si sta trattenendo.
Credo di capire perchè si diverta tanto a farmi le sue frecciatine.
-Va bene. Andiamo- proseguo.
Non raggiungo la porta che me lo ritrovo addosso.
Ovviamente, la porta sbatte e mi ritrovo con le spalle al muro.
-Cosa ti avevo detto?- sussurra.
-A-allora- mormoro -t-ti interesso a-ancora?-
Mi fissa sorpreso.
-Lucy- dice con voce dolce -credi che se non ti faccio nulla, significa che non ti voglio scopare?- e fa scendere la mano sulla spalla fino a scoprirla.
Il contatto con la sua mano, mi fa sobbalzare.
-D-dobbiamo andare, t-ti...oddio! Ma che fai!?-
Mi prende come un sacco di patate.
-Mettimi giù, maniaco!-
-Ma non ci penso nemmeno!-
Finisco sul letto.
-U-un secondo!- esclamo.
-Neppure mezzo-
Mi alza la maglietta e con studiata lentezza, inizia a risalire dall'ombelico fino ad arrivare ai miei seni.
Cavolo...sto trattenendo il fiato.
L'altra mano prosegue nel verso opposto.
No, no! Se mette le mani lì, è finita!
-N-natsu...porca miseria! F-fermati-
-No- e mi bacia il capezzolo attraverso la stoffa.
Gemo.
-Oh! Quindi lo vuoi, vero?-
Ma cosa credi, vorrei dire. Appare scontato dire che non ce la faccio a dire un cavolo.
-Lo vuoi, eh?- ripete e la sua mano entra nelle mie mutandine.
Non faccio in tempo a rispondere che la porta della camera si spalanca all'improvviso.
-Mamma!-
È Nashi! Ed è già vestita con lo zaino e le scarpe!
Mentre noi...oddio! Sono mezza nuda!
-Andiamo, mamma! Tu e papà giocate dopo!-
-Ho voglia adesso- si lamenta lui.
-S-smettila!- e lo scaccio.
Ci ha visto! Che cosa penserà dei suoi genitori?
Calma, Lucy. Fai finta di nulla.
-Ehi! Abbiamo iniziato una cosa. Questa non me la scordo!-
-Neppure io!- esclamo -visto che ti avevo chiesto di non approfittarne!-
Usciamo dalla camera da letto.
-E che palle- sibila -non ho voglia di andare a parlare con quest'uomo-
Nashi saltella davanti a noi, mentre scendiamo le scale.
-E chi ha detto che il preside è un uomo, Natsu?-












La storia è ormai arrivata a metà, ne siamo sicure. Ci siamo fatte un'idea di quanti capitoli realizzare per questo ultimo libro, quindi preparatevi psicologicamente. Natsu e Lucy dovranno affrontare un momento difficilissimo, un momento in cui riveleremo finalmente il contenuto della scatola. Rimarrete sorpresi, ma cercheremo di darvi tutte le spiegazioni possibili (frase un pò sibillina, ma vi assicuro che sarà presto tutto chiaro).

Comunicazione per la prossima pubblicazione: sarà venerdì 7 gennaio. Non vogliamo entrare troppo nel periodo natalizio 😅. Come sempre, interrompiamo le pubblicazioni per risposarci un pò (sperando che Bevvy possa tornare a scrivere).

Buon natale a tutti ed evitate di prendere le due canoniche taglie, che mi becco io nel periodo post natalizio.
A presto.

L'amika e (forse) Bevvy

Fairy Bride - Book Three - Between Time (Nalu Fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora