Mentre Natsu e Lucy tentano di ritrovare un rapporto, che sembra essersi perso nei due anni di assenza di Natsu, i due vengono convocati dal preside della scuola di Nashi per un breve colloquio.
Le incognite in sospeso sono molte: l'archivio segreto si trova alla Balam, ex sede di Avatar? E se fosse così, cosa contiene? Sono lì le risposte che cerchano.Non visto, celato agli occhi dei protagonisti, si muove il loro nemico senza volto...presto arriverà il momento di colpire...
Preservativo.
È l'unica parola che ho adesso nella testa.
Va bene, voglio essere chiaro: sin da quando ho iniziato a scopare (circa a quattordici anni, per motivi di lavoro, ma meglio sorvolare), ho sempre usato i preservativi. Non riesco a capire l'utilità di una pillola che non sai nemmeno se funziona. Inoltre, non si può sapere che tipo di malattia rischi di prendere, quindi meglio rompersi le palle ad aprire quelle minuscole bustine, piuttosto che beccarsi qualche strana infezione, no?
D'accordo. Dopo questa premessa, quello che mi ronza in testa è: se volessi provare a scopare senza preservativo, perchè detto tra noi, nel momento di massima eccitazione non capisco più un cazzo e stare a frugare in un cassetto per trovarli è abbastanza straziante, per quale motivo lo devi prendere in quel posto quell'unica volta?
Insomma, Nashi è nata per un 'errore', perchè Lucy si è fatta prendere la mano una mattina che ero tornato tardi da lavoro, ma è lo stesso una fregatura; fino a quel momento, avevamo sempre usato il preservativo, ed ecco che in quella sola occasione, ci rimani fregato.
Dove sta la fregatura?
Sta seduta sul sedile posteriore della mia auto, e si chiama 'figlia'.
Per carità le voglio bene, ma il problema sta nel 'dopo'. Se nascessero e poi fossero pronti per la vita là fuori, tipo il giorno dopo, non sarebbe meglio?
Lo ammetto: è tutto quello che sta nel mezzo che rompe, ovvero dalla nascita fino all'indipendenza economica.
-...poi ti faccio vedere la sala principale! E il giardino! Non è grande come il nostro, ma...-
E via discorrendo.
Quanto sarà? Venti minuti che parla?
Mi sta scoppiando la testa.
Sono passato dai monosillabi, ai cenni con la testa.
-Non capisco perchè devo venire anche io-
-Che cavolo di affermazioni fai? Sei suo padre per bellezza?- mi rimbecca Lucy.
Se ripenso che ci sono andato vicinissimo, mi cascano le braccia. Il mio amico è letteralmente in letargo a questo punto. Non ho nemmeno il coraggio di guardarlo, perchè temo che sia sparito.
L'unica nota confortante è sapere che Lucy si è accorta che la stavo ignorando e mi stavo comportando diversamente, sempre seguendo le direttive di Levy.
Sorrido tra me e me.
Fare il bravo ragazzo ripaga, eh?
-E allora? Esiste una clausola che dice 'andate a parlare con il preside delle vostre figlie'?-
-Perchè devi sempre lamentarti? Non sei di certo il primo. Lo fanno Gajeel, Gray, e anche Jellal-
-Vanno a sbattersi i coglioni a scuola?-
Gajeel che parla con un insegnante?
Ma non ce lo vedo per niente!
E di che parlano?
Lei sa cosa è una marmitta? No, signor Redfox, mi spieghi. Sa, mio figlio le fabbrica truccate, e ha solo sei anni.
-Piantala con queste uscite!- esclama lei -lo fai per tua figlia. Non vedi come è felice?-
La guardo nello specchietto.
Parlare a randa per venti minuti buoni, decantando le bellezze delle scuola, con gli occhi spiritati, significa essere felici?
Torno a guardare la strada.
-Poi, papà!-
-Si?- esclamo esasperato.
Non mi sfugge la sguardo assassino di Lucy.
-Rimarrai a scuola con me, vero? Voglio farti conoscere le mia amiche. Ho detto loro che sei il papà più bello del mondo!-
Eh no! Anche questa cosa, no. Non ci penso nemmeno: farmi vedere da un branco di mocciose per mia figlia?!
Che sono?! Un modello?!
-Ma non ci...ahia! Merda!- esclamo.
-Papà, non si dicono le parolacce- mi ammonisce.
-Ben detto, Nashi-
Non ci credo...Lucy mi ha tirato una gomitata nelle costole.
-M-mi farai morire-
-Vedi, Nashi- prosegue ignorandomi -papà deve andare a lavoro. Quindi rimarrà solo per parlare con il preside-
Nashi annuisce delusa.
Balam...
Devo andarci.
Ancora perso nei miei pensieri, vedo apparire la scuola di mia figlia; è un enorme edificio dai mattoni scuri, con i tetti rossi. Ci sono anche moltissime finestre:, segno chr il complesso non ospista solo le lezioni, ma anche dei dormitori per gli studenti più grandi. Al suo interno infatti, non esiste solo una scuola elementare, ma anche gli ari ordini e gradi, esclusa l'università.
-Lucy, ricordami perchè l'hai spedita in questo castello- le chiedo, mente scendiamo dall'auto.
-Di nuovo?!- e sbuffa -perchè è vicina alla Seven. In questo modo potevo venire a prenderla. In più, anche io ho studiato qui-
-Fino all'università?-
-No. Solo le elementari-
-Ancora non capisco perchè in questo carcere-
-Non è un carcere, Natsu!-
Nashi ci prende per mano e ci accompagna all'entrata.
-Oh! Miss Heartfilia- dice una ragazza, seduta dietro una scrivania.
-Ciao, Melody. Saremmo qui per un appuntamento-
-Ah si! Certo, andate pure- e indica un corridoio in penombra.
-Ciao, papà!-
-Ciao, Nashi- la saluto.
La vedo sparire dalla parte opposta, seguita a distanza dalla ragazza.
Che posto austero.
Sembra quasi il mausoleo dei Dragneel, ma meglio non dirlo a Lucy: darebbe in escandescenza.
-Come si chiama questo preside?- le domando.
-Beh...-
-Si, lo so- aggiungo -non mi piacerà, vero? Si dà il caso che siano poche le cose che mi piacciono, tipo...-
La mia mano scappa sul suo sedere.
Lei si blocca in mezzo al corridoio.
-Anche questa cosa fa parte di quelle poche?-
-Come lo sai?- chiedo angelico.
-Ho tirato ad indovinare- sibila -ma forse vuoi vedere che fine farà la tua mano, eh?-
La lascio andare.
-No, mi serve per altro- e ammicco.
-M-maiale-
Ci fermiamo di fronte ad un portone degno di un castello medievale.
-Senti- mormora -il preside è Minerva Orland-
-Come? Non è una giornalista?-
-Ehm, si. Ma suo nonno è andato in pensione un mese fa, e suo padre si è ritirato a coltivare bietole sulle montagne, quindi...-
-Ah! Ho capito-
No, non ho capito e francamente non me ne frega niente.
La gente ha la strana abitudine di cambiare lavoro, e trovare il modo di rompermi le palle.
-Lucy...-
Non finisco la frase che schivo per un soffio la porta che si apre.
-Avevo sentito bene: c'era qualcuno qui fuori-
Di fronte a noi, compare una donna dagli occhi allungati, un rossetto esageratamente rosso, e due strane trecce che fanno ricadere i suoi capelli neri lungo un corpo che...beh, farebbe venire i pensieri ai vecchietti bavosi.
-Entrate- ci invita.
-Natsu- mi trattiene Lucy per un braccio -comportati bene, per favore-
-Si, si. Va bene-
-E s-smettila di sbavare-
La guardo contrariato.
-Mi ferisci. Io sbavo dietro ad una sola donna-
Lei arrossisce ed entra.
L'interno è ancora più austero della scuola stessa, per non parlare di quelle tende nere.
Porca miseria! Sembra di essere in una cantina.
-Sedetevi-
Vorrei una sigaretta, le stanze in penombra mi fanno venire voglia di fumare.
-E così- inizia Minerva -lei è il padre?-
-Pare di si. Perchè siamo qui?-
Con la coda dell'occhio, vedo che Lucy mi implora di non essere diretto.
Che devo fare? Aspettare che parli lei?
Ho da fare.
-So chi è lei, signor Dragneel. Pertanto le risponderò subito: volevo accertarmi che la vita casalinga fosse adatta a Nashi. Sua, anzi, vostra figlia è una bambina straordinaria, e abbastanza vivace. Ho avuto molte occasioni per vederla, diciamo, in azione-
-In che senso?- chiede Lucy preoccupata.
-Niente di importante. Niente che meritasse di disturbarla, Miss Heartfilia. L'abbiamo trovata che andava a cavallo di alcune bambine solo per punizione, ma non è successo nulla. Ah! Mi scusi, dovrei dire signora Dragneel, giusto?-
Accavallo le gambe, annoiato.
-Non ci siamo ancora sposati-
E ormai non ci spero più.
-Sul serio? Trovo che non sia positivo per sua figlia-
-Lei è uno psichiatra infantile?- ribatto.
-N-natsu!-
Mentre ci sfidiamo con lo sguardo, sento vibrare il cellulare.
Lo prendo: è un messaggio.
STAI LEGGENDO
Fairy Bride - Book Three - Between Time (Nalu Fanfic)
Fanfic(Seguito di "Fairy Bride - Book Two - Into the Shadow") Il tempo passa in fretta, e si sa, le persone cambiano, crescono. Succede a tutti, compresa Lucy. Aveva solo ventiquattro anni, quando ha incontrato l'uomo che l'ha cambiata, e ora ne ha trentu...