-Fanne un'altra di bolla, papà!-
-Solo una, poi vai a dormire-
Inspiro l'aria e soffio nel piccolo gancio pieno di sapone. Alcune bolle partono e si infrangono sul divano, mentre Emma scorrazza e prova a prenderle.
Sono passati due giorni da quando sono tornato a vivere nella mia vecchia casa, anche se qualcuno continua a ripetermi che non è mia.
-È ancora a nome di Lucy e Natsu Dragneel-
-Tu sei legalmente morto!-
-Guarda cosa c'è scritto qui?- le ho detto.
Lucy non poteva credere ai suoi occhi: convincere il mio vecchio notaio a dichiararmi legalmente vivo, è stata una stupidaggine.
Intanto, ho scoperto che Emma è mia figlia. Pare che l'abbiamo concepita durante quell'ultima notte insieme, non in uno di quei momenti romantici. Ma dopotutto, Nashi è il risultato di uno stupro, mentre Neele sarà stato concepito nello sgabuzzino di qualche supermercato.
Emma si è subito abituata alla mia presenza (in meno di ventiquattro ore, è passata da chiamarmi signore a papi, e poi a maestro). Ne sono contento: conquistare i miei figli è il primo passo per conquistare il vero premio.
Potrete capire da soli che ho un bel problema: Lucy è arrabbiata.
Arrabbiata...
Diciamo che è abbastanza riduttivo. Credo che se tua moglie (o ex) butta gli occhi al soffitto quando apri bocca, o non vuole farsi vedere nuda, per non parlare della nuova sistemazione sul divano (visto che la camera da letto è off-limits), descriva al meglio la mia situazione.
-Emma-
Mi riscuoto.
Ecco, la suddetta donna dei miei sogni con la solita espressione corrucciata.
-Si, mamma?-
-È ora di fare un sonnellino. Forza-
Lei annuisce.
-Dopo giochiamo, papi?-
-Ovvio-
-Con Nashi e Neele?-
-Ai pirati!-
-Si, papi- e si avvia su per le scale.
Mi stravacco sul divano.
Lei rimane a guardarmi.
-Vuoi qualcosa dal mio corpo, tesoro?-
-Si, vorrei parlarti-
-Sono tutto tuo- dico malizioso.
Arrossisce, come ai tempi delle prime frecciatine.
-A-allora- e mi fulmina -d'ora e in avanti farai quello che ti dico-
-Perchè? Di solito come facevamo, amore?-
-Intanto per cominciare, smettila di chiamarmi 'tesoro', 'amore'...-
-Passerotto?-
-Pure quello-
-Perchè?-
-Non crederai mica di essere tornato e di riavere tutto?-
Mi metto seduto.
Il suo benvenuto mi ha fatto perdere la scommessa con Larcade. Accidenti!
Gli devo centomila jewel.
Vabbè, abbiamo ancora tempo per fare altre scommesse.
-Che vuol dire che non riavrò la vita di prima?-
-Compari qui all'improvviso...-
E addio.
Non la ascolto, perchè nella mia testa me la figuro nuda, mentre io le lecco...non lo so, ma di sicuro le lecco tutto, da capo a piedi.
-Insomma ricompari dopo due anni, per me è un pò una sorpresa. Non sono abituata ad avere un uomo in casa e...-
Si, si va bene.
Annuisco.
Cazzo, quelle tette! Si muovono mentre lei parla, ballano davanti ai miei occhi.
Ma come faccio a starla a sentire, se mi viene voglia di mangiarla? Se avete di fronte una bistecca, che fate? La state a sentire? No, la mangiate.
Ecco, è la stessa cosa, no?
-Quindi vorrei i miei spazi: niente frecciatine, baci, abbracci-
Mi riscuoto.
-Per sempre?-
-N-non lo so-
Mi alzo.
È ancora più bassa di me.
-Bene. Farò come dici-
-Eh?-
-Certo, perchè ti...- ma lei mi tappa la bocca con le mani.
Arrossisce all'improvviso e le ritira subito.
-S-scusami. Ma non v-voglio che tu lo dica-
Oddio! Le sue mani calde sulla bocca!
-Potrei sapere il motivo?-
-D-devo abituarmi a tutto q-questo-
-Vedi di fare in fretta- taglio corto -come dicevo, farò come dici. Niente frecciatine, non proverò nemmeno a saltarti addosso-
Anche se mentalmente parlando, è come se lo avessi già fatto
-Sul serio?-
-Si. Ma- e le prendo il mento -vedrai che sarai tu a venire da me. Da oggi, Lucy, parte la riconquista-
-C-che riconquista?-
-La tua-
-L-la mia?- poi capisce e mi scaccia a malomodo -piantala! Non sono un territorio da conquistare, maiale!-
-Sei il mio territorio preferito- dico malefico.
Lei scappa, e beh...io le vado dietro.
-Smettila di inseguirmi! A-anche questo fa parte degli accordi!-
-Non credo! Non hai detto nulla in proposito!-
Saliamo le scale di corsa.
-N-natsu!-
La sua voce è musica per le mie orecchie. Non credo di averla amata così tanto come ora.
-Devo parlarti!-
Al secondo piano, la porta della camera di Nashi si apre all'improvviso, e mia figlia compare tutta insonnolita, bloccando la corsa di Lucy.
-M-mamma?- farfuglia.
-Ah! Eccoti qui!- esclamo.
Lei si volta di scatto e strappa via il cuscino dalle mani di Nashi.
-Stammi lontano- sibila.
-A che gioco giocate?- sento dire.
Oh! C'è anche Neele.
-Sembra che hai svegliato tutti. Posa quell'arnese, Lucy- e calco il suo nome.
-N-no-
-Ti voglio dire una cosa-
-Cosa cosa?!- urla Emma.
Anche lei?
Manca Happy...oh! Eccolo dietro a Neele.
-D-dimmelo da qui-
-Va bene...-
Non continuo, perchè sento il rumore della suoneria del cellulare di Lucy.
Lei continua a fissarmi, mentre risponde.
-P-pronto?...Ehi! Ma cosa urli?!...Si, è qui...Ma che ti prende?!...Come? Una festa?!...Ma di che parli?...- e rimane a fissare il display -che storia è questa?-
-Cosa, Lucy?-
-Perchè una Erza fuori di sè mi ha appena chiamato, minacciandoti di morte e dicendo di aver organizzato una festa?-
Quasi dimenticavo.
-Ho chiesto un favore a Jellal- spiego e mi avvicino -vorrei fare una festa per noi, perchè sono tornato-
Lei indietreggia.
-Che ne dici?-
-Andiamo!- urla Emma.
-Che bello! Ci sarà anche Jack!- trilla Nashi.
Ancora?! Non si sposeranno, non finchè io respiro.
-Di nuovo?!- esclama Lucy.
-Cosa?- e afferro il cuscino.
-Hai fatto tutto di nascosto! L-lasciami!-
-Piccola sorpresa per te. E poi, ho preso il cuscino, non te-
-L-lo vuoi strappare?-
Con un gesto improvviso, glielo strappo di mano.
La prendo in braccio.
-M-mettimi giù-
Rimango fermo nel corridoio, con i nostri figli che ridono e ci corrono intorno.
Mi avvicino all'orecchio (mamma mia come è rosso!).
-Te l'ho promesso. Non ti farò nulla, proprio come quando ci siamo conosciuti, ricordi?-
Lei mi guarda sorpresa.
-Allora, vieni alla festa?-
-D-d'accordo-
La metto a terra.
-Chi vuole fare merenda?- domando.
-Io!- urlano all'unisono le tre pesti.
-Andiamo di sotto!-
-Natsu- e mi prende per un braccio, mentre i nostri figli si fiondano giù per le scale come razzi.
Ma come faranno?
-Si?-
-Che cosa farai riguardo alla scatola?-
-Per il momento, niente. Devo ancora lavorarci- e raggiungo la cucina.
Inutile nasconderlo. Non ho la più pallida idea di quello farò riguardo a tutta quella storia.
Siamo chiari: sono fuggito da Ishgar per proteggere tutti, ma quella scatola è ancora in circolazione, anche se non sappiamo dove sia.
-Ma che state facendo?-
Nashi, Neele ed Emma sono una sopra all'altro e stanno tentando di raggiungere la credenza.
-Vogliamo i biscotti- dice Emma con fatica.
-Levati di lì. Ci penso io-
-Grazie papà!- esclama Nashi.
Vorrei risponderle, quando improvvisamente mi sento strano.
Non di nuovo, penso.
Un peso al petto, il fiato corto.
Mi metto una mano sulla gola.
-Papi?- dice qualcuno, ma non riesco a sentire bene.
È già la seconda volta che succede, l'ultima è stata settimana scorsa. Ma cosa mi sta succedendo?
Inizio a tossire.
Mi manca l'aria.
-Natsu?-
Lucy compare sulla soglia della cucina.
Non davanti a lei, non davanti a lei.
Non voglio più darle preoccupazioni.
-T-tutto bene? Solo un pò di polvere-
-Qualcuno è tornato a fumare?-
Merda.
Come lo sa?
-No- mento.
-E quelle sigarette che ti escono dalle tasche di chi sono?-
Beccato.
Si avvicina e prende il bollitore.
-E va bene! Lo ammetto: ho ripreso a fumare-
Non risponde.
-I miei biscotti al cioccolato! Li voglio io!- urla Nashi.
-No, io!-
-Decido io, Neele!- si impone Emma.
Mi siedo al bancone con loro. Il peso sul petto è sparito.
-Quando sarebbe questa festa?- domanda Lucy.
-Domani. Casa di Erza-
So già che sarà incavolata nera.
Pazienza.
-Tieni- e mi passa una tazza di tè -Emma, piantala con le tue manie da capo e dai quei biscotti a Neele-
-D'accordo-
Rabbrividisco.
Qualcosa di morbido mi accarezza le gambe.
Oh! È Happy.
Mi salta in grembo e fa le fusa.
-Si, va bene. Anche tu mi sei mancato, ma per piacere ti potresti togliere?-
Miagola contradetto e salta giù.
-A che ora?-
-A che ora cosa, Lucy?-
-A che ora andiamo alla festa?-
-Alle quattro-
-Festeggiamo papà!- urla Nashi.
Gli altri sorridono tutti.
Anche io.
Lucy mi ha detto che Nashi non voleva credere alla mia scomparsa; non si è mai rassegnata, ecco perchè sprizza felicità da tutti i pori.
Lo stesso vale per Emma e Neele, ma lei...lei è quella scettica.
L'ho fatta soffrire, lo so, anche se ancora devo recuperare tutti i miei ricordi. Sono convinto che mi manca qualcosa, qualcosa di importante, ma non capisco cosa.
-Perchè non sei tornato subito?-
-Eh? Te l'ho già spiegato- rispondo, mentre i nostri figli corrono in salotto.
-Per quella storia della cittadinanza?-
Annuisco.
-Hai fondato la Twelve Cars per poter tornare. E hai ancora acquistato quella società ad Hargeon. Perchè?-
-Lucy- inizio e poso la tazza -non credo che tu sia una stupida. Hai sicuramente capito che ho preso una nave, che poi è naufragata e sono finito...-
-...e sei finito su di un'isola. Me l'hai detto. E l'isola era deserta?-
La guardo un momento.
Perchè me lo chiede?
Sfoggio un ghigno.
-Uhm...non lo so. Chissà-
-Cosa vuol dire chissà?-
-Non saprei: dire che c'erano delle belle donne nude, con indosso solo un perizoma, equivale a dire che era deserta?-
I suoi occhi mi scrutano.
-Maiale. E pensare che avevi detto di essere in astinenza da due anni- bofonchia.
Mi sporgo verso di lei.
-Perchè lo chiedi? Non avevi alcun interesse al riguardo poco fa-
-I-infatti. Non mi importa- e si alza.
Sospiro.
-Io mi sono trattenuto, ma tu non mi sembra-
-Cosa stai insinuando?-
-Tu e Larcade...quel bacio...come lo devo interpretare?-
-Io...ma cosa credi?! N-non si s-scopa con un bacio, idiota!-
-Questo lo so-
-E poi- continua -a quest'ora potevo essermi rifatta una vita!-
Rido.
-Smettila!-
-Scusa, ma con le difficoltà che hai avuto a venire a letto cone me, non ti ci vedo a farlo con un altro- e continuo a ridere.
-Potrei avere tutti gli uomini del mondo!-
-Vero. Allora perchè non hai provveduto?-
Esita.
-Beh?-
-N-non sono affari tuoi- e si avvia in salotto.
-Rispondi a questa semplice domanda-
Vedo che si ferma, continuando a darmi le spalle.
-I tuoi sentimenti sono cambiati, o no?-
Come mi diverto.
Non deve essere più allenata a certe frecciatine.
-Lucy?-
Si volta.
-Non. Sono. Affari. Tuoi- ed esce.
-Se poi scopiamo lo voglio fare con quella che mi piace, hai capito?!- urlo.
-Intanto smettila di fumare!- sento rispondere -sappi comunque che rimarrai in astinenza ancora a lungo!-
Sorrido.
Metto la mano in tasca e prendo il pacchetto di sigarette.
Le guardo.
Non ha tutti i torti. Le lancio nella spazzatura.
Credo che nessuno riuscirà mai a impormi queste cose, se non mia moglie.
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Fairy Bride - Book Three - Between Time (Nalu Fanfic)
Fanfic(Seguito di "Fairy Bride - Book Two - Into the Shadow") Il tempo passa in fretta, e si sa, le persone cambiano, crescono. Succede a tutti, compresa Lucy. Aveva solo ventiquattro anni, quando ha incontrato l'uomo che l'ha cambiata, e ora ne ha trentu...