-Mamma! Dove sei?!-
-Non c'è-
Compare un uomo stavolta.
Mi sono un pò stufato di queste rimpatriate.
-Igneel? Ci mancavi solo tu- dico sarcastico.
-Sono felice di vederti-
-La cosa non è reciproca-
-Oh suvvia! Non fare il duro. Sai anche tu che qui non posso farti niente-
Lo spero, visto che sto morendo o chissà che cosa.
-Allora? Che faccio?- domando.
-Spetta a te decidere. Puoi fermarti, oppure puoi continuare-
-Sono ad un bivio, come ha detto la mamma?-
-Si. Ma ricordati che i Dragneel non si arrendono senza combattere-
-Lo so-
-Quindi? Cosa sceglierai?--Dottore, il suo cuore...-
-Lo vedo. Si sta fermando-
-Non possiamo aiutarlo-
Si guarda le mani impotente.
Lo sa anche lei: ha di fronte a sè un caso perso. Ed è così doloroso sapere di avere un paziente sul letto operatorio e non poter fare niente per lui.
Beep...beep, beep.
-Cosa...cosa succede?- mormora la dottoressa Vanderwood.
-Signora- dice un tecnico con lo sguardo sorpreso -quest'uomo...-
-Non ci credo: è ancora vivo-
-C'è di più dottore. Il suo cuore sta battendo normalmente ora-
-Impossibile...-
Lo guarda.
La cassa toracica si muove lentamente, mentre il volto è concentrato, quasi corrucciato.
Quest'uomo sta lottando con tutte le sue forze, pensa.
-Va bene- esclama -saturazione dei polmoni?-
-Circa il 60 per cento-
E riesce a respirare da solo?
-Prendete un respiratore, presto!-
-Cosa vuole fare, dottore?-
-Dare tutto il supporto possibile. Sta combattendo la sua battaglia da solo, ma possiamo aiutarlo. Gli daremo ossigeno a sufficienza per andare avanti-
-Potremmo svuotare i polmoni-
-È fuori discussione. Quando lo hanno portato qui, non respirava: è stato facile aiutarlo. Ma adesso respira: se lo intubiamo per liberare i polmoni, il tempo di farlo e lo avremmo ucciso per asfissia. L'unica cosa che possiamo fare è dargli tutto l'aiuto che siamo in grado di offrire con ogni messo a nostra disposizione. Se però...- e lascia la frase in sospeso.
-Se però la saturazione fosse completa, allora non lo potremmo salvare- conclude uno degli infermieri.
-Si. Pertanto, devo chiedere il permesso alla moglie-
-Per cosa, dottore?-
-Se fosse necessario, dovrò effettuare un'operazione chirurgica ai polmoni--Cosa scegli, Natsu?-
-Mi vuoi dire che posso scegliere tra la vita e la morte?-
-Certo. Ma ricordati: la tua scelta non deve essere dettata dal bisogno di concludere la questione della scatola: la tua scelta deve essere consapevole-
Guardo a lungo la foschia di fronte a me.
Sto morendo.
Se lo faccio, abbandono tutto quello per cui ho lottato: la mia famiglia, i miei amici, Lucy...
Se vivo, non so cosa mi aspetta. Guarirò? Potrò avere una vita normale?
La morte sembra la strada migliore: potrei risolvere i miei problemi, e scaricare sugli altri la responsabilità di finire questa storia, compreso Zeref.
Sorrido.
-La risposta è ovvia, no?-
-Sul serio, figlio mio?-
-Si. Nessuna delle due-
Mi osserva sorpreso.
-Scelgo di svegliarmi, invece- spiego -non scelgo di certo la morte, non avrebbe senso: è l'unica certezza della vita. Ma non scelgo nemmeno la vita, perchè piena di incertezze. Quindi, scelgo di svegliarmi-
-Svegliarti?-
-Ovvio. Solo se aprirò gli occhi, saprò di essere vivo davvero, no?-
Lui sorride.
Non l'ho mai visto sorridere.
-Se hai deciso, puoi fare quello che vuoi. Continua a lottare-
-Prima che tu vada: io ti ho perdonato davvero, papà-
Quelle parole lo fanno sussultare.
Stavolta, sto dicendo la verità.
I suoi occhi si fanno lucidi.
-G-grazie, Natsu. Significa molto per me. Saluta tuo fratello da parte mia-
Lo farò, penso mentre sparisce.
Non so perchè, ma ho la netta sensazione che lui mi abbia sentito lo stesso.-Un'operazione chirurgica?!- esclama Gray.
-Si, ma devo avere il suo permesso, signora Dragneel-
Inizio ad osservare il pavimento dell'ospedale.
Operare? E se non lo salvasse?
Non ci sono certezze che questa cosa lo possa salvare.
-Non può chiedere a Lucy di fare una scelta del genere!- sento dire a Erza.
-E a chi lo devo chiedere?- esclama la dottoressa Vanderwood.
Solo a me.
Non siamo sposati, ma sono io l'unica che può fare qualcosa qui: Zeref è lontano, Mavis pure.
Alzo la testa e pianto i miei occhi in quelli della donna che deve salvare Natsu.
-Ha il mio permesso- sentenzio.
-Grazie. Le assicuro che farò in modo di non doverlo fare, intesi? Cercherò di aiutarlo senza operare direttamente-
Detto ciò, si avvia verso la sala operatoria.
-Ma Lucy!- esclama Gray -ti rendi conto di quello che hai fatto? Lo apriranno come una sardina!-
-Gran bella immagine la tua, ghiacciolo-
-È la verità, Gajeel-
-Ma magari Lucy non se lo voleva sentir dire- interviene Juvia.
Mi siedo.
Ora, non mi interessa proprio.
Devono salvare Natsu, tutto il resto può anche rimanere fuori da questo ospedale.
-Lucy- inizia Erza, sedendosi vicino a me -sei sicura della tua scelta?-
Non la guardo, osservo il soffitto.
-Se lì dentro ci fosse Jellal, o ci fosse tuo figlio, che avresti fatto?-
-Ecco, io...-
-Non chiedermi se sono sicura, Erza- continuo -dovresti chiedermi invece se sono sicura che ce la farà-
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Fairy Bride - Book Three - Between Time (Nalu Fanfic)
Fiksi Penggemar(Seguito di "Fairy Bride - Book Two - Into the Shadow") Il tempo passa in fretta, e si sa, le persone cambiano, crescono. Succede a tutti, compresa Lucy. Aveva solo ventiquattro anni, quando ha incontrato l'uomo che l'ha cambiata, e ora ne ha trentu...