chapter twenty-seven.

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Non era più abituato ad alzarsi così presto la mattina, sarebbe sempre rimasto un trauma.
Aveva gli occhi stanchi dal viaggio e il pensiero di tornare a scuola al momento gli faceva solo venire la nausea, ma ahimè aveva già saltato troppi giorni per permettersi di saltarne altri.
Era sciupato, senza forze, ma era felice, non gli importava di niente, perché adesso era il ragazzo più felice del mondo e non avrebbe smesso di esserlo, di sicuro non avrebbe smesso presto.

Si mise in piedi, camminando mogiamente verso la finestra per guardare il cielo azzurro, ed era ancora più bello di prima mattina, poi prese la valigia e la aprì prendendo il regalo di sua madre.
Non sapeva se gli sarebbe piaciuto, non era molto fiducioso, ma voleva comunque dimostrarle che dopo tutto lui ci teneva davvero e che aveva lasciato nel passato tutto il dolore e i pianti fatti a causa sua, almeno è così che voleva fare.

Aprendo la porta della camera con suo grande stupore si trovò la figura di Louis pronto a bussare su quel pezzo di legno bianco.

"Ei, che ci fai già qui?" Sorrise, perché è l'unica cosa che poteva fare ogni qual volta che vedeva gli occhi azzurri di Louis. Lo strinse forte a sé, lo strinse come se un pezzo di lui dovesse inglobarsi nel suo corpo, come se la sua anima fosse ciecamente collegata alla sua.

"Volevo passare del tempo con te prima di andare a scuola" Anche lui a sua volta lo strinse tra le sue braccia, appoggiando il mento sulla sua spalla e alzandosi sulle punte, mentre sentiva le mani di Harry aggrovigliate nei suoi capelli.

"È carino da parte tua, stavo per andare da mia madre, ho in mano il suo regalo" Non voleva allontanarsi, sarebbe rimasto tra le sue braccia per ore o per giorni se ne avesse avuto la possibilità.

"Uh, scendiamo allora." Ad allontanarsi fu Louis che tolse il mento dalla sua spalla e gli sorrise, vedendolo poi girarsi e scendere le scale ed Harry subito dietro di lui a seguirlo.

Si diresse in cucina, trovando sua madre intenta a lavare i piatti e Gemma che stava lì a fissare il vuoto.

"Buongiorno" Si pronunciò così questa mattina, facendo ricadere l'attenzione su di lui.

"Buongiorno tesoro." Anne si avvicina lentamente a lui prendendolo poi tra le sue braccia accarezzandogli gli unici ricci rimasti, anche se con i capelli lunghi era difficile averli.

"Ho un regalo per te." Porse il pacchetto a sua madre e lei senza perdere tempo lo scartò, senza dire niente, rimase lì, con la sciarpa tra le mani e gli occhi lucidi.

"Mamma, tutto ok?" Lei fece di sì con la testa e si avvicinò nuovamente a lui abbracciandolo come mai prima d'ora.

Nel mentre Louis sorrideva, lo faceva perché vedeva Anne più serena, percepiva che lì dentro Harry a questo punto sarebbe stato al sicuro e che nessuno più l'avrebbe trascurato.

"Allora perché piangi?" Harry allontanò sua madre per guardarla meglio negli occhi e vedere che anche questi stavano sorridendo oltre alle sue labbra.

"Grazie per questo meraviglioso regalo Haz." Prese un fazzoletto e se lo passò delicatamente sugli occhi.

"Figurati mamma, volevo farti qualcosa di carino." Mise in mostra le sue fossette facendo illuminare i suoi occhi verdi.

"Ora vado a cambiarmi altrimenti farò tardi a scuola." Anne annuì mettendosi poi di nuovo in cucina con ancora Gemma persa nel suo mondo, chissà a cosa pensa si chiese Harry mentre saliva le scale con Louis dietro di sé.

"Haz, tutto ok?" La sua attenzione si rivolse completamente verso la figura di Louis seduto al margine del suo letto.

"Sì, perché?" Si avvicinò a lui mettendosi a cavalcioni sulle sue gambe e affondando il viso nel suo collo, era stanco fisicamente e di andare a scuola non ne aveva proprio voglia.

do you know who you are? // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora