chapter forty-nine.

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"Allora, farete un viaggio abbastanza lungo, dove andrete?" Si trovavano a casa di Anne e Johannah, Louis non aveva ancora trovato il coraggio di entrare in casa sua.

Insomma, quella casa era piena di foto, di dettagli, di emozioni che avrebbero portato alla mente di Louis tutti i ricordi con Harry.

Lui non riusciva proprio ad accettarlo e non l'avrebbe fatto, non gli interessava se sarebbe crollato o altro, non avrebbe mai realizzato.

"Non posso dirtelo mamma, una signorina qui presente non deve saperlo." Aurora gonfiò le guance e si mise a braccia conserte facendo sorridere Louis.

"Adorabile." Disse lui facendo sbuffare Aurora che allungò le braccia per farsi prendere in braccio da Louis.

Strofinò il naso contro quello della bambina facendola sorridere.

Rimasero in silenzio perché realizzarono che non c'era niente da dire, come se una parte di loro si fosse spenta e forse non si sarebbe mai riaccesa.

"Oh ciao Louis." Girò il viso e vide Anne con una vestaglia lunga fino alle ginocchia, non aveva una bella cera, si intravedevano macchie di ogni tipo, soprattutto di cibo, aveva i capelli arruffati e due grandi occhiaie sotto agli occhi.

Louis gli fece un cenno con la mano per poi riportare lo sguardo su sua mamma.

"Va avanti così da quando siamo tornate, credo che le ci vorrà molto tempo." Louis si morse il labbro, in fondo gli dispiaceva sapere che Anne si sentisse così spoglia, così abbattuta per la perdita di Harry.

Lui sapeva che non era stata un granché, ma vedeva Harry felice insieme a lei così aveva iniziato ad accettare il loro rapporto. Purtroppo Anne si accorse di Harry troppo tardi forse, quindi non era riuscita a goderselo a pieno. Louis immaginava si sentisse in colpa, come se la morte, la malattia e la sofferenza dell'ultimo periodo fosse stata tutta colpa sua, non la biasimava affatto.

Anche Louis si sentiva in colpa, come se avesse realmente potuto fare qualcosa. Si chiedeva sempre cosa fosse successo se avesse smesso di picchiare Harry molto prima, se gli avesse confessato i suoi sentimenti senza trattarlo in quel modo. Forse poteva avere più tempo con lui, ma era troppo accecato dall'orgoglio per fare davvero qualcosa.

"Mamma, noi andiamo a casa." Si alzò dal divano con ancora Aurora in braccio mentre nell'altra mano aveva il gunzaglio di Holly, ormai era sempre con loro. Louis e Aurora certe volte la chiamavano Harry senza accorgersene, è come se Harry si fosse reincarnato in quella cagnolina, gli occhi verdi e il pelo scuro non aiutavano molto.

"Sei sicuro?" Chiese Johannah alzandosi mentre li accompagnava alla porta.

"Si mamma, prima o poi avrei dovuto farlo comunque." Diede un bacio in guancia a sua madre ed iniziò a camminare per arrivare a casa.

Si fermò davanti alla porta e rimase lì a fissarla per almeno cinque minuti, poi prese le chiavi dalla tasca dei jeans ed aprì la porta. Appena mise piede in quella casa le sue narici furono inondate di un odore molto familiare, quello di Harry.

Louis strizzò gli occhi per evitare di piangere e chiuse la porta. Portò Aurora in salotto e tolse il guinzaglio a Holly.

"Dobbiamo fare le valigie, fra pochi giorni partiamo. Sarà un bel viaggio in macchina!" Era davvero entusiasta di quel viaggio e non vedeva l'ora di portare Harry con loro.

Salirono le scale e la prima valigia che prepararono fu quella di Aurora misero tantissimi vestiti poiché sarebbero stati fuori casa per molto tempo, aveva intenzione ti ritornare in quella casa il più tardi possibile.

Andarono poi nella sua stanza, esitò un pò, ma poi aprì la porta. Davanti a lui si presentarono tutte le foto appese al muro e le foglie a tema heartstopper che Harry aveva fatto.

do you know who you are? // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora