L'aria era più fresca del solito e il sole era leggermente coperto dalle nuvole grigie che si erano formate su in cielo.
Harry e Louis stavano ancora dormendo, con il mare che continuava la sua dolce melodia come se fosse un canto delle sirene.
Dormivano in modo sereni, non avevano mai dormito così bene, forse è successo perché adesso le loro anime sono più in pace di prima.
Harry iniziò a muoversi piano piano strofinandosi gli occhi con le punta delle dita.
Aveva ancora la testa sul petto di Louis sentendo anche il suo braccio che gli ricopriva lo stomaco, gli stava dando quel calore che tanto amava così si mise ad accarezzare la sua mano.
A quel tocco Louis aprì gli occhi sorridendo subito al riccio.
"Buongiorno Lou." Gli disse lui alzando lo sguardo e sorridendogli.
"Buongiorno piccolo." Rispose accarezzandogli dolcemente le guance morbide.
"Cosa facciamo?" Chiese Harry mentre il suo sguardo ricadeva su quella distesa azzurra in movimento.
"Io direi di alzarci e tornare in casa perché fa un freddo cane." Harry ridacchiò un pò prima di alzarsi e porgere la sua mano per far alzare Louis.
Presero il loro telo mare, lo piegarono e si diressero verso casa con i piedi pieni di sabbia.
"Finalmente il caldo." Esordì Louis lanciandosi sul letto a pancia in giù.
Harry era ancora in piedi, ma dopo due secondi saltò sopra la schiena di Louis facendo ridere quest'ultimo.
"Ciao nanetto." Disse lui guardando il suo viso di traverso.
"Ciao gigante." Rispose lui ridendo e girando la testa verso gli occhi di Harry.
"Che ne dici se c'è ne andiamo presto da questa casa così prima di andare in aeroporto giriamo un pò i dintorni?" Era insolito che Harry proponesse qualcosa da fare, ma da giorni Louis lo vedeva sempre più solare.
"Mi piace la tua idea, perciò muoviamoci." Disse per poi girarsi e far cadere di schiena Harry sul materasso.
Risero entrambi, erano in armonia, avevano quella scintilla in più che li faceva brillare ad ogni minuto.
"Dai Harry, MUOVITI." Gli diede un pugnetto sulla spalla e poi si alzò iniziando a sistemare le loro cose.
"Ma è così bello guardarti fare tutto il lavoro." Chiuse gli occhi riaprendoli subito dopo sorridendo alla figura di Louis che mette in ordine i vestiti.
"Amore, ti amo tanto, ma devi sistemare anche tu, perciò io vado a farmi la doccia, intanto se ti va metti apposto qualcosa." Gli diede un bacio sulla fronte andando poi in bagno.
Harry era ancora sdraiato sul letto, così decise di prendere il suo telefono ed aprire le note.
Lì aveva tutto quello che lo rappresentava, c'erano i suoi pensieri e tutte le cose che voleva ricordarsi.
Una cartella in particolare era fitta di pensieri, quella sulle sue cose personali.
Aprì la cartella andando a rileggerne qualcuna, c'è ne erano alcune molto vecchie, soprattutto una che era anche senza titolo, decise di aprirla e si mise a leggerla senza farsi sentire da Louis.
"Preferisco perdermi tra lo sporco e il fango, pur di andare in giro con l'anima ormai spezzata. È sempre meglio morire in qualche buco, in qualche piccolo angolo del cielo dove nessuno possa vedermi. Vado incontro al mio dolore tutti i giorni, è più forte di me, qualcosa che quando scoppia non posso più controllore. Si fa sempre più spazio nel mio petto, fino ad arrivare a spargere i frammenti del mio cuore, uno a uno persi per strada in mezzo alle tenebre. Respiro e vivo, ma è come se di me fosse rimasto solo un fantasma che è uscito dal mio corpo e vaga con la testa abbassata e gli occhi rossi e gonfi. La mia vita è costantemente come una giostra, le prime volte è divertente ma poi, dopo varie volte inizia ad essere noiosa e pesante, qualcosa che non riesco più a sopportare, tra cicatrici e tagli, tra bastonate dietro la schiena e grida che riempiono le mie orecchie, grida che si fanno sempre più forti e profonde nella mia mente. Dico che sia meglio vivere infelici per un pò, ma subito dopo ricredo alla mie stesse parole, vivere infelici è come non vivere, pur provando ad essere positivi e ottimisti, l'ombra di pessimismo e solidudine invade la mia vista, inizio a vedere tutto nero senza nessuna sfumatura di colore, senza nemmeno uno spiraglio di luce, nemmeno un frammento di bagliore e intimità." Finì di leggere con le lacrime agli occhi, stupendosi del fatto che un pò di tempo fa aveva davvero perso sé stesso.
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do you know who you are? // harry e louis.
FanficHarry, ti ricordi chi sei? Harry, da troppo tempo aveva smesso di sapere chi era, non voleva più esistere o comunque stare a vivere in un mondo che di bello non aveva niente. Le sue attività erano andare a scuola e, se era stata una brutta giornata...