chapter eleven.

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Louis.

Ormai stava camminando da minuti, alla disperata ricerca di un muro dove poter sbattere la testa.
Pensava a come si fosse permesso di urlare ad Harry in quel modo. L'unica cosa che doveva fare era comprenderlo ed aiutarlo, ma ovviamente lui fece il contrario. Aveva degli strani problemi a controllare la rabbia.

"Sei solo un coglione Louis." Disse con disprezzo a sé stesso, mentre calciava dei sassolini per terra.

Camminò ancora per un po' prima di arrivare a casa ed entrare con il morale basso quanto lui stesso.

"Ciao Louis, ben torna-." Jo si fermò davanti alla figura di un Louis piangente e visibilmente distrutto.

"Tesoro, che è successo?" Lui si fiondò subito tra le braccia della madre singhiozzando sempre più forte. Così lei lo portò a sedere sul divano.

"Sono stato un coglione mamma." Disse qua e là tra le lacrime.

"Dimmi che è successo prima." Gli accarezzò i capelli, cercando di farlo rilassare.

"Ho urlato a Harry, l'ho reso così minuscolo. So cosa passa in famiglia, ma comunque ho deciso di fare di testa mia, ed ho sbagliato." Singhiozzò ancora una volta prima di alzare il viso ed incontrare gli occhi di sua madre.

"Sta tranquillo Louis, lui capirà, so che lo farà. Si vede quanto ci tiene e sono contenta che tu abbia trovato un ragazzo come lui, vedrai che riuscirai a sistemare le cose." Cercò di rassicurarlo mentre il suo respiro si faceva regolare e più calmo.

"Lo spero mamma, io lo amo tanto." Disse per poi riabbracciare sua madre.

Louis sapeva di aver sbagliato, ma la cosa che sapeva di più era che Harry era fragile. Anche con un solo soffio di vento lui si sarebbe scheggiato. Come un vaso di terracotta, che al primo movimento più aggressivo si crepa. Si sarebbe fatto perdonare di sicuro. Non poteva stare lontano dal suo Harry.

...

Passarono un paio di giorni dalla litigata dei due ragazzi. Harry era visibilmente distrutto, restava a letto tutto il tempo dicendo sempre a sua madre di non aver fame. Riguardava le foto che aveva fatto a Louis e ci piangeva sopra.

"Mi manchi, Lou, perché non torni?" Si diede dello stupido da solo visto che stava parlando ad una foto.

I suoi singhiozzi furono interrotti a causa di qualcuno che bussava alla sua porta, era Anne.

"Tesoro, c'è qualcuno per te" Ad Harry gli si illuminarono gli occhi, sperando con tutto il cuore che fosse Louis, è per sua grande fortuna era così.

"Ei..." Disse Louis in un sussurro, con la testa bassa e gli occhi lucidi.

"Ti ho portato queste." Aveva in mano un mazzo di rose bianche, aveva preso questo colore pensando ad Harry e alla sua anima pura e buona.

"Sono bellissime." Disse Harry prendendole ed annusandole per poi stringerle al petto.

I due erano a disagio, si formò un silenzio imbarazzante. Composto solo dai loro sospiri e qualche sorriso accennato. Per fortuna fù Louis a rompere il ghiaccio.

"Harry...Mi dispiace tanto per come mi sono comportato, non avrei dovuto urlarti in quel modo. Ho alcuni problemi di rabbia che sto cercando di migliorare, lo farò perché vederti piangere in quel modo è l'ultima cosa che voglio. Ci tengo molto a te, sei una tra le persone ormai più importanti per me. Sei entrato nella mia vita cambiandola, migliorandola è facendola tua. Harry tu hai una parte di me ormai, è non mi interessa se mi respingerai o caccerai via, sta volta non farò l'errore di andarmene."

Fece un sospiro prima di andare avanti, mentre Harry continuava a guardare i suoi calzini bellissimi, precisamente con la pizza, regalati da Niall ovviamente mentre si mordeva il labbro ed ascoltava con attenzione.

do you know who you are? // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora