Qualche ora dopo...
Mi alzo alle 5 e mezza, vado in bagno, mi lavo io viso e i denti e vado in camera mia per vestirmi.
Indosso un paio di pantaloni corti di tuta, una maglietta larga e le jordan nere, mi sistemo i miei capelli a stile fungo e vado a fare colazione. Prendo del latte e dei cereali, li metto in una tazza e incomincio a mangiarli mentre mi deprimo guardando le storie di insta di persone in vacanza 100.000 volte più felici di me.
Finisco di mangiare, poso la tazza nel lavandino che laverò stasera e vado nella stanza di lele con la speranza che non mi finisca un cuscino in faccia dato che sono le 6 del mattino.
A: << madame si vuole alzare? >> dico in piedi vicino al suo letto
A: << lele >>
Ancora niente.
A: << Emanuele, porca puttana, alzati >>
E: << ma non vedi che ore sono? >> dice con la voce di chi si è appena svegliato dal coma
A: << mio padre ci prende a calci in culo se non siamo lì tra 40 minuti esatti >>
E: << cosa devi dire a tuo padre appena mi vede là? >> dice mettendosi a sedere sul letto lasciando intravedere le sue forme perfette
*Alex, l'amichetto in mezzo alle gambe*
-non me lo ricordare, grazie-
A: << ti ha già visto alcune volte, Gaia altrettanto, Maria pure, il problema sono gli altri 3 >>
E: << quanti siete? >>
A: << io, mio padre, Gaia, Maria, Matilde, Camilla e Samuel >>
E: << ok mo ho l'ansia >>
A: << tranquillo, Camilla è la ragazza di Gaia e Matilde e Samuel si amano da morire ma non lo ammettono >>
A: << sono simpatici >> aggiungo
E: << va bene >> dice alzandosi
A: << io ti aspetto giù, il bagno è in fondo al corridoio se ti serve >>
E: << grazie >> dice sorridendomi
Esco dalla sua stanza e vado giù a sedermi sul divano.
Dopo 10 minuti lo vedo scendere. Ha dei pantaloni corti azzurri, una maglietta bianca che lascia intravedere il suo tatuaggio e le jordan azzurre.
Tutto rigorosamente mio dato che non ha ancora i suoi vestiti.
E: << andiamo? >> dice lui già vicino alla porta
A: << si >>
Usciamo di casa e ci avviamo verso il negozio. Il sole è sorto da poco e cominciano a cinguettare gli uccellini.
Porca puttana li sparerei tutti.
Arriviamo al negozio e lì trovo soltanto mio padre, Gaia e Camilla.
A: << tutti gli altri? >>
P: << Maria viene alle 8, Matilde e Samuel dovrebbero arrivare tra poco >>
A: << ok >
G: << io sono Gaia >> dice sorridendo vicino a leleC: << io Camilla >>
E: << Emanuele >> dice sorridendo
Dopo le varie presentazioni, Gaia mi chiude in magazzino.
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Quei fottuti occhi verdi
RomanceAlex ed Emanuele, 18 e 19 anni, figli di un negoziante e di un avvocato, senza madre. I due si conosceranno per caso e dopo varie avventure passate insieme uno di loro si dichiarerà. Il loro amore, però, verrà ostacolato dai loro stessi padri a caus...