Dopo neanche 20 minuti...
Apro gli occhi e guardo l'orologio che segna le 4 e 5 del mattino. Non riesco a dormire, non riesco a trovare una posizione comoda e mi fa male tutto. Decido di alzarmi e di andare giù. Vado in cucina e apro il frigo. Tiro fuori una birra, la apro e vado fuori a sedermi sugli scalini. Comincio a bere fino a quando non finisco la bottiglia. Poso la bottiglia e mi avvio verso il mare. La luna riflette sul mare e c'è quell'arietta fresca d'estate. Mi siedo di nuovo sulla sabbia e mi metto a guardare il mare.
Davvero sto attraversando tutto questo? Anzi, sto davvero attraversando tutto questo da solo? Non so cosa fare per uscirmene e il motivo di tutto questo è collegato a Matteo, o meglio, alle cazzate che fa lele verso di lui. Si, il motivo del mio male è lele. La persona che amo di più al mondo mi ha fatto del male senza saperlo. La persona che voglio al mio fianco per tutta la vita mi sta uccidendo. Perché mi sono innamorato di lui? Perché mi sono innamorato della persona che mi sta facendo del male?
*non è lele il motivo del tuo male, ma Matteo, è lui che ti ha procurato tutti sti lividi e tutti sti tagli, non lele*
-lele è il motivo per il quale Matteo fa questo-
*Alex, Matteo è fuori di testa, secondo te che cazzo sono tutte quelle siringhe nel bagno? Eh? Si tira il sangue da solo secondo te?*
-può darsi di si-
*no coglione, quello si droga e tu ancora lo devi capire, devi ancora capire che lele non ti farebbe mai del male e se gli dici quello che stai passando ve ne ritornate in Italia senza problemi*
-non ho intenzione di dirgli quello che sto passando, neanche a papà-
*Alex, lele ti ama, non so come cazzo fai a non capirlo, ti ama, si vede che ti ama e che farebbe di tutto per te, lo stai perdendo piano piano e se arriva a sapere quello che stai passando da un'altra persona lo perderai definitivamente*
-lele non mi ama, lui non mi ha mai amato e mai mi amerà. Ok? E basta dirlo che mi fai solo stare male-
Prendo il telefono e nonostante le lacrime riesco a mandare un messaggio a Gaia.
ALEX: mi manchi
GAIA: anche tu mi manchi Ale, ma da te in questo momento non è notte?
ALEX: sono le 4 e mezza del mattino
GAIA: e perché non stai dormendo?
ALEX: non ho sonno, e non mi va di vedere lele
GAIA: perché? È successo qualcosa?
ALEX: si, ma non starò qui a raccontarti tutto
GAIA: Alex, cerca di ragionare porca puttana, io e te ci siamo sempre detti tutto, perché ora non vuoi dirmi cosa ti sta succedendo? Sei strano in questi ultimi giorni e non sono l'unica che se n'è accorta
ALEX: c'entra Matteo
GAIA: se è colpa del cavalluccio marino perché dai la colpa a lele?
ALEX: perché c'entra anche lele
GAIA: Ale, qualsiasi cosa sia successa, ricorda che lele darebbe la sua vita per te, e forse anche tu per lui, ti devi mettere in quella fottutissima testa che ti ritrovi che voi 2 vi completate, vi amate da impazzire e tu non vuoi capirlo
ALEX: lui ama un altro, e non ti ho scritto per parlare di noi, anche se un noi non esiste
GAIA: senti Alex, qualsiasi cosa ti serva, anche dei soldi, chiedilo a me, devi ammazzare qualcuno? Chiedilo a me. Prometto che ti aiuterò in tutto. Se ti serve una mano per uscire da quello che stai passando, chiedilo a me. Proverò a darti una mano. Non mi va di vederti così, perché sei mio fratello, anche se si fa per dire, per me sei come un fratello maggiore e dato che tu hai aiutato me in un periodo buio della mia vita, io aiuterò te, ma mi devi permettere di farlo.
STAI LEGGENDO
Quei fottuti occhi verdi
RomanceAlex ed Emanuele, 18 e 19 anni, figli di un negoziante e di un avvocato, senza madre. I due si conosceranno per caso e dopo varie avventure passate insieme uno di loro si dichiarerà. Il loro amore, però, verrà ostacolato dai loro stessi padri a caus...