Capitolo 27

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EMANUELE POV

D: << perché non vai da lui? >>

E: << perché non sono io quello che gli deve delle scuse >>

P: << se voi non vi foste mai messi insieme questo ora non sarebbe successo, erano 20 anni che non lo vedevo a questo e sicuramente non mi andava di farlo >>

E: << ma le senti le stronzate che cacci? Sarebbe colpa nostra ora? Sarebbe colpa del nostro amore? >>

P: << si >>

E: << tu come la pensi? >> dico al padre di Alex

D: << penso che quello che ha detto tua padre sia una grandissima cazzata, come cazzo ti viene in mente di incolpare i nostri figli per colpa di un nostro errore? >>

P: << non è stato un errore amarci >>

D: << ma lo è stato tenere tutto nascosto >>

E: << come la risolverai con Alex? >>

D: << lo conosco, non mi perdonerà tanto facilmente >>

P: << vai da lui, forse gli farai tornare il sorriso almeno per adesso >>

E: << da lui ci vado solo perché non mi piace vedere la persona che amo stare male, ma in questo caso non sono io quello che deve fargli tornare il sorriso >> dico uscendo dalla stanza

Vado nel salone e lo trovo rannicchiato con la testa sotto al cuscino a piangere.

E: << Ax >> dico avvicinandomi al divano

A: << voglio stare da solo >>

E: << sicuro? >>

A: << si ma voglio stare solo con te >> dice cacciando la testa da sotto al cuscino

Ha gli occhi rossi e le guance piene di lacrime.

Mi siedo affianco a lui.

E: << ne vuoi parlare? >>

A: << con mio padre, con te non ho nulla da dire >>

E: << va bene >>

A: << o meglio, ci sono tante cose che devo dirti, ma sono troppo sdolcinate >> dice guardandomi

E: << sono ben accettate anche quelle >>

Mi sorride si alza dal divano per poi mettersi a cavalcioni sulle mie gambe.

E: << amo ma odio allo stesso tempo quando fai così >>

A: << mh perché odi? >> dice prendendo a baciarmi il collo

E: << perché mi fai uscire di testa ogni volta >> dico inarcando la testa all'indietro

Si sposta a baciare il pomo d'adamo e risale lungo il mento fino a finire a pochi centimetri di distanza dalle mie labbra.

A: << farti questo mi aiuta a stare bene >> soffia sulle mie labbra

E: << allora puoi farlo tutte le volte che vuoi >>

Elimina quella distanza che c'è tra noi e mi bacia portando le mani dietro alla mia nuca e avvicinandosi di più al mio bacino.

Poggio le mani sui suoi fianchi ed inserisce la lingua nella mia bocca.

Cominciamo ad assaporarci e nel frattempo il mio amichetto è andato a fanculo.

A: << ti serve un aiutino? >> dice staccandosi per un momento dalle mie labbra

Quei fottuti occhi verdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora