capitolo 25

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aka pov's

mi alzo dalla poltrona su cui ero seduto, mi stiracchio e mi avvicino alla cucina sotto lo sguardo di samu.

prendo una tazza e mi faccio una tisana per almeno, non pensare a tutte queste paranoie che mi sto facendo da quando mia cugina e LUI sono andati via.

mi stringo nella mia calda coperta blu per colpa di questa giornataccia che si fa sentire dalle 3:00 di sta mattina.

« dovrei smetterla di farmi tutte queste paranoie samu? ceh, é impossibile che loro due ecco.. si insomma, hai capito. non potrei sopportare questa cosa.»

mi giro per guardarlo e vedo che lo stava facendo anche lui, non mi dice niente.

« ho notato come si guardavano prima samu» dico con tristezza.

« sono preoccuato»
mi giro per recuperare la tazza per poi appoggiarmi con le mani al bancone.

il pensiero di lui e lei adesso, una cioccolata calda all'interno di un bar, le loro labbra che si scontrano..
sento samuele avvicinarsi a me con passi leggeri, per poi sentire la sua calda mano nella mia schiena.

« non puoi fermare il loro amore»

sangiovanni pov's

mano per la mano, insieme.
sapete i film d'amore americani? ecco, mi sembra di stare in quelli.
la pioggia si é fortunatamente calmata e siamo dentro ad un bar mezzo vuoto, al calduccio.
« vuoi mangiare qualcosa» mi chiede lei con un sorriso stampato in faccia.
« stai tranquilla non ho fame.. tu?»

« zero fame» mi indica sottolineando la parola zero.

mi avvicino a lei e le do un veloce bacio sul naso, ne avevo proprio bisogno.
il fatto non é che ne avevo bisogno adesso, ne ho bisogno tutti i minuti, tutti i secondi, tutte le ore.

senza di lei non posso stare

pov's giulia

adoro il suo modo di tenermi lontana dai pericoli, di proteggermi, delle sue attenzioni, ma non abbiamo ancora messo in chiaro una cosa, e forse non dovrei farmi tutte queste paranoie.

ci sedie nei divanetti prolungati e io mi appoggio alla sua spalla per sentire il suo dolce profumo.

« perché hai quella faccia giulietta mia»
sorrido per il nomignolo che mi ha dato, e lo abbraccio

« umh stavo pensando»
mi prende e mi abbraccia piú forte.

il fatto é che stavo pensando a noi, che cosa siamo noi.
non voglio essere ferita, non ora che tutto sta andando per il verso giusto..

non voglio rovinare l'atmosfera, quindi cerco di non strozzarmi con i miei stessi dubbi e di reprimere i sentimenti.

passano minuti che ci sembrano secondi perché stando insieme questo si prova.

però all'improvviso nel bar entra un tipo strano, che riconosco subito...

« non ci voleva» dice sangiovanni piú a se stesso che a me.

sono paralizzata, ho paura.
vedendo quel maniaco mi risalgono in mette tutte le cose che mi ha fatto.

flashback

avvicina lentamente a me.
non parla ed é meglio cosí.
con la punta del coltello mi tocca il braccio e lo trascina fino al mento.
questo mi provoca un taglio che va dal braccio fino al viso.
piango dalla disperazione e dalla paura.
<< t-ti prego, n-n- n- non farmi del male>>
riesco solamente a dire queste poche parole balbettando prima di scoppiare in un pianto doloroso.
il sangue cola nel mio braccio e lui fa la stessa cosa dall'altra parte.
però questa volta trascina quel maledetto coltello dalla gamba al braccio.
gemo.

fine flashback

☘️

capitolo un po'piú lungo del solito.
come state?💗
vi sta piacendo?

ridere /SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora