capitolo 27

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« che succede» mi dice il cugino di giulia alzandosi dalla poltrona.

appena cerco di parlare le parole mi muoiono in bocca, devo parlarle.

« allora?» dice avvicinandosi minacciosamente.

« ei ei calma, vado da lei»
dico io dirigendomi verso la stanza di Giulietta.

piano piano busso alla grande porta.
visto che non mi risponde nessuno la apro e stranamente non é chiusa a chiave.
ed eccola li, ranicchiata su se stessa con le coperte fino al collo e le lacrime sul viso.

« abbiamo sbagliato ad uscire da questa casa» mi disse singhiozzando.
« non volvevo che succedesse sangio, non volevo»

chiusi la porta dietro di me, e mi avvicinai a lei.
« ei, come facevamo a sapere che ci stava aspettando li?
tranquilla che adesso si é risolto tutto quanto, non ci dará piú fastidio. e se ci prova giuro che-» giulia non mi fece finire la frase, perché iniziò a parlare.

« é proprio questo il problema sangio! non volevo che lo picchiassi fino a fargli colare del sangue ovunque!»
si mise le mani in faccia dal mix di emozioni che stava provando in quel momento.

ha ragione, sono stato un coglione di doppia categoria.

« scusami, non avrei dovuto farlo. ma quando qualcuno vuole toccare qualcosa di mia proprietá mi sento impazzire!»

aspetta, cosa avevo appena detto?
che coglione...

diventò tutta rossa in viso e si nascose sotto le coperte. peró é cosí carina quando fa cosí!

mi distesi vicino a lei, potevo sentire il suo respiro nel mio collo. questa ragazza mi fa venire i brividi.

« ti ho già detto che sei il miglior ragazzo di sempre sangio?»

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eii

ridere /SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora