capitolo 13

1.4K 54 1
                                        

sangiovanni

quando si ama una persona, finalmente capisci che hai paura di perderla.
non posso perdere giulia, pensavo.
non posso perderla ora che l'ho trovata dopo un sacco di tempo, dopo aver cercato in tutti gli angoli nascosti del mondo.
in tutta la mia vita, ho sempre avuto paura di perdere le persone che amo, come mia mamma, mio papá, mia sorella, i miei amici e tante altre persone che hanno iniziato a fare parte della mia vita da molto o da poco tempo.
ma a volte mi chiedo: c'é qualcuno la fuori che ha paura di perdere me?
era questo che pensavo, mentre aka ed io aspettavamo l'uscita di lei.
della persona che mi ha stravolto la vita; e la cosa che mi fa piú strano é che ci é riuscita in pochi giorni.
quando mi ha dato quel bacio all'angolo della bocca, non pensavo di provare tutte queste emozioni.
non le ho mai provate con nessuno, ma lei é riuscita ad essere la mia prima volta.
la prima volta di una lunga serie.
quando poi siamo tornati a casa non ho voluto proferire parola su quello che era successo. so che era imbarazzata e anche se l'istinto mi diceva di parlarle non lo feci, per lei. se fosse stata un'altra persona ne avrei sicuramente parlato, ma lei era giulia e giulia era lei.
all'improvviso entrò una donna alta circa 1.70 che ci disse che giulia ormai era in piedi da un po' e che le ferite si vedevano ancora anche se non le facevano male.
ed eccola lì, in tutto il suo splendore.
trucco colato, occhiaie e tagli. ma a me piaceva cosí.
<< fate attenzione lei non può->> cercò di dire la dottoressa, ma io e luca eravamo giá nelle braccia di lola.
<< non può stare troppo in piedi>> finí di dire con un sorriso nelle labbra vedendo quella scena.

3:00

dopo aver scambiato alcune raccomandazioni con la ragazza dell'ospedale, siamo subito tornati a casa facendo attenzione ad ogni minimo passo della ballerina.
le tipiche domande nel viaggio sono state queste:
<< sei comoda cosí?>>
<< hai sonno?>>
<< hai mal di testa?>>
<< come stai?>>
ecc ecc ecc.
ma era pur sempre stata quasi aggredita da un maniaco, quello era il minimo che potessimo fare!
arrivati a casa poggiai giulia nel letto mentre io mi andai a fare una doccia fresca.
le mie ferite non sono tanto grandi quindi un po' di disinfettate, massimo due giorni e il mio corpo sarebbe tornato come nuovo.
ancora non riesco a credere che la mia ballerina, stava per essere accoltellata da un tizio incontrato a caso nelle stradine di roma. ma siamo matti?
esperienza che non scorderò mai.
mai.
metto il pigiama ed esco dal bagno ormai diventato calduccio grazie alla stufa che pochi minuti fa avevo spento.
chiusi tutte le finestre per non fare entrare il gelido dell'inverno, e mi recai da giulietta che dormiva beatamente nel letto matrimoniale del mio colore preferito, rosa.
le persone mi hanno giudicato sempre per il mio modo di vestire e a giulia, da come mi ha raccontato é sempre stata presa di mira per la sua diversitá.
ma sapete cosa vi dico?
vivete e lasciate vivere.
cosa vi cambia se una persona invece di indossare il nero perché maschio, quel giorno indossa il rosa.
cosa vi cambia se una persona si ambienta in un modo diverso dal vostro.
cosa vi cambia se una persona vive in un modo diverso dal vostro.
e cosa vi cambia se le persone sono amiche di quella determinata ragazza o ragazzo anche se definita strana o strano.
cosa vi interessa sinceramente?
perché vi dovete sempre intromettere in fatti che non sono vostri.
perché dovete ridere e prendere in giro qualcuno, se é di un colore diverso oppure ha i denti con delle fessure in mezzo.
che ha fatto di male alla fine quello che prendete di mira?
<< sei pensieroso>>
quella voce mi fece sobbalzare. Giulia era sveglia.
<< stavo soltanto pensando alla giornata che ho avuto oggi.>> dico.
<< umh umh>> da questo posso dedurre che abbia capito che stavo mentendo, ma non vuole rompermi.
<< dormi ballerina, dormi>> le dico dandole un bacio nella fronte.
proprio come piaceva a lei.

autrice

☘️

ei ciao.
ho riflettuto molto nella parte dove sangio pensava alla diversitá.
questo é un capitolo un po' diverso.
ho parlato di questo argomento perché noi non dobbiamo mai smettere di essere i noi di una volta.
i bambini spensierati con un sacco di sogni in mente, con idee irrealizzabili e quelli dolci e ingenui. ormai siamo tutti cambiati per colpa di qualcuno. ma seriamente vi importa del giudizio altrui?
vivete.💓
e ricordatevi.🎶
lasciate vivere.🧡

ridere /SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora