⚠️non leggete se siete sensibile oppure se avete un etá inferiore ai 10 anni.
non ci sono scene hot però comunque c'é una parte molto pesante per un pubblico minore. vi lascio al capitolo⚠️alla fine nessuno dei tre in macchina proferí parola fino all'arrivo.
spero che luca non abbia visto niente perché su queste cose é molto protettivo e geloso. sa che sangiovanni é un bravo ragazzo, corretto, gentile, maturo e anche se posso aggiungere, terribilmente bello.
ma non può tollerare il fatto che un giorno non potrá piú proteggermi.. proteggere una creatura docile e sensibile dal mondo al di fuori nella nostra casa.
salgo al piano di sopra in velocitá sperando che lui non mi segua.
preparo il borsone piú grande di me per danza e tiro fuori matematica, per controllare se gli esercizi nella verifica fossero venuti corretti.
<< si cavolo>>
giusto. ho fatto tutto giusto.
mi alzo dalla sedia e mi butto nel letto dando dei colpetti al piumone rosa.
mi giro con la faccia ancora appoggiata alla copertona, verso la porta. lo vedo.
é appoggiato allo stripite della porta con le mani incrociate e un sorriso beffardo sul viso.
<< scusa per averti interrotto ballerina, ma é pronto il pranzo>> dice sforzandosi di non ridere.
come fa a ridere dopo quel bacio all'angolo della bocca.
ma perché dovrebbe? per lui era solo uno stupido bacio di amicizia.
<< no scusa salto, non ho fame>> gli dico seria, ritornando con la faccia appoggiata al piumone.
sento dei passi avvicinarsi e un peso sopra di me.
non ci posso credere
<< scendi da sopra di me cretino!>> gli urlo mentre cerco di dimenarmi.
<< eh no cara, tu vieni a mangiare>>
mi dice finalmente alzandosi e prendendomi in braccio, tipo come un sacco di patate.
urlo e rido contemporaneamente mentre lui se la ride scendendo le scale.
<< eccola qui la signorina>> urla aka ridacchiando per la situazione che si era creata.
alla fine mi mette giú e gli lancio un vaffanbene potente in faccia.
<< un che?>> dice ridacchiando mentre si siede difronte a me per mangiare il polpettone.
<< vaffanbene>> allora, gli ripeto io ridendo a piú non posso.22:00
ho appena finito danza e mi sto incamminano verso casa mia.
devo dire che era molto buono il polpettone che ha fatto aka.
per lui la cucina é come cantare.
si libera in tutti i sensi.
con un messaggino lo avviso che sto per ritornare finché non sento dei passi dietro di me.
mi giro di scatto.
non c'é nessuno.
sento soltanto il fruscio delle foglie attaccate ai rami degli alberi e il vento che le muove.
fa veramente freddo in questi giorni.
ho capito che si sta avvicinando natale, però con calma oh.
mi volto,cammino un po' piú velocemente anche se sapevo che avevo soltanto avuto una visione strana.
mi stringo forte nel mio giubbotto di pelle.
<< ammazza, che freddo che fa>> escalmo ad alta voce ridendo.
ma smetto di emettere quel suono che tanto da fastidio alla gente quando sento ancora dei passi dietro di me.
mi giro.
non c'é nessuno.
<< chi va lá>> dico ad alta voce, con un sorriso in faccia, pensando fosse una scherzo di chiara che 20 minuti ci stavamo salutando e augurando la buonanotte. mi ha sempre fatto questi scherzi cosí, ma ammetto che non era mai andata cosí affondo.
mi giro sbuffando.
<< quando la finirai di farmi questi scherzi chiara?>> dico tranquilla mentre mi metto di nuovo a camminare con quella camminata veloce che rende il tutto piú horror.
questo mi ricorda tanto il mio sogno che feci prima che arrivasse sangiovanni nella mia vita.
il bellissimo sangiovanni, dal nome ancora non studiato benissimo.
adesso la frego, pensai mentre di scatto mi girai per prenderla alla sprovvista.
ma quello che vidi mi lasciò frizzata.
una persona, che sfortunatamente non era chiara, mi stava seguendo.
dalla corporatura si poteva dedurre essere un maschio alto con addosso un cappuccio e una giacca nera.
la sua faccia é oscurata dal buio e questo mi fece tremare.
nella mano destra aveva un oggetto non ancora identificato per la lontananza che si era creata in tutto quel tragitto che avevo fatto.
si sta avvicinando a me.
e solo ora capisco, che il mio piú grande incubo si stava avverando. e che se non avessi incominciato a correre subito, mi avrebbe presa.
corro, corro come non avevo mai fatto, non mi deve raggiungere.
inizio a respirare affanosamente per il gelido che c'é nell'aria e anche per la paura.
le lacrime scendono nel mio viso.
se fosse stato un momento diverso, le avrei pure assaggiate per sentire il sapore dolce che avevano. ma purtroppo non era un buon momento.
svolto a destra nella speranza che non mi abbia vista.
sperando che mi risvegliassi da un brutto sogno inciampo sui miei stessi piedi e indovinate?
vicolo cieco.
mi giro lentamente sapendo perfettamente che lui era lì, dietro di me che mi stava guardando.
infatti dietro di me c'era quella figura inquietante che non riuscivo a guardare in faccia perché i miei occhi osservavano il coltello affilato che aveva nella mano destra.
non urlo.
non voglio dargli soddisfazione.
non urlo anche perché sarebbe inutile, non c'é nessuno qui.
nessuno.
siamo solo io, lui il gelido e le foglie che sventolano qua e di la, libere.
si avvicina lentamente a me.
non parla ed é meglio cosí.
con la punta del coltello mi tocca il braccio e lo trascina fino al mento.
questo mi provoca un taglio che va dal braccio fino al viso.
piango dalla disperazione e dalla paura.
<< t-ti prego, n-n- n- non farmi del male>>
riesco solamente a dire queste poche parole balbettando prima di scoppiare in un pianto doloroso.
il sangue cola nel mio braccio e lui fa la stessa cosa dall'altra parte.
però questa volta trascina quel maledetto coltello dalla gamba al braccio.
gemo.
<< ho sempre sognato di farlo>>
dice. la sua voce é roca,non lo conosco.
il coltello va a finire nel mio collo.
io non voglio, non voglio fare questa fine.
voglio vivere.
<< addio stupida ragazzina>>
dice ridendo.
all'improvviso vedo due torce illuminare il quartiere dove stava avvenendo l'aggressione.
sangiovanni e aka.autrice
☘️
AIUTOO RAGAA. SUSPENSE.💓
scusate se é un po' aggressivo questo capitolo. comunque volevo specificare che questa é solo una storia. vi prego non prendetela seriamente, mi sento male ad aver scritto queste cose. é soltanto per la storia💓⚠️ ci vediamo, buonanotte💓

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ridere /Sangiulia
Romance«chi non farebbe il serio con te?» dissi ridacchiando mentre le accarezzavo la guancia morbida. « troppi » mi disse abbassando la testa. « e tu sei l'unico» « che bastardi»