capitolo 8

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-sangiovanni-

8:30

<< com'é andata la festicciola ieri>>
mi chiede falso mentre addenta il suo cornetto al pistacchio.
<< molto bene>> mento. beh, per me é andata abbastanza bene. invece per la ballerina un po' meno.
siamo al bar dell'hotel a fare colazione.
ho ordinato un cappuccino e un cornetto delizioso alla cioccolata.
<< conosciuto qualche ragazza carina eh?>>
mi guarda con quello sguardo malizioso che odio molto se fatto da lui.
<< ho parlato soltanto con la cugina di aka>> questa volta dico una mezza veritá. ma tanto so che lui non si sta bevendo niente di quello che sto dicendo.
<< ti piace un po'?>> mi chiede con un sorriso stampato in faccia.
<< ei ma che ti prende, l'ho conosciuta soltanto ieri. come potrebbe mai piacermi?>> gli dico irritato.
<< giovanni pietro damian, so quando menti, quando c'é qualcosa che non va e anche quando conosci qualche ragazza carina>> mi dice finendo il suo cornetto e finalmente, alzandosi dalla sedia.
quella situazione era veramente imbarazzante.
mi guarda.
<< ieri quando sei tornato il tuo sorriso non é passato inosservato>>
tira fuori i soldi e va a pagare.
ma cosa sta dicendo questo. é tutto fatto.
<< e tu ti fai troppi film falso>> gli dico, consapevole del fatto che non mi abbia sentito.

siamo in macchina, fermi nel parcheggio dell'hotel
<<questa ti piace?>> mi chiede il mio manager mostrandomi il tablet che ha fra le mani.
<<  é una casa troppo grande, ci deve convivere una persona mica dieci>>
sbuffa.
<< sei una cosa impossibile sangio>>
trascina il dito verso sinistra vedendo altre case che non siano appartamenti.
<< spetta va piano almeno>> gli dico guardandolo.
<< tié>> mi dà il tablet in mano.
<< prezzi ragionevoli però>> mi dice.
passano almeno 20 minuti e finalmente trovo la casa che piú desideravo al mondo.
una piccola villetta con il giardino a due piani.
l'interno della casa si può vedere soltanto dal vivo.
<< oh falso, guarda>> gli dico contento.
guarda per bene ogni centimetro della casa. ingrandisce anche l'immagine per vedere meglio.
<< andiamola a vedere no>> mi dice.
e cosí partiamo.
non é ne lontana dallo studio, ne lontana da casa di giulia.
non che mi interessi piú di tanto.
siamo appena arrivati.
il signore che ha chiamata prima falso é giá arrivato. é vestito con una giacchetta blu e i pantaloni del medesimo colore.
<< salve signori>> ci dice quando finalmente apriamo le portiere della macchina.
ci stringe la mano.
entriamo in casa e la prima cosa che vedo é il soggiorno molto grande.
c'é la tv appoggiata a un tavolino bianco lungo, il divano in pelle difronte e un tappeto, appoggiato al pavimento fatto in legno.
a sinistra invece c'é un open space che collega alla cucina. é proprio come volevo, non ci sono porte fra il soggiorno e la cucina.
anche qui il pavimento é dello stesso materiale.
cucina molto grande e spaziosa con un tavolo grande e delle sedie al centro.
passiamo al piano superiore dove troviamo 4 porte.
due bagni e due camere.
la prima camera é per gli ospiti e anche questa é molto grande.
c'é tutto. divanetti piccoli, un letto matrimoniale e degli armadi.
il bagno é difronte alla stanza per gli ospiti.
é dotata di doccia, lavandino e water. arriviamo a quella che dovrebbe essere la mia camera.
anche questa é molto grande, letto matrimoniale, armadio, comodini, specchio piccolo e il bagno stranamente é all'interno dea stanza.
ritorniamo in soggiorno.
<< allora sangio, che te ne pare>> mi chiede falso.
<< bella, proprio come la volevo io>>
<< sei fortunato ragazzo, costa anche poco>> mi dice william, il proprietario della casa.
<< la prendiamo allora>> dice falso.
<< va bene. mercoledí sarà pronta e intestata a giovanni pietro damian>>
lo salutiamo e saliamo in macchina.
<< sangio, visto che non possiamo piú tornare in hotel devi trovare un posto dove dormire, tipo a casa di aka. fai questo sforzo almeno fino a mercoledí.>>
sorrido. quindi io e la ballerina potremmo stare insieme, nella stessa casa per quattro giorni.
<< sangio ci sei?>>
scuoto la testa imbarazzato.
<< si sì per me va bene. dopo avviso aka, ma tu dove starai?>> gli chiedo evitando che lui mi faccia domande strane sul mio conportamento di poco fa.
<< per adesso in studio, ma poi vedrò anche io delle case, tranquillo.>>

ridere /SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora