io voglio che tu capisca che hai sbagliato ,non voglio che tu abbia paura di me

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E " quindi fammi capire , tu ieri cosa cazzo hai fatto? " era pronto a caricare il terzo schiaffo , completamente pervaso dalla rabbia , e probabilmente se non ci fosse stato il più grande , avrebbe continuato ancora ed ancora

G " l..lo so , non vo..volevo " disse in un tocco di voce

L " Manué me ne occupo io , vai a tranquillizzarti " Il mosso congelò la ragazza con lo sguardo uscendo dal salone e sbattendo la porta

G " gra..grazie " le tremava la voce , rotta quasi squarciata

L " fosse per me ti prenderei a schiaffi io stesso , dai sú facciamo stesso qua che tanto in casa ci sta solo Manuele " si sedette sul divano , vedendo la minore eseguire a testa bassa " hey? " lei lo guardò a malapena con gli occhi lucidi , c'era della paura nel suo sguardo , nei suoi movimenti , come se stesse per essere condannata ad una tortura " io voglio che tu capisca che hai sbagliato , non voglio che tu abbia paura di me , non ti farò nulla di insopportabile o dolorosissimo , ascolta " le alzò il viso con due dita da sotto il mento , riuscendo a guardare il colore delle sue iridi " ti ho cresciuta , so cosa posso e cosa non posso fare con ognuno di voi , so dove posso arrivare , so come farvi riflettere , so quali azioni fare e so perfettamente ogni vostro limite , ogni vostra insicurezza ed ogni vostra paura , e lo so perché me lo avete mostrato voi , non ti farei mai del male , male serio , non parlo di una trentina di sculacciate ma di dolore serio , dolore psicologico , se io ti parlo con un tono diverso , ti mando a riflettere all'angolo o ti sgrido è per farti comprendere delle cose , che sono importanti per crescere bene , e so per ogni mia azione cosa ti porto a pensare , non davi avere paura , ci conosci , noi non vi facciamo male , se volessi farti male ti darei sessanta cinghiate e passa , invece voglio solo educarti " la ragazza lo abbracciò sprofondando con il viso sul suo petto , non aveva paura di lui , per lei era la sua più grande sicurezza , si fidava di lui ed il fratello come non si fidava di nessuno , sapeva che non le avrebbero fatto mai del male , però chi non sarebbe spaventato da una punizione? , lei però voleva solo un po' di conforto " sei la mia bambina , non potrei mai farti del male " ricambiò , staccandola pochi secondi dopo controvoglia , dovendo fare la parte del cattivo " e proprio perché sei la mia bambina , è mio compito anche educarti , dai , hai fatto una cosa grave e ti tocca " assunse un tono più serio e deciso , con un'espressione severa ed autoritaria , che ormai aveva imparato ad assumere a comando

Si sedette sul divano del salone , vedendo la ragazza già mettersi in posizione sulle sue gambe

Le diede qualche secondo per mettersi comoda abbassandole gli indumenti fino alle ginocchia delicatamente

Lui sospettava ci fosse altro sotto , ben altro e non una serata dove lei voleva divertirsi , quando aveva bevuto le volte prima aveva assaggiato la cintura , e sapeva che le era rimasto impresso il ricordo , quindi ci stava altro sotto , altro che andava oltre ad una serata di divertimento tra amici

Iniziò a colpirla piano , ma anche se con una forza ridotta con molta decisione , sapeva di non poterle chiedere direttamente cosa fosse successo , perché avrebbe inventato una scusa qualsiasi

L " ti comporti come se non avessi mai avuto conseguenze negative dopo aver bevuto , sei immatura e indisciplinata , eppure non capisco credimi " la colpì molte volte , ma proprio perché non ci stava andando pesante con la mano , arrivò ad una cinquantina di pacche , che le avevano colorato la pelle di un rosa molto acceso

G " OUW! si lo so , ho s..sbagliato " le sfiorò le gambe in una sorta di carezza

L " a quindici anni già così , quando neanche dovrebbero dartelo l'alcool " sospirò rumorosamente risistemandole gli indumenti con estrema delicatezza per la pelle arrossata " vai a prendere la spazzola "

solo se tu sei con meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora