La ragazza invece , dopo la litigata in famiglia raggiunse casa dell'amica
W " Hey , vieni entra , cos'è quella faccia? " chiese aprendo la porta e vedendola con le lacrime agli occhi
dopo quella notte dove da ubriaca gli disse tutto le cose erano un po' cambiate , parlarono , lui le disse che sarebbero dovuti rimanere distanti , e che lui causava solo dolore
Senza farsi troppi scrupoli Giulia entrò , prese posto sul divano portandosi le mani in viso
G " Kara? " chiese con la voce rotta
W " Kara non c'è , ma che è successo? Perché stai così? " la raggiunse mettendosi di fronte a lei e piegandosi sulle gambe
G " ho..ho fatto una cazzata , sono una stronza " lui le prese le mani scostandole dal viso tenendole tra le sue
W " ne vuoi parlare? " lei ancora scossa , trovandosi quel ragazzo difronte a lei , con le mani che tenevano le sue , e con viso così vicino al suo si spostò in avanti andandosi a scontrare contro le sue labbra
Il ragazzo sorpreso rimase impassibile all'inizio , ricambiando solo dopo delicatamente non permettendole però di approfondire con la lingua
G " cazzo... scusa io... non avrei dovuto , sono... solo che... cazzo non lo so cosa mi è venuto! Ho la testa che va a puttane! " lui la guardò entrare nel panico più totale , cercando una scusa per un gesto così spontaneo ed innocente
W " ma calmati , mica mi hai palpato sul cavallo dei pantaloni , Cristo calma , dimmi cosa ti è successo a casa " la ragazza gli parlò di tutto , partendo dalla mattina dopo il loro ultimo incontro in quel parco , fino ad arrivare ad una mezz'ora prima , raccontando per filo e per segno ogni cosa
G " quindi è ovvio che sia intervenuto Luca , anzi ha fatto bene , sono stata una stronza , chissà ora dov'è Emanuele... " sospirò ansiosa
W " secondo me hai reagito non perché effettivamente non lo hai perdonato , secondo me tu con lui fondamentale non ce l'hai , però volevo fargli male , nel senso volevi ferirlo come lui ha ferito te ora che è stato via , o sbaglio? " lei annuì , sentendolo parlare come se fosse appena uscito dal profondo dei suoi pensieri , nella parte più coperta ed isolata " ora che torna , perché tanto torna , te lo prendi e parlate , ti scusi , perché adesso quella che deve scusarsi sei tu per quello che gli hai detto , e se ti prendi due pizze in faccia ti stai anche zitta perché ha ragione , io te ne darei anche di più detto sinceramente " disse senza mezzi termini per farle comprendere a pieno la cosa
G " lo so , cioè so che gli ho detto delle cose pesanti , che soprattutto ad una persona come lui non dovrei dire , e credimi può farmi che vuole in questo momento , mi può prendere a schiaffi ad ti giuro basta che mi perdona Will , non ero in me , non ero io " lui l'abbraccio , sfregandole la mano dietro la schiena ed accarezzandole i capelli
W " tu diglielo , lui ti conosce , non avere paura , ti perdonerà "
G " okay , grazie William , e scusa ancora per il bacio... " disse infine a sguardo basso raggiungendo la porta
W " tranquilla , buona fortuna Giulia , mi raccomando "
...
era un'ora e mezza che provavano a chiamare il ragazzo , nulla , era come sparito , lei era tornata , aveva parlato con il maggiore che le aveva detto di stare tranquilla e che avrebbe risolto con il fratello , ma sembrava essere stato inghiottito dal nulla
L " dove cazzo è! L'ho chiamato trentadue volte , DOVE CAZZO È!? "
Improvvisamente la porta si aprì ed il ragazzo entrò tranquillamente come se nulla fosse successo , tutti lo guardarono sconcertati , mentre lui aveva il sorriso sulle labbra guardando da tutt'altra parte , non rendendosi conto e non avendo visto le chiamate
A farlo tornare lucido ci pensò la ragazza , che appena lo vide gli si buttò al collo abbracciandolo
G " scusami " sussurrò , mentre lui la prese meglio in collo sollevandola da terra
L " sei un minchione! guarda il telefono quando esci di casa! " lo rimproverò esausto " mo andate sopra a parlare voi due , non c'è bisogno di creare altre discussioni " il ventiquattrenne capì , un po' intontito salì le scale , raggiungendo camera sua tenendo la ragazza ancora in braccio
E " guarda non so cosa sia successo ma quando mi chiamava minchione da piccolo mi prendeva a sberle quindi menomale che sono salito " rise , cercando di non far diventare l'atmosfera pesante
G " pensa che a me prende a sberle indipendentemente da come mi chiama se faccio una cazzata così " rise staccandosi da lui
E " ah se permetti ho quasi dieci anni in più di te , penso le cose siano un pochino differenti " i due si sorrisero affettuosamente
G " comunque... mi dispiace per le cose che...che ti ho detto , lo sai che non penso nulla , anzi " lui negò accarezzandole il viso
E " è okay , lo so , ti conosco " lei gli sorrise asciugandosi con la manica sotto gli occhi
G " dove sei stato fin ora? Ci siamo spaventati tantissimo Manu... " si sedette sul divano comodamente
E " sono andato a parlare un po' con nonno , non andavo da molto , poi sono andato in pista " quando imitò la ragazza , al contatto con il divano saltò in aria massaggiandosi il sedere
G " che? Perché? Che hai fatto? " Chiese ingenuamente , mentre il maggiore arrossì un po' cercando una scusa plausibile
E " è che stavo smanettando sulla moto e mi è caduto un ferro addosso , ora non riesco a sedermi ma me ne dimentico " la ragazza non ci credette , ma decise di non indagare
G " Mh okay... Senti e cosa ti ha detto nonno? " cambiò discorso , capendo che sotto c'era ben altro
E " ma... mi ha detto di seguire ciò che sono , di buttare fuori tutto e l'ho fatto , era da quanto che non correvo come ho fatto oggi , ma non nel senso di velocità , non solo , ma proprio come sensazione , è stato molto... mhh... molto liberatorio "
I due parlarono per qualche oretta , del più e del meno , talvolta sfogandosi , dicendosi i loro pensieri , confrontandosi sui loro recenti atteggiamenti e litigi
Ed infine a cena , tutti parlarono tranquillamente tra di loro , come se nulla fosse successo , come se quel giorno fosse stato tranquillo come tanti altri
Ma tutti di loro avevano imparato qualcosa di molto importante , qualcosa che gli sarebbe rimasto in testa a lungo
Erano così , una famiglia sicuramente particolare , diversa nei modi di gestire le emozioni , ma molto unita , erano come una corda , fibre una attaccata all'altra , che se staccate deboli e delicate , ma se unite possiedono una forza ed una resistenza unica , loro... erano un po' come un muro , ogni pila di mattoni era sorretta da quella vicino , ecco , ognuno di loro , dopo tutto il male passato, sapeva di non essere solo , e che anche in un mare di squali , gli altri si sarebbero buttati per riportarli a galla , oppure , sarebbero rimasti nel mare insieme , a resistere
the end
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Heyy magari non è il finale che vi sareste aspettati , ma vi tranquillizzo dicendovi che ci sarà il secondo libro , spero vi sia piaciuto il cinquataduesimo capitolo <3È stato pubblicato già il capitolo di presentazione del volume due con i nuovi personaggi insieme ai vecchi , il sequel del libro si chiama : starò sempre con te
ed è sul mio profilo , ci vediamo lì , grazie di tutto lettori , vi voglio bene <3
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solo se tu sei con me
Ngẫu nhiên-dal capitolo 13- Mio fratello una volta mi disse , quando sei in difficoltà , quando hai paura , quando pensi di star affondando e di non riuscire a ritornare a galla , conta fino a dieci , io sarò lì prima che l'ultimo numero esca dalle tue labbra...