Pov's narratore
G " NON SONO IO CHE ROMPO SEMPRE I COGLIONI! FATTI UNA VITA TUA CAZZO! " gli chiuse la porta in faccia nera dalla rabbia
L " APRI QUESTA CAZZO DI PORTA! HAI CINQUE ANNI? PERCHÉ TI COMPORTI COME SE LI AVESSI! PORTA QUEL CULO FUORI DALLA PORTA ADESSO " le urlò sbattendo il pugno sulla porta
La ragazza era nei guai fino al collo , quel giorno? Quel giorno le venne la geniale idea di andare con Kara al parco prima di scuola con i suoi compagni , ma una cosa tirò l'altra e se la portarono con loro tutta la mattina , lei noncurante per la scuola non si fece problemi , solo che purtroppo il tempo le andò contro , le nuvole divennero nere come la pece ed una scarica di pioggia cadde in testa ai ragazzi , tutti si divisero tornando a casa per non ammalarsi , compresa lei , e potete ben immaginare la faccia del più grande nell'aprire la porta e trovarsi la sorellina zuppa d'acqua alle undici di mattina
G " SE TU LA FINISSI DI FARE IL SANTO DI STO GRANCAZZO COME SE NON AVESSI MAI SALTATO SCUOLA POTREI ANCHE USCIRE , MA CI TENGO AL MIO CULO SAI? VATTENE " il ragazzo sbuffò , questa volta non l'avrebbe fatta passare , era incazzato nero ed era stanco della sua noncuranza nello studio e della sua irresponsabilità e sconsideratezza
L " apri la porta , ti prendi una bronchite , devi andarti a fare una doccia calda , io ora scendo tu vai , ma sappi che questa te la faccio ricordare per bene , prendila come una promessa " Si allontanò dalla camera della ragazza , che sentendo i suoi passi allontanarsi prese le sue cose e corse in bagno rifugiandosi sotto l'acqua calda delle doccia , una volta uscita si asciugò mettendosi l'intimo , che aveva accuratamente scelto per l'incontro con il ragazzo che avrebbe dovuto vedere quella sera ed una tuta per stare più comoda , si passò una mano sulla coscienza e spontaneamente scese giù dal maggiore , si sentiva in colpa , era raro che le urlasse così contro , non che urlasse in generale , ma che lo facesse in quel modo , distante , freddo , deluso e distaccato
L " ti sei venuta a consegnare? O hai intenzione di correre sopra e richiuderti dentro camera tua come una bambina? " La rimproverò non muovendosi , alzando solo gli occhi dal suo libro
G " mi asciughi i capelli? " Cercò di intenerirlo un po' con lo sguardo più dolce che potesse concedergli , invano
Il castano ripose il libro sul tavolino difronte a lui , alzandosi salendo con la ragazza , che si sedette in camera sua di fronte alla scrivania facendo finta di voler studiare qualcosa , e di essere interessata a qualsivoglia argomento scolastico
L " No , te li asciugo in bagno che qua sgoccioli ovunque , cammina! " Le disse sbuffando
La ragazza a sguardo basso lo raggiunse in bagno , mettendosi di fronte al lavandino con di fronte lo specchio ed alle spalle il castano
Era raro , davvero raro vederlo incazzato , urlare , di solito si spartivano i ruoli , e quando Luca prendeva il ruolo di Emanuele non c'è n'era per nessuno
Lei alzò la testa permettendo al più grande di spazzolarle i capelli con più facilità , però era anche una scusa per dare un'occhiata al suo viso , alla sua espressione più seria che mai , che la intimorí non poco , poi una paura le salì in testa , così prese un bel respiro
G " ma me le dai con la cintura? " Lui spostò per un secondo lo sguardo dai suoi capelli guardandola dritta negli occhi
L " tu non sai quanto vorrei e quanto te le meriteresti , ma oggi no " ghignò un po' facendola spaventate ancora di più
Cosa aveva in mente? Non era una risposta , non una qualsiasi , lei voleva un no o un si secco , questa risposta la confuse solo di più
L " ricordi quello che ti ho detto prima? " Tornò serio , duro e apatico come un pezzo di ghiaccio , mentre puntava il phon sulla mia testa scuotendo i capelli per far arrivare l'aria calda un po' ovunque
Lei entrò nel panico più totale , irrigidendosi e non riuscendo a ricordare nulla
L " ti aiuto io , ti ho detto che sembri una bambina di cinque anni , fatti i tuoi calcoli " impallidì , cosa stava a significare quella risposta? Tutto e niente , fuoco ed acqua
G " che significa? " lui non fece nulla , conosceva al sorella e sapeva che lo avrebbe capito a breve , infatti lei si girò di scatto con gli occhi sbarrati " Luca no , tu con quella non me le dai , preferisco dieci date veloce con la cintura che con la spazzola metà , io mi ricordo com'è , no , non se ne parla " lui non si scompose ghiacciando solo la minore con lo sguardo
L " se non le vuoi prendere sul lavandino con i capelli ancora umidi girati immediatamente " le soffiò scandendo bene le parole , impaurita obbedì lasciando la mano del fratello continuare a muovere i suoi capelli per asciugarli
Una volta asciutti , quando si girò per uscire dal bagno il ragazzo allungò il braccio sul lavandino sbarrandole la strada
Lei inghiottì a vuoto rimanendo immobile sotto il suo sguardo severo , autoritario e molto molto incazzato , però , quando lui si incazzava giocava , giocava con i sentimenti di chi aveva di fronte e decise così , di giocare sulla vergogna e schernì la ragazza
L " ti ricordi come si sta all'angolo o te lo devo ricordare io? " Chiese mettendola in seria difficoltà , per lei non era tutta queste vergogna , lo aveva fatto per anni , ma il problema era farlo adesso che lui faceva lo stronzo
Così , perdendo quel poco di buonsenso che le diceva di obbedire , alzò lo sguardo su quello del fratello , facendo finta di non avere timore , come se lui non le leggesse le emozioni nelle pupille
G " e tu perché non vai a farti fottere? Ti ricordi dov'è o te lo devo ricordare io? " lui non era il tipo da perdere le staffe dopo una risposta del genere , non in quello stato , ma una risposta così gliel'avrebbe fatta scontare molto duramente
Avrebbe giocato ancora la carta dell'imbarazzo , stronzo com'era in quel momento
L " conto fino a tre , se non ti vedo con la testolina all'angolo ti ci faccio stare dopo con il culetto in fiamme " lei sbuffò peggio di un toro , le stava salendo il sangue al cervello ed era proprio quello che lui voleva
G " conta quanto cazzo vuoi! E non parlarmi come se fossi una cazzo di bambina! " Gli urlò in faccia battendo piede per terra , ma non importò al ragazzo , che sempre con il ghigno in volto cominciò a contare , ed arrivato al numero tre , beffardo la prese in spalla noncurante dei pugni sulla schiena che la ragazza gli diede
La poggio per terra solo una volta raggiunto l'angolo di camera sua
L " decidi se prenderle in piedi faccia al muro o farti scaldare il culetto da stesa " la prese in giro ancora una volta , però , lei non aveva la minima intenzione di demordere , era incazzata nera , non ci vedeva più nel vedere quel ragazzo trattarla così
G " non puoi trattarmi come tratti Chiara! Cosa cazzo credi che io sia una bambina del cazzo che ha paura di una spazzola? Non ci sto in questo fottuto angolo che ti entri in testa! " Cercò di spingerlo , come la sua forza fosse minimamente paragonabile a quella del ventisettenne
L " questo , questo non ti dovevi permettere di farlo " le ringhio contro facendole fare un passo indietro per la paura
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solo se tu sei con me
De Todo-dal capitolo 13- Mio fratello una volta mi disse , quando sei in difficoltà , quando hai paura , quando pensi di star affondando e di non riuscire a ritornare a galla , conta fino a dieci , io sarò lì prima che l'ultimo numero esca dalle tue labbra...