Pov's Giulia
Ieri mio fratello non mi ha lasciata un secondo , abbiamo dormito insieme , poi mi ha portata a scuola e mi è anche venuto a prendere
Mi sono seduta al primo banco per recuperare tutto
Ora sono seduta sulla sua gamba da circa due ore a ripetergli architettura
Con Luca ho parlato prima di andare a dormire , mi sono scusata , capisco la sua delusione , non dev'essere bello essere chiamati da scuola e sentirsi dire che la sorella dorme sempre , ero nel torto
E " molto bene , domani andrà alla grande vedrai , l'importante è rimanere tranquilla e non andare nel panico , le cose le sai, domani dacci solo un'altro sguardo "
Sentiamo dei passettini dietro di noi ed il piccolo nanetto raggiungerci cercando di salire sull'altra gamba libera del maggiore , che da sotto le braccia lo solleva facendolo mettere comodo
N " voglio studiare anche io con voi " ahh Niko , ma non è che vuoi studiare al posto mio?
E " peste abbiamo finito , però ora andiamo al bar a fare merenda , vuoi venire con noi? " Il piccolo annuisce contento , è la fotocopia in miniatura del maggiore , identico spiccicato " dai scendete giù a prendere i guanti io prendo i giubbotti "
Prendo per mano Niko scendendo giù , solo che non sembra esserci un bel clima
D " stai zitto oh , non ne vale la pena " il piccolo raggiunge la gemellina sul divano
A " no , mi sono rotto il cazzo , non sono un bambino " Manuele scende con i giubbotti , accorgendosi subito dell'aria tesa come la corda di un violino
L " Andrea , esci sempre , ti ho chiesto solo oggi di non uscire perché la macchina dà problemi al motore " Andre non gli rispondere male ti prego
A " me ne vado a piedi! Basta che non scassi il cazzo " si gira camminando verso l'ingresso , però , il ragazzo dagli occhi azzurri gli sbarra la strada con il braccio squadrandolo a dovere
E " prima cosa , non esci , seconda cosa tu così non rispondi perché ti gonfio di botte , terza cosa , fila in camera tua prima che ti alzo le mani addosso seduta stante " ha la paura negli occhi , Luca non gli ha detto nulla perché sa che ultimamente è nervoso per i suoi studi , anche se c'è rimasto male per la risposta , lo si vede dai suoi occhi , mentre invece Emanuele non se ne frega nulla se stai nervoso , arrabbiato o altro , sull'educazione ed il rispetto non transige , Luca lo fa quando menti
Il diciottenne lo guarda quasi sfidandolo , perdendo il loro giochi di sguardi ed abbassandolo sale sopra
L " fa nulla Manu , capita , i professori gli danno problemi è molto stressato " lo giustifica un po'
E " non accetto che un quel ragazzino parli così in casa , non ci rivolgiamo tra di noi così figurati loro , non esiste , non è la prima volta , a volte una rinfrescata va data " il maggiore sembra essere d'accordo anche se un po' dispiaciuto
D " dai Manu lascialo stare è solo nervoso " ahh Dado , sei più grande di me ma ancora non hai imparato che quando i due maggiori discutono su cosa fare a qualcuno è d'obbligo non mettersi in mezzo
E " hai vent'anni ed a me non fregherebbe niente , non mi cambia tanto da diciotto a venti , quindi meglio se non ti intrometti " in realtà Manuele non ha mai toccato Davide neanche da piccolo , avendo solo quattro anni di differenza non ha mai voluto metterlo a disagio , sarà successo solo in occasioni gravi , massimo una due volte , del resto ci ha sempre pensato Luca , per Andrea è diverso , gli anni di differenza sono sei , quindi con lui quella sorta di imbarazzo non c'è mai stata , perché era piccolo ed è stato abituato anche lui a prenderle da piccolo , quindi poi crescendo ti abitui e quel senso di vergogna non nasce proprio
Dado alza le mani tirandosi fuori
E " io devo uscire con Lila e Niko per una cioccolata , fammi sapere come va " lui annuisce riflettendo su come comportarsi
A noi si aggiunge Chiara , ed infine anche Dado così da lasciare in casa da soli i due
Pov's Luca
Non so come comportarmi , non voglio metterlo in imbarazzo , farlo sentire oppresso , violato o mancato di rispetto , già sta male , solo che Manuele ha ragione , siamo passati sopra a troppi atteggiamenti negativi ed a parole di troppo , risposte offensive e mancanze di rispetto
Devo parlargli prima di decidere , devo guardarlo negli occhi per capire la cosa che è giusta da fare
Salgo le scale raggiungendo la sua camera , busso , aspettando il permesso per entrare che non tarda ad arrivare , entro , è seduto sulla poltrona con la testa tra le mani ed i capelli arruffati
Mi siedo sulla poltrona di fronte alla sua portando i gomiti sulle ginocchia
A " sono usciti tutti? " Alza la testa mettendosi nella mia stessa posizione
L " si , siamo solo noi " ha gli occhi che chiedono praticamente una mano , lo sto osservando da un po' , sta accumulando molto stress e non è in grado di sfogarsi , o almeno non ne ha il tempo , esce sempre e studia , sempre , ha esami su esami e non si dà un giorno di riposo
A " strano , pensavo volesse venire a prendermi a cinghiate quell'altro cretino " lui è così , non è che non lo rispetta o altro , è una forma di difesa personale , dove tu escludi tutti quelli che ti danno contro anche se hanno ragione , e poi è sempre stato molto diretto e sincero , se pensa una cosa la dice e non sempre è un bene , da più piccolo le prendeva sempre per questo , perché al posto di stare zitto rispondeva
L " oh , piantala " lo ammutolisco con uno sguardo gelido ed un tono autoritario
A " sisi come vuoi " ecco appunto , non riesce a stare zitto
L " perché non mi parli un po' di come ti senti? "
Riaffonda la testa nelle mani massaggiandosi le tempie , sembra ragionarci un po' sulle , mie parole , per poi negare
A " ma nulla Lu , va bene , però devo studiare magari ci vediamo dopo a cena " avrei preferito non essere costretto a farlo , ci ho provato a parlargli , ma lui non collabora , però magari ha bisogno di un bel pianto per sfogarsi , magari è l'unico modo per avvicinarsi a lui e far crollare questo muro che si è costruito
L " non è che se non è venuto Manuele allora non le prendi , forza , hai bisogno di una rinfrescata " spalanca gli occhi quasi terrorizzato , uff , manco gli avessi detto che lo prendo con la cinghia
Fa qualche passo indietro mirando la porta con gli occhi , gli afferro un braccio prepotentemente catturando il suo sguardo
L " in diciotto anni credo che tu abbia capito che se decidiamo di farlo non si scappa più , non ne avete scampata una , quindi non obbligarmi a doverti venire a prendere di peso perché scappi da una sculacciata perché neanche Chiara lo fa , prenditi le conseguenze delle cose che fai da persona adulta , lo sai che solo bene può farti , sú , che sarà mai , ne hai prese a bizzeffe , mo solo perché non le prendi dà un po' non è che sei allergico " sbuffa , facendo qualche passo verso di me , quando sta per stendersi lo fermo , slacciandogli la cintura e lanciandola sul letto e sbottonando i jeans , facendolo solo dopo stendere e sistemare " ah , ma quindi non è così tanto difficile " gli aspettino un po' i capelli con una carezza veloce
Non so come comportarmi effettivamente , devo arrivare al punto massimo dove abbassa le difese , però lui già ha perso l'abitudine , non vorrei fargli troppo male
Prendo contatto con la mano , ha tutti i muscoli contratti , sembra un pezzo di ghiaccio
L " mani dietro la schiena " l'impressione è di volerlo tenere fermo , mentre in realtà anche lui da piccolo cercava qualsiasi contatto , soprattutto con le mani , unisce i polsi dietro la schiena aspettando solo la mia mano a tenerli , che non tarda ad arrivare
Lo sento sciogliersi un po' , si poggia meglio sulle mie gambe non rimanendo come prima dritto e scomodo
L " da piccolo il tuo colore preferito non era il rosso? O forse il viola? " Dico goliardicamente ricevendo una mezza ginocchiata sulla caviglia
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solo se tu sei con me
De Todo-dal capitolo 13- Mio fratello una volta mi disse , quando sei in difficoltà , quando hai paura , quando pensi di star affondando e di non riuscire a ritornare a galla , conta fino a dieci , io sarò lì prima che l'ultimo numero esca dalle tue labbra...